05-02-2021

La King’s cross station di McAslan in acciaio e pannelli di vetro

John McAslan and Partners,

John McAslan + Partners, John Sturrock, Hufton+Crow,

Londra,

metropolitana, Stazioni,

Metallo, Vetro,

La King’s Cross Station di Londra è stata ristrutturata, al preciso scopo di modernizzarla e ampliarla attraverso una grandiosa copertura a mantello in vetro e acciaio sulla piazza esterna.



La King’s cross station di McAslan in acciaio e pannelli di vetro A Londra lo studio John McAslan and Partners ha realizzato il progetto di restauro e l'ampliamento della King’s Cross Station, attraverso una struttura d’acciaio rivestita in pannelli di vetro e metallo.
L’antica stazione King’s Cross è un edificio in mattoni con grandiosi archi sulla facciata, dietro i quali si agganciano ampie volte a botte dalla struttura d’acciaio e il tetto in metallo.che servono per coprire i binari. Tutto l’edificio è inoltre collegato con la linea metropolitana, tanto da essere diventato un importante hub ferroviario.
Fra tutti gli interventi eseguiti dagli architetti nell’antica stazione, spicca la tettoia di ampliamento della piazza laterale che funge da congiunzione con la metropolitana. Questa è composta da una piastra nervata in tubi d’acciaio, quasi a creare un morbido ombrello a protezione di tutto lo spazio.
La grande e ariosa struttura è concepita da cinque coppie di piloni a V. Queste, poste vicine, sono tutte allineate alla parete della stazione esistente. Ogni trave dei cinque piloni, a sua volta, confluisce sul corrispettivo pilastro posizionato dall’altra parte della piazza. In aggiunta a questi la struttura presenta file di travi parallele, le quali poggiano su due simmetrici e grandi archi a sezione scatolare, paralleli alla facciata della stazione. Ed è così che ora 15 pilastri a semicerchio corredano la piazza.
Va segnalato che per ognuno di questi vi sono quattro puntoni in grado di aumentare la raccolta delle spinte della copertura. E lo fanno collaborando fra loro con un incastro perfetto, in quanto completamente sagomato e senza interruzioni.
È giusto, inoltre, ricordare che le particolarità di questa struttura sono tre. La prima è che le travi di cordolo esterne al ventaglio nervato sono a sezione rettangolare, più facili da produrre, poiché non necessitano di calandrare i tubi e ottenere, di conseguenza, una spiacevole segmentazione della curva dell’arco. La seconda che ogni elemento strutturale è saldato agli altri senza giunti meccanici. La terza è che per mantenere un effetto nervato ombrelliforme omogeneo ed efficace, gli architetti hanno saldato le travi secondarie di irrigidimento ai vertici dei lacunari, dai quali nascono gli intrecci fra le travi principali. In tal modo migliora anche la performance complessiva della struttura e, poiché sono a sezione rettangolare, non pregiudica il chiaroscuro della struttura principale che invece riesce delicatamente a spiccare.
Il grande manto di copertura è invece prefabbricato e si compone di triangoli piatti, così da ottenere dall’alto un mantello impercettibilmente sfaccettato e solo in parte vetrato, in quanto la superficie maggiore è opacizzata da un diverso elemento coprente.


Fabrizio Orsini



Project: John McAslan and Partners
Photo: Hufton + Crow, John Surrock
Drawings: Johon McAslan + Partners

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