HOMEmade di BASEhabitat: tre case modello per il Bangladesh

I materiali da costruzione più usati in Bangladesh sono quelli tradizionali - terra battuta e bambù - e di conseguenza molto sostenibili. Sembrerebbe tutto perfetto quindi, ma di fatto spesso questi tipi di edifici non corrispondano alle esigenze di comfort e privacy graditi all'utenza.

Per non cadere nella trappola di case così dette “moderne”, fatte di mattoni, cemento e lamiera ondulata, il gruppo BASEhabitat dell'università di Arte e Design Linz, Austria, ha sviluppato, in collaborazione con studenti di architettura bengalesi e austriaci oltre che ad artigiani locali, tre nuovi modelli di case unifamiliari. Edifici che si distinguono per il loro ottimo bilancio energetico, ma anche per un nuovo approccio all'uso delle disponibilità territoriali.

Nelle classiche e basse costruzioni rurali bagno e cucina si trovano in volumi separati, da questa disposizione i progettisti hanno tratto spunto per riproporre lo stesso schema, ma suddividendolo su due piani. In questo caso quindi la superficie in pianta, quella abitabile, si raddoppia, mentre il terreno così “risparmiato” diventa orto e fonte di sostentamento. Lo spazio al primo piano con una veranda offre, oltre ad una privacy prima sconosciuta, l'esperienza della vista dall'alto.

Le case sono state edificate con materiali da costruzione locali come la terra battuta e il bambù, disponendo inoltre di un accumulatore di calore nel sottotetto, di un isolamento in fibra di cocco, di finestre in vetro e la possibilità di una buona ventilazione trasversale naturale per un ottimo clima interno durante tutto l'anno. Questi sono modelli per un nuovo modo di abitare moderno e responsabile.

Progetto: BASEhabitat and BRAC University Dhaka (concept + supervision: Anna Heringer, Khondaker Hasibul Kabir and Paul Tigga), http://www.basehabitat.org

Luogo: Rudarpur e Vishnupur, Bangladesh
Fotografie: © B.K.S. Inan, © Katharina Doblinger
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