Intercable Arena Brunico di CeZ Architetti

A dieci anni dall’idea di dotare la città di Brunico di un nuovo stadio del ghiaccio, dopo ricerche per capire cosa si desiderasse per la cittadinanza e un concorso architettonico, indetto nel 2014 con 72 studi di architettura locali, nazionali e internazionali in gara, l’Intercable Arena Brunico è diventata realtà. 
Il progetto vincitore del concorso è stato quello dello studio CeZ di Carlo Calderan e Rinaldo Zanovello di Bolzano. Questo su una superficie complessiva di oltre 35mila metri quadrati, di cui 10mila coperti, unisce discipline diverse, come hockey su ghiaccio, pattinaggio artistico, pattinaggio su ghiaccio, curling e birilli su ghiaccio, ma anche il broomball, lo sledge hockey o short track.
L’arena di CeZ architetti è stata concepita con un gesto formale semplice: una piattaforma su cui plana un aeromobile, ovvero un corrugamento artificiale del terreno e un tetto in poliurea che lo copre. A tal proposito spiegano gli architetti: “Il tetto (…) è un volume plastico, un oggetto lenticolare, una specie di ala che si posa leggera sul sottostante paesaggio artificiale o utilizzando un’altra metafora un corpo aerostatico trattenuto a terra dai pilastri a “V”.”
Saldamente ancorata al terreno, la struttura si inserisce in maniera armoniosa ai margini della città, in un’area dominata da linee orizzontali. Nonostante sia un volume importante però non pesa nel contesto, anche grazie alla leggerezza delle forme scelte e perché, rimanendo aperto ai lati, si lascia attraversare visivamente. Una scelta compositiva ben visibile nelle fotografie di Davide Perbellini. 
Così l’arena diventa parte di uno spazio pubblico continuo che contiene l'intera area composta da: piazzale di accesso con pista da ghiaccio esterna, terrazze ai lati dell'edificio e un sentiero di collegamento che, attraverso il bosco, sale verso via Waldheim. L’impatto visivo del nuovo stadio del ghiaccio è però minimizzato attraverso precise scelte progettuali: con la modellazione del terreno CeZ architetti sono riusciti a creare una rampa inclinata del 2,9%, permettendo agli spettatori di raggiungere le tribune esclusivamente dall’alto. La pista di ghiaccio interna quindi si trova a circa 6 metri sotto il livello di ingresso, ossia circa 3 più in basso del piano di campagna.
Questo “parziale interramento dell'impianto non ha solo una precisa funzione urbanistica”, raccontano gli architetti. Inoltre, aggiungono che: “consente certo un miglior inserimento paesaggistico del grande volume, ma si è rivelato un modo efficiente per distribuire e differenziare i diversi flussi di accesso, secondo le precise esigenze di un impianto destinato a competizioni agonistiche”.
Il grande foyer trasparente si sviluppa invece ad anelli attorno alla pista con le tribune, ospitando spazi commerciali e un bar, i quali possono essere separati dall’arena attraverso pareti e quindi usati anche oltre gli orari di apertura dell’impianto. Ci sono comunque due ambienti che si sottraggono alla totale trasparenza orizzontale del piano di ingresso: gli spazi di servizio con gli spogliatoi, distribuiti su due livelli nel basamento, e il settore premium, collocato nel tetto che si rivela essere un piano attivo. Qui, accanto alla scala posta a est, si trova uno spazio espositivo per le raccolte di cimeli della società HC Pustertal, ovvero un piccolo spazio museale accessibile a tutti, in cui è presentata la cinquantenaria storia degli sport su ghiaccio a Brunico.
In definitiva, l’Intercable Arena Brunico è un vero punto di riferimento cittadino, non solo per le discipline sportive, ma in quanto gesto architettonico fresco che non ha paura di guardare oltre il linguaggio vernacolare, al preciso scopo di aprirsi alla contemporaneità e alle persone.

Christiane Bürklein

Project: CeZ Calderan Zanovello Architetti
Location: Brunico, Italy
Year: 2021
Images: Davide Perbellini