14-09-2021

Comunità Resilienti, Architettura come caregiver nell'installazione Cyberwall alla Biennale di Venezia

Alessandro Melis,

Venezia, Italia,

Installazione,

Iris Ceramica Group,

In una recente intervista Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia, spiega il significato del progetto “Comunità Resilienti” e parla di alcune interessanti sezioni della mostra. Tra queste "Architettura come caregiver", relativa a quei progetti in cui l'architettura diventa un mezzo per assicurare benessere e salute all'uomo. Esemplificative della sezione sono le installazioni Cyberwall e Cyberwall II, realizzate con superfici ceramiche Active di Iris Ceramica Group e personalizzate da disegni dello stesso Melis, grazie a Design Your Slabs l'innovativa tecnica del Gruppo che permette di traferire qualsiasi immagine o illustrazione sui grandi formati ceramici. L'utilizzo di Active Surfaces, superfici dalle proprietà antibatteriche e antivirali, antinquinamento, anti-odore e auto-pulenti, rende le installazioni Cyberwall eco-attive e in grado di contribuire a un futuro sostenibile e resiliente.



Comunità Resilienti, Architettura come caregiver nell'installazione Cyberwall alla Biennale di Venezia

L'architetto Alessandro Melis, curatore del Padiglione Italia alla Biennale di Architettura di Venezia, nel corso di una recente intervista ha affrontato nuovamente il significato di “Comunità Resilienti”, titolo del progetto espositivo del padiglione, soffermandosi sulle installazioni e sezioni presentate. Come chiarito dall'architetto Melis l'idea di rivolgersi alle “comunità” è strettamente legata alla riflessione che gli architetti, a qualunque scala progettino, siano focalizzati in massima parte sulle strutture, perdendo in alcuni casi di vista “la comunità”. Quest'ultima intesa sia come luogo fisico, sia come contesto sociale coeso, è invece “l'unità minima” dell'equazione sociale. La resilienza è la capacità di adattarsi ai cambiamenti e di conseguenza a un futuro che non appare più come un nuovo scenario da raggiungere, ma come un continuo cambiamento. Da qui la definizione pubblicata nel sito ufficiale: "Le comunità resilienti sono organismi costituiti da intrecci di relazioni, risorse, opportunità e prospettive. Sono capaci di mettere in atto strategie in grado di fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico”. Attraverso le diverse sezioni della mostra sono proposte ed esaminate diverse “crisi” e con esse le differenti opportunità e possibilità messe in atto dalle comunità resilienti per adattarsi.

Un esempio di resilienza, su cui si sofferma l'architetto Melis, è quello offerto dalle città storiche italiane in grado sempre di adattarsi e trasformarsi nel tempo. Le città medievali, in particolare, e poi rinascimentali, sono città compatte dove le strutture dovevano assolvere a più funzioni e che integravano, nel tessuto urbano, l'ambiente fisico con la produzione agroalimentare, i frutteti per esempio.
Ancora l'architetto dà grande rilevanza ai due aspetti fondamentali della crisi ambientale: la questione sociale e le conseguenze sulla salute. La necessità di "disintossicare l'architettura dalle ineguaglianze" è affrontata in una specifica sezione dedicata alla "decolonizzazione dell'ambiente costruito" e vede un'installazione proposta da RebelArchitette un progetto corale che ha coinvolto 117 studi guidati da professioniste.

La salute è, invece, un tema essenziale della sezione "Architettura come caregiver" dedicata a quei progetti in cui l'architettura contribuisce in modo significativo e diventa un mezzo per migliorare la qualità della vita e la salute dell'uomo.
Esemplificative della sezione sono le due installazioni Cyberwall e Cyberwall II, realizzate con le superfici ceramiche Active di Iris Ceramica Group e personalizzate da disegni dello stesso Melis, grazie a Design Your Slabs l'innovativa tecnica del Gruppo che permette di trasferire sulle superfici ceramiche qualunque immagine o illustrazione.

Grazie alle proprietà antibatteriche e antivirali, antinquinamento, anti-odore e auto-pulenti delle superfici ceramiche di Iris Ceramica Group, i Cyberwall diventano installazioni eco-attive e virtuose, in grado di contribuire a un futuro sostenibile e resiliente, abbattendo lo smog e riducendo la diffusione di virus e batteri. Le superfici Active Surfaces sono infatti efficaci contro diversi ceppi virali e batterici, come confermato dalle certificazioni ISO ottenute, e anche contro il Coronavirus SARS-CoV-2, responsabile del Covid-19, come evidenziato dagli studi condotti da due dipartimenti dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo Active di Iris Ceramica Group.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of Iris Ceramica Group

https://www.comunitaresilienti.com/
https://www.irisceramicagroup.com/
https://www.labiennale.org


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