22-04-2020

Hotel SWEETS, riusare il patrimonio industriale di Amsterdam

SWEETS,

Mirjam Bleeker, Lotte Holterman,

Amsterdam,

Hotel,

Recupero, Interior Design,

In un momento in cui si viaggia, soprattutto con la fantasia, ecco una meta molto particolare. L'hotel SWEETS è un nuovo albergo diffuso ad Amsterdam dislocato in 28 diverse bridge houses lungo e sui canali della città, nonché ognuna progettata nello stile architettonico del periodo di costruzione a cui appartiene.



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Hotel SWEETS, riusare il patrimonio industriale di Amsterdam Amsterdam per chi ama viaggiare è certamente una meta gettonata e, per quando potremo muoverci di nuovo, ecco un’idea davvero insolita e molto sostenibile. Si tratta dell'hotel SWEETS che segue la filosofia dell’albergo diffuso, in quanto le camere sono dislocate in tutta Amsterdam e in 28 diverse case ponte, ovvero le postazioni costruite lungo e sui canali della città, tra il 1673 e il 2009, al preciso scopo di controllare l’apertura dei ponti stessi. Ognuna di queste casette rispecchia quindi lo stile architettonico del suo periodo di edificazione e di conseguenza è un’importante testimonianza storica e architettonica. 
L'hotel SWEETS riutilizza quindi questo patrimonio industriale, trasformando le case del ponte in suite alberghiere con interni unici, nonché ripensandole progettualmente in funzione della storia architettonica in cui si inseriscono. Infatti, i loro diversi stili mostrano come la città si sia sviluppata e cresciuta con i quartieri in cui si trovano. Ma la vera particolarità di queste case ponte è che sono una testimonianza tangibile in merito a come il popolo di Amsterdam concepiva, in un determinato periodo, lo sviluppo della città. Inoltre, molti di questi ponti con case annesse sono stati disegnati da rinomati architetti olandesi, come Hendrik Petrus Berlage e Pieter Lodewijk Kramer.
Per capire appieno un tale progetto facciamo però un passo indietro nella sua storia. Nel 2012 il comune di Amsterdam ha centralizzato il controllo dei ponti, privando queste architetture, spesso registrate come monumenti, del loro scopo originario. Ed è qui che è intervenuto il team di interior design di SWEETS, trasformando tali caratteristiche gemme architettoniche nel rispetto, appunto, degli dei progetti originari. Per esempio, durante la ristrutturazione della casa ponte Amstelschutsluis (datata 1673) sono stati trovati alcuni reperti storici e Il team ha quindi deciso di mantenerli il più possibile intatti. Inoltre, ha studiato le tradizioni olandesi del XVII secolo, nonché l'uso di materiali e colori, i cui risultati sono stati bilanciati con elementi contemporanei. Mentre per gli interni della Bridge House Hortusbrug, una piccola icona architettonica in stile De Stijl, il team si è ispirato al famoso architetto e designer olandese Gerrit Rietveld, giocando con i suoi elementi tipici e nel rispetto della sua eredità.
Trattandosi di un albergo diffuso, la città di Amsterdam diventa in questo caso la lobby dell'hotel SWEETS e, grazie ai tablet in dotazione a ogni casetta, gli ospiti sono incoraggiati a esplorare il quartiere in cui si trovano, al preciso scopo di scoprire i diversi lati di Amsterdam al di fuori dell'affollato centro cittadino. Con una tale tipologia di guida turistica, nella migliore tradizione degli alberghi diffusi, l’hotel SWEETS riesce a stimolare le attività commerciali locali in aree diverse, facendo del turismo una risorsa sostenibile e senza cannibalizzare né il tessuto urbano né quello sociale.

Christiane Bürklein

Progetto: SWEETS
Luogo: Amsterdam
Anno: 2018 ongoing
Immagini: SWEETS hotel/Mirjam Bleeker/Lotte Holterman
Ulteriori informazioni: http://www.sweetshotel.amsterdam

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