L'architettura resta, ma si evolve; e a volte torna al progettista con nuovi bisogni. È il caso di AB House, una villa in pietra realizzata tredici anni fa da Vlad Gaivoronski. La committenza ha voluto ampliare l'edificio per fare in modo che le nuove generazioni potessero vivere assieme a quella precedente. La giustapposizione tra vecchio e nuovo, tra radici e fronde, trova infine concretezza nel legno, che si adagia sulla pietra dando vita a un contrasto dialettico tra le parti, sia negli interni che negli spazi esterni.
All'interno la casa si articola in due direzioni, una orizzontale dedicata ai genitori, e una verticale per i nuclei familiari dei figli. Le due parti sono congiunte da spazi comuni come l'ingresso, il patio e il salone. Quest'ultimo, come un teatro, è visibile da diversi livelli, e presenta spazi privati e nascosti adibiti a libreria e zona per fumare.
In ultima istanza il dialogo tra interno ed esterno è giocato su sottili balconi che non destrutturano la compattezza dei volumi, su lamelle di legno che lasciano filtrare la luce, sulle imponenti vetrate e lo squarcio che dal salone punta ad est, verso il sole nascente.
Francesco Cibati
Luogo: Timisoara, Romania
Architetto: Vlad Gaivoronschi
Ingegnere strutturale: Misca Gherasim
Anno: 2013
Area: 300 mq
Fotografie: Ovidiu Micsa
www.andreescu-gaivoronski.com