20-04-2022

Whitney Biennial 2022, Quiet as It's Kept

Renzo Piano,

Ron Amstutz, Ed Lederman, Karin Jobst,

New York, USA,

Mostre,

Mostra, Evento,

Con il titolo Quiet as It's Kept la Whitney Biennial 2022 espone un gruppo intergenerazionale e interdisciplinare di sessantatré artisti e collettivi, le cui opere dinamiche riflettono sfide, complessità e possibilità dell'esperienza artistica americana contemporanea. Il tutto dal 6 aprile al 5 settembre presso il Whitney Museum of American Art, progettato dall'architetto Renzo Piano e situato tra la High Line e il fiume Hudson a New York.



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Whitney Biennial 2022, Quiet as It's Kept Il Whitney Museum of American Art a Manhattan, New York, presenta l'intera gamma di arte americana del Ventesimo secolo e contemporanea, con un'attenzione particolare alle opere di artisti viventi. Il tutto nell’architettura, progettata da Renzo Piano, che ha aperto al pubblico nel 2015. L’edificio, situato tra la High Line e il fiume Hudson, aumenta notevolmente lo spazio espositivo e di programmazione del Museo, migliorandone la user experience.
La Whitney Biennial è stata ideata dalla fondatrice del Museo Gertrude Vanderbilt Whitney nel 1932, quale mostra a invito per esporre opere d'arte create nei due anni precedenti. Inizialmente vi era un’alternanza tra le diverse discipline, pittura seguita da scultura e dalle opere su carta. A partire dal 1937 il Museo iniziò a proporre mostre annuali chiamate Annuals. Il formato attuale, un'esposizione di opere realizzate su tutti i media e che si svolge ogni due anni, è iniziata nel 1973.
Pensato come un esperimento continuo nel mondo dell’arte, questa ottantesima edizione della Biennale si presenta con il sottotitolo: Quiet as It's Kept. un colloquialismo. Raccontano i curatori dell’edizione 2022, David Breslin e Adrienne Edwards, il perché di una tale scelta: “Siamo stati ispirati dai modi in cui la scrittrice Toni Morrison, il batterista jazz Max Roach e l'artista David Hammons lo hanno utilizzato nelle loro opere. La frase è tipicamente detta prima di qualcosa, spesso ovvio, che dovrebbe essere tenuto segreto.” 
Se guardiamo alla genesi di questa Biennale, possiamo infatti capire meglio il dinamismo che la distingue. L’organizzazione della Biennale era iniziata a fine del 2019, prima della grande cesura dovuta alla pandemia da Covid-19, prima delle rivolte per la giustizia razziale, prima della diffusa messa in discussione delle istituzioni e delle loro strutture, prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 2020. Un susseguirsi di condizioni che, come spiegano i curatori, con “la loro sovrapposizione, la loro intensità e la loro pura ubiquità hanno creato un contesto in cui passato, presente e futuro si sono piegati l'uno nell'altro. Abbiamo organizzato questa Biennale per riflettere questi tempi precari e improvvisati.”
Dato che tutte le Biennali del Whitney sono un forum per gli artisti, dove le loro opere ne riflettono i pensieri, quanto li lascia perplessi e le domande importanti che si pongono, l’edizione 2022 si distingue per una particolare dinamicità, forte di un approccio deliberatamente intergenerazionale e interdisciplinare. 
L’architettura si fa così il contenitore dei contributi degli artisti con opere che cambiano, dove i muri si muovono e le performance animano le gallerie e gli oggetti circostanti. I vari piani si presentano quindi con atmosfere diverse, da labirinto a spazio buio, fino all’open space, rispecchiando anch’essi la complessa polarità della nostra società. 
Per chi non potesse andare a New York per visitare dal vivo questo evento, considerato “il barometro dell'arte americana contemporanea”, vi è il catalogo, in cui ogni partecipante è rappresentato da una storia, una bibliografia, immagini e infine una dichiarazione personale o un'intervista che mette in risalto la voce dell’artista.

Christiane Bürklein

Whitney Biennal 2022, Quiet as It’s Kept,
4 April - 5 September 2022
co-organized by David Breslin, DeMartini Family Curator and Director of Curatorial Initiatives, and Adrienne Edwards, Engell Speyer Family Curator and Director of Curatorial Affairs, with Mia Matthias, Curatorial Assistant, Gabriel Almeida Baroja, Curatorial Project Assistant, and Margaret Kross, former Senior Curatorial Assistant
Location: Whitney Museum of American Art, New York
Images: see captions, courtesy of Whitney Museum of American Art
01: Installation view of Whitney Biennial 2022: Quiet as It's Kept (Whitney Museum of American Art, New York, April 6-September 5, 2022). Photograph by Ron Amstutz
02: Installation view of Whitney Biennial 2022: Quiet as It's Kept (Whitney Museum of American Art, New York, April 6-September 5, 2022). From left to right: Veronica Ryan, Between a Rock and a Hard Place, 2022; Awilda Sterling-Duprey, . . . blindfolded, 2020–; Duane Linklater, a selection from the series mistranslate_wolftreeriver_ininîmowinîhk and wintercount_215_kisepîsim, 2022. Photograph by Ron Amstutz
03: Installation view of Whitney Biennial 2022: Quiet as It's Kept (Whitney Museum of American Art, New York, April 6-September 5, 2022). Photograph by Ron Amstutz
04: Installation view of Whitney Biennial 2022: Quiet as It’s Kept (Whitney Museum of American Art, New York, April 6-September 5, 2022). From left to right: Charles Ray, Burger, 2021; Charles Ray, Jeff, 2021; Ninety-Nine Bottles of Beer on the Wall, 2021. Photograph by Ron Amstutz
05: Installation view of Whitney Biennial 2022: Quiet as It's Kept (Whitney Museum of American Art, New York, April 6-September 5, 2022). Photograph by Ron Amstutz
06: Installation view of Whitney Biennial 2022: Quiet as It’s Kept (Whitney Museum of American Art, New York, April 6-September 5, 2022). Alia Farid, Palm Orchard, 2022
07: Whitney Museum, Photograph by Ed Lederman
08: Whitney Museum, Photograph by Karin Jobst
Catalogue: Yale University Press

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