27-11-2020

Edifici stampabili in 3d per abitare la luna di BIG, ICON e SEArch+

BIG – Bjarke Ingels Group,

MVRDV,

Luna, Moon,

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Cemento, Minerali,

Masterplan,

Con la tecnologia della stampa 3D per l’architettura potrebbe essere possibile costruire abitazioni sulla luna



Edifici stampabili in 3d per abitare la luna di BIG, ICON e SEArch+ È grazie alla tecnologia di stampa 3D per l’edilizia che forse sarà possibile costruire edifici sulla luna, facendo diventare l’uomo la prima specie interplanetaria.
Non si arresta la conquista dello spazio da parte dell’uomo, grazie allo Small Business Innovation Research (SBIR) che include finanziamenti della NASA, con i quali le aziende ICON, SEArch+ e BIG hanno elaborato un progetto in grado di rendere possibile la conquista della luna.
Infatti, la difficoltà maggiore per costruire sul più celebre satellite del sistema solare consiste nel reperire il materiale in loco, così da non doverlo trasportare dalla terra. Di conseguenza l’unica pratica costruttiva per le sue abitazioni che l’uomo potrebbe esportare sulla luna sarebbe la stampante 3D.
Nella realtà dei fatti, il progetto nasce nel 2018 quando prese le mosse il 3D Printed Habitat Challenge della NASA, atto a ideare una tecnologia adatta allo scopo e vinto appunto da ICON, la quale realizzava già semplici edifici stampati in 3D per le classi meno abbienti americane. In effetti, la prima casa stampata in 3D, autorizzata dal governo statunitense, è nata proprio in quell’anno, aprendo la strada alla prima comunità umana che abita in case realizzate con stampa 3D e ubicata in Messico. A questa seguì l’idea di realizzarne altre ad Austin, in Texas, da destinarsi agli homeless cronici della zona.
Ancora non si conoscono tutti i dettagli di questo progetto fantascientifico, in quanto è in fase esplorativa. In particolare, rimangono aperti alcuni quesiti, per esempio: come verranno trasportate le stampanti 3D, come saranno estratti e selezionati i materiali edilizi in loco, ma soprattutto quali saranno i leganti per ottenere la miscela cementizia che servirà per costruire i paramenti murari. Le cui risposte però sono ancora top secret. Eppure, l’esperienza nella ricerca di SEArch+, per le abitazioni su Marte, unita alla volontà di approfondire il tema, di certo in futuro mostreranno un nuovo modo di concepire e costruire le case nello spazio. E perché no, anche sulla terra.




Fabrizio Orsini


Credits
BIG
SEArch+
Images by BIG

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