Tra i monumenti del Domaine d’O, a Montpeiller, si trova il teatro Jean-Claude Carrière, realizzato su progetto di A+Architecture. Costruita all’interno di un parco di 23 ettari, l’opera vuole essere un punto di riferimento visivo, un’architettura contemporanea ispirata alla maschera di Arlecchino. Costruita interamente in materiali riciclabili e di certificata provenienza, è un esempio dal punto di vista della sostenibilità.
Lo studio d'architettura Contaminar Arquitectos ha progettato un'architettura che dialoga con il paesaggio naturale e rurale di Texugueira in Portogallo.
Lo studio d'architettura Contaminar Arquitectos ha progettato un'architettura che dialoga con il paesaggio naturale e rurale di Texugueira in Portogallo.
Architettura e offerta per il tempo libero in un contesto naturale unico. Queste sono le premesse degli ultimi riconoscimenti per l'Amangiri Resort in Utah.
Cape Town è la World Design Capital 2014 e a marzo il programma di eventi culturali prosegue a ritmo serrato con particolare riguardo alle iniziative nelle piazze e strade urbane.
Sorge nella nuova Baku Heydar Aliyev Center, forse tra le più sorprendenti e incisive opere di Zaha Hadid. Forte segno sul territorio, sfrutta a pieno l’ampiezza e la complessità del sito, una collina nell’area urbana della capitale azera. Alla sommità si staglia la forma plastica di un’architettura progettata per essere fotografata. I materiali dei pannelli di copertura diventano anche la pavimentazione della piazza, creando luoghi semipubblici in cui sostare e vivere la città.
Tra i monumenti del Domaine d’O, a Montpeiller, si trova il teatro Jean-Claude Carrière, realizzato su progetto di A+Architecture. Costruita all’interno di un parco di 23 ettari, l’opera vuole essere un punto di riferimento visivo, un’architettura contemporanea ispirata alla maschera di Arlecchino. Costruita interamente in materiali riciclabili e di certificata provenienza, è un esempio dal punto di vista della sostenibilità.
Ritrovando l’anima del quartiere di Asakusa, a Tokyo, Kengo Kuma disegna un’architettura a torre che sembra realizzata dalla stratificazione di tante case dalla forma tradizionale. Il legno è il materiale che, definendo le facciate, allude alla tradizione del costruire giapponese riletto in chiave contemporanea.
In tema di riconversione di aree e edifici dismessi, Andrea Oliva realizza il progetto delle ex- torri dell’acqua, trasformando l’archeologia industriale di Budrio (Bologna) in architettura contemporanea dalla finalità comunitarie. Materiali e forme antichi sono tradotti secondo lo spirito del tempo in un intervento che è già simbolo cittadino.
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