10-09-2021

RECS Architects, Il Ferrarino a Casablanca

Recs Architects,

Casablanca, Morocco,

Ristoranti,

Lo studio RECS Architects ha firmato il ristorante Il Ferrarino a Casablanca in Marocco. Un luogo in cui assaporare la cucina italiana che unisce le tradizioni del design di entrambi i paesi. Una cornice di grande eleganza dagli accenti colorati accuratamente bilanciati, inerita in una preesistenza recuperata.



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RECS Architects, Il Ferrarino a Casablanca Casablanca è una città il cui nome già evoca immagini: chi pensa alla Kashba e chi al famoso film con Humphrey Bogart e Ingrid Bergmann. Comunque sia, le aspettative sono alte quando come architetto ci si confronta con un luogo dalla forte identità. Quindi il progetto di interior design per il ristorante Il Ferrarino, realizzato proprio a Casablanca, prende in considerazione tutti gli aspetti necessari a uno storytelling vincente per un locale dedicato alla convivialità.
Un lavoro sviluppato da RECS Architects che si inserisce all'interno in uno spazio vuoto, in stato di abbandono, ubicato al piano terra sull’angolo di un edificio residenziale restaurato di recentemente e ricco di qualità intrinseche interessanti. Tra queste la presenza di parti a doppia altezza in cui agli architetti hanno realizzato un mezzanino e nuovi ambienti conviviali.
L’ingresso al ristorante, proprio sull’angolo dell’edificio, accoglie gli ospiti con una struttura a forma di imbuto che, attraverso una specie di vicoletto, accompagna verso la porta. Entrando gli ospiti sono accolti da una grande cucina a vista, in modo che possano vedere gli chef al lavoro nella preparazione dei piatti, arricchendo di fatto l’esperienza degustativa con quella visiva. La sala da pranzo invece è in stretto dialogo con la strada attraverso delle ampie vetrate, mentre nell’area soppalcata, sempre vetrata, si può consumare il pasto in un contesto leggermente più riservato.
Per quanto riguarda l’interior design, i progettisti di RECS hanno optato per delle soluzioni al tempo stesso eleganti e sostenibili, basate su di una palette dai colori neutri, come il beige, il bianco, il nero e l’oro, rotta nella sua uniformità ambientale da una seconda palette giocata sui toni del verde. Sempre per rimanere in tema di giochi cromatici, lo spazio della sala pranzo è arredata con dei mobili scuri, quindi in netto contrasto con i rivestimenti delle pareti.
Una delle caratteristiche chiave del progetto è stata quella di aver utilizzato materiali e mobili provenienti dall'Italia e dal Marocco. E non solo, grazie alla collaborazione con degli artigiani italiani è stata data priorità ai materiali sostenibili. Così, per esempio, l'80% dei mobili presenti nel locale sono stati realizzati con del legno recuperato dagli alberi caduti per eventi naturali, come l’alluvione a Vaia, Belluno, del 2018. Invece, la carta da parati che abbellisce alcuni ambienti è stata stampata su carta riciclata e gli architetti, proprio per valorizzarne l’effetto vissuto, ne hanno mantenuto il tono giallognolo, anziché sbiancarla e avere una superficie più neutra.
Infine, non va dimenticato che le pareti sono state abbellite e decorate con delle opere realizzate da giovani artisti locali sotto i 30 anni e in collaborazione con degli atelier di Casablanca. Un bellissimo modo per abbellire gli spazi e dare visibilità alle eccellenze locali.
Il Ferrarino di RECS Architects non solo è un intervento che recupera una preesistenza, ma crea anche un valore aggiunto al quartiere che lo ospita, in quanto lo valorizza e vivacizza al tempo stesso.

Christiane Bürklein

Project: RECS Architects
Location: Casablanca, Morocco
Year: 2020
Images: courtesy of RECS Architects

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