Unire i valori di natura e arte alla funzione dell’abitare quotidiano è l’obiettivo di Chiba Manabu Architects e del Sugar project collective housing. Su un lotto a Setagaya, Tokyo, sorge questo esperimento residenziale di Chiba Manabu dove 8 monolocali in affitto condividono una galleria d’arte a cielo aperto.
C.F. Møller Architects ha ultimato la residenza per studenti all’interno della University of Southern Denmark di Odense. Lo student housing si inserisce nell’ambito del Cortex Park, previsto per il 2020 e della facoltà tecnica della SDU recentemente inaugurata, entrambi progetti di C.F. Møller.
Rifugio sulla penisola di Coromandel in Nuova Zelanda, la K Valley house è una casa delle vacanze che eredita elementi tipologici della fattoria e del capannone agricolo. Herbst Architects progetta una “glass house” circondata dalla natura, costruita di legno, vetro e lamiera ondulata e arrugginita.
Bernard Khoury progetta per se stesso e la famiglia l’ NBK residence (2) a Beirut, un attico su tre livelli che sembra svincolato dalla torre su cui si poggia. Con l’NBK residence (2), una sorta di abitazione aliena, Bernard Khoury esplicita scelte contraddittorie che derivano direttamente dagli umori di Beirut.
La That House a Melbourne è per Austin Maynard Architects l’occasione con cui riflettere sull’idea di abitazione diffusasi nella popolazione australiana media. La That House di Andrew Maynard attua la riduzione dello spazio edificato, in favore della valorizzazione dello spazio percepito.
Il progetto “Seashore Library” dello studio cinese d'architettura Vector Architects vince gli ARCHMARATHON Awards 2016, terza edizione della kermesse che si è svolta dal 13 al 15 maggio 2016. Il progetto più votato dal pubblico è il “Maternity and Oncologic Parking” dello Studio Díaz y Díaz Arquitectos.
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