Dieci anni di Next Landmark, concorso internazionale d'architettura

Quest'anno ricorrono i vent'anni della fondazione di Floornature.com, uno dei primi magazine d'architettura online. Va detto che non si tratta dell'unico anniversario importante che festeggia come redazione, in quanto il suo concorso internazionale d'architettura Next Landmark ha raggiunto il traguardo delle dieci edizioni. Dieci anni dedicati alla valorizzazione dell'architettura e della ricerca, giovane, innovativa e meritevole.
Come già si leggeva nel bando della prima edizione: l'obiettivo dell'International Architecture Contest Next Landmark "è quello di dare risalto ai progetti inediti di giovani architetti, al fine di offrire loro meritata visibilità e possibilità di affermazione a livello internazionale. Promuovendo le realizzazioni e i nuovi concetti per l'abitare contemporaneo, Next Landmark rappresenta un'opportunità etica e con dichiarato interesse a favore della collettività finalizzata alla scoperta dei talenti del futuro".
Dal 2012 a oggi numerosi architetti, designer e fotografi hanno partecipato al contest, che quasi ogni anno ha aggiornato non solo i temi affrontati, ma pure le categorie in concorso e la giuria di esperti internazionali. Fondamentale è stata la curatela di floornature.com che nel corso degli anni ne ha raccontato l'evoluzione.

La prima edizione contava due premi: il miglior progetto realizzato e la migliore tesi di ricerca in ambito architettonico. Vincitori sono stati rispettivamente Kevin Erickson (U.S.A.) con "Rope Pavilion" ed Elisa Minari (Italia) con "Habitachao para todos", una ricerca incentrata sulle favelas brasiliane. Tra i giurati presenti durante la premiazione, svoltasi in occasione della Biennale di Architettura a Venezia, figuravano architetti del calibro di Luca Molinari e Frits Van Dongen.

L'edizione successiva, nel 2013, ha visto l'inserimento di un premio per il miglior progetto fotografico, titolo vinto dal canadese Hugo Soo. Opera Prima e Ricerca sono stati vinti da due donne, rispettivamente la giapponese Shoko Murakaji e la russa Nataly Abramova. I tre progetti vincitori, assieme ad altri sei menzionati, sono stati annunciati in diretta streaming durante un evento condotto da Pietro Polidori a cui hanno preso parte tutti i giurati, con nomi del calibro di: Julien De Smedt, Esteban Suàrez, Luca Molinari, Aldo Colonetti e Angelo Maggi. Ospite d'onore della serata è stato l'architetto-attivista del Bangladesh Rafiq Azam.

Nel 2014 sono stati aboliti i limiti di età previsti inizialmente, mentre alla collaborazione storica con IUSVE, Istituto Universitario Salesiano, si è affiancata la newyorkese Parsons, The New School Of Design. Il premio per l'opera prima realizzata cambia nome in "Next Landmark of the Year", vedendo come primi assegnatari Ellevuelle Architetti (Italia). Il premio per la ricerca è andato a Román Cordero (Messico), mentre Mariela Apolonio (Spagna) si assegnò la sezione fotografia. Location della premiazione in questa occasione è stata Spazio FMG per l’Architettura di Milano.

La quarta edizione di Next Landmark, datata 2015, è stata organizzata in collaborazione con la facoltà di Architettura della Estonian Academy Of Arts dell'Università di Tallin. I premi, rimasti invariati, sono stati assegnati agli spagnoli PKMN ARCHITECTURES (Next Landmark of the Year), alla tedesca Teresa Spinderlova (ricerca) e all’Italiano Alessandro Speccher (fotografia). Per il secondo anno la premiazione si è svolta presso Spazio FMG per l’Architettura di Milano.

Il 2016 ha visto la partecipazione e la vittoria di El Equipo Mazzanti (Colombia) per la sezione Next Landmark of the Year, di Martina Berger Gardini (Italia) per la fotografia e di Jessica Tozzi (Italia) per la ricerca. La novità è stata la location della cerimonia di premiazione, ossia il nuovo spazio FAB Architectural Bureau di Berlino.

L'edizione del 2017 si è intitolata "Architectural Skin", rappresentando un vero strappo rispetto alle precedenti. L'obiettivo era infatti quello di “disegnare la pelle dell'abitare contemporaneo” utilizzando l’innovativa tecnica di stampa Design Your Slab di Iris Ceramica Group. I vincitori furono Gregory Lacoua (Francia) ed Ellevuelle Architetti (Italia), unici pluripremiati del concorso. La premiazione invece si è svolta presso SpazioIris Moscow.

Nel 2018 la premiazione si tenne nel parco alimentare FICo di Bologna, mentre il tema del contest è stato l'hospitality interior design, riprendendo la programmazione tradizionale dopo l'anno di Architectural Skin. La sezione specifica è stata vinta da Roland Baldi (Italia), mentre l'ormai storico Next Landmark of the Year è andato a Federico Campos e Oscar Chavez di Studio Urbanika (Messico).

Il 2019 Next Landmark è stato protagonista della partnership con SOS School of Sustainability, di Mario Cucinella MC A, con il titolo "Pollution 2019: Architecture for a Sustainable Future". Il progetto vincitore dell'unico premio assegnato è stato Lorenzo Abate (Italia) con “A Common Line For The Reconstruction”, pensato per la Siria post-bellica.

L'anno della pandemia, il 2020, ha visto un concorso Next Landmark dedicato ai più piccoli, con il titolo "Un giardino educativo a Fiorano Modenese". Per la prima volta si è trattato di un vero e proprio concorso d'idee progettuali e della successiva realizzazione. La vittoria è andata al progetto "Planetary Garden" di Bruna Sigillo (Italia).

La decima edizione di Next Landmark, quella del 2021, ha designato i due progetti vincitori delle categorie Landmark Of The Year e della rinata sezione dedicata alla ricerca, rispettivamente a Moises Morales (Messico) e Selene Amico (Italia), progetti pubblicati come tutti i precedenti sulle pagine di floornature.com.

Dieci anni di Next Landmark sono passati, mentre l'impegno continua per "extol the importance of nurturing a new generation of creative architects and designers, promoting sharing and offering a real opportunity for engagement and involvement. Next Landmark continues its well-established objective, underlining the challenges for an ever-more sustainable global ecosystem". Come si può leggere nella sezione del sito dedicata al Contest Internazionale Next Landmark.

Francesco Cibati

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