
Il concorso di progettazione per la Lego House, vinto da BIG, ha dato origine a una sorta di flagship store che vuol essere non solo un luogo di ritrovo sociale per chi ama questo prodotto leggendario, ma un polo di attrazione per il quartiere in cui è inserita. L’edificio sfrutta il magnetismo del gioco componibile per coinvolgere acquirenti e amanti dei Lego. Insomma quella di Big è stata un'idea vincente, in quanto qui verranno presentate le nuove idee dell’azienda, nonché le sorprendenti realizzazioni realizzate con i famosi mattoncini colorati.
Lo scenario da creare doveva essere evocativo, così gli architetti hanno realizzato un edificio simile a una costruzione Lego. Di conseguenza la tecnologia costruttiva è stata il più semplice possibile, costruendo l'intero complesso in cemento con una struttura a travi, pilastri e muri portanti. Mentre l'acciaio è stato inserito solo nelle parti più complesse, conservando in questo modo l’originalità dell’idea progettuale. Infatti la gradinata, che funge da teatro esterno, e definita dagli architetti pixellata, ha un'ossatura in acciaio, a sua volta però nascosta da schermature interne. Così facendo i prismi rettangolari del celebre gioco sono stati l’elemento volumetrico ispiratore della moderna piramide che ora identifica questo edificio, e va ricordato che alla base concettuale e formale dei mattoncini colorati, c'è la sezione aurea, una nozione geometrica storicamente molto amata dagli architetti, specie nel passato.
Negli interni i progettisti hanno ideato una serie di ambienti a piano terra affacciati sulla grande hall e sono tutti dipinti con i colori primari ispirati appunto ai mattoncini Lego. E per aumentare la forza evocativa del luogo, l’iconico volume che corrisponde alla Masterpiece Gallery in cima alla piramide, ricalca il classico elemento 2x4, le cui tipiche maschiature per l’incastro corrispondono ai lucernari realizzati in policarbonato. I vari locali sono colorati e associati alle funzioni scelte per ogni ambiente, mediante un preciso studio, in quanto il rosso è creativo, il blu è cognitivo, il verde è sociale e il giallo è emotivo. In questo modo i progettisti hanno ottenuto il voluto, e singolare, effetto giocattolo alla base del progetto stesso.
Fabrizio Orsini
Name: LEGO HOUSE
Size:12000 m2
Project type: Competition
Client: LEGO
Collaborators: COWI, Dr. Lüchinger+Meyer Bauingenieure, Jesper Kongshaug, Gade & Mortensen Akustik, e-Types
Location Text: Billund, Denmark
PROJECT TEAM
Partners-in-Charge: Bjarke Ingels, Finn Nørkjær, Brian Yang
Project Architect: Snorre Nash
Team: Andreas Klok Pedersen, Agne Tamasauskaite, Annette Birthe Jensen, Ariel Joy Norback Wallner, Ask Hvas, Birgitte Villadsen, Chris Falla, Christoffer Gotfredsen, Daruisz Duong Vu Hong, David Zahle, Esben Christoffersen, Franck Fdida, Ioana Fartadi Scurtu, Jakob Andreassen, Jakob Ohm Laursen, Jakob Sand, Jakub Matheus Wlodarczyk, Jesper Bo Jensen, Jesper Boye Andersen, Julia Boromissza, Kasper Reimer Hansen, Katarzyna Krystyna Siedlecka, Katarzyna Stachura, Kekoa Charlot, Leszek Czaja, Lone Fenger Albrechtsen, Louise Bøgeskov Hou, Mads Enggaard Stidsen, Magnus Algreen Suhr, Manon Otto, Marta Christensen, Mathias Bank Stigsen, Michael Kepke, Ole Dau Mortensen, Ryohei Koike, Sergiu Calacean, Søren Askehave, Stefan Plugaru, Stefan Wolf, Thomas Jakobsen Randbøll, Tobias Hjortdal, Tommy Bjørnstrup