17-04-2013
FRPO Rodriguez & Oriol: casa MO a Madrid
© FRPO, Miguel de Guzmán,

Superando la visione dell’abitazione come volume compatto, scomposto in funzioni a seconda della superficie disponibile, i progettisti sono partiti dalla definizione degli ambienti fondamentali per poi metterli in relazione tra di loro e sviluppare il progetto come un sistema prossemico.
A questi elementi di carattere concettuale si sono aggiunte le specificità del luogo. La casa unifamiliare MO sorge su un terreno boschivo nella periferia di Madrid, dove la presenza degli alberi da salvaguardare, avrebbe condizionato il disegno della pianta dell’edificio. La semplificazione favorita dalla scomposizione delle funzioni ha permesso di far entrare nel sistema progettuale la variabile ambientale, arricchendo l’esperienza della fruizione. L’organizzazione disaggregata delle stanze è stata la scelta migliore, puntando l’attenzione sui luoghi di connessione e sugli spazi di transito, che normalmente sono “recuperati” dopo aver prioritariamente definito quelli principali.
Nuovi luoghi hanno trovato così definizione, sia guardando l’abitazione dal punto di vista degli interni, come quello che connette lo studio e le camere dei genitori e dei bambini, sia guardando il progetto dall’esterno, come l’ampio giardino su cui si affacciano la cucina, la sala da pranzo e il salotto. La chiave del progetto è dunque il concetto di relazione, che qui è valorizzato a 360 gradi e non soltanto su alcuni fronti come più spesso accade nella definizione di un layout abitativo monovolumetrico. La ricerca ha portato alla formazione di “piazze” coperte e scoperte, che proprio come accade nella planimetria di un centro urbano europeo, consentono lo sviluppo delle relazioni e arricchiscono il senso del vivere comunitario.
Uno schema così disaggregato portava alla luce problemi di dispersione energetica, con un elevato rapporto tra facciate e volume e una serie di discontinuità costruttive. A questo si aggiungevano le caratteristiche del territorio, dove il bosco non consentiva la realizzazione di fondazioni profonde e aggressive. L'attenzione alla sostenibilità ha stimolato a cercare un legno lamellare a strati incrociati dalle caratteristiche di grande leggerezza che ha richiesto micropali di fondazione in acciaio zincato di soli 2 metri di profondità. L'elevato potere isolante del legno ha contrastato le dispersioni termiche contribuendo alla riduzione del fabbisogno energetico della casa.
Mara Corradi
Progetto: Pablo Oriol, Fernando Rodríguez (FRPO Rodriguez & Oriol ARCHITECTURE LANDSCAPE)
Collaboratori: Pastora Cotero, Inés Olavarrieta, Cornelius Schmitz, Cristina Escuder
Committente: privato
Luogo: Madrid (Spagna)
Superficie utile lorda: 295 mq
Inizio Progetto: 2010
Fine lavori: 2012
Impresa costruttrice: Alter Materia, Grupo Singular
Struttura in legno lamellare a strati incrociati prodotto da KLH (Austria)
Fotografie: © FRPO, Miguel de Guzmán
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