30-05-2022

Camilla Falsini: “I miei colori sulla ceramica, pensando a Memphis”

Londra,

Design, Antonella Galli, Camilla Falsini, Iris Ceramica Group,

L’illustratrice romana, nota per le composizioni dalle linee nitide e dai colori vivaci, si è cimentata per la prima volta con la superficie ceramica su cui, per Iris Ceramica Group, ha interpretato l’estetica del gruppo Memphis. Qui racconta il suo metodo creativo tra collage e murales: una personalità razionale e precisa, illuminata dalla fantasia.



Camilla Falsini: “I miei colori sulla ceramica, pensando a Memphis”

Dipinge sui muri delle case e su fogli di carta, oppure crea in digitale immagini allegre e poetiche per riviste e libri, per aziende, per festival, o anche solo per sé stessa. Camilla Falsini vive e lavora a Roma, ma insegue le sue opere qui e là per il mondo, come ha fatto a Londra recentemente, dove è stata protagonista di una performance dal vivo in occasione della Clerkenwell Design Week: ha interpretato su un quadrato in gres di tre metri di lato le opere in ceramica della mostra ‘Ceramics: Neverending Artworks’ di maestri del gruppo Memphis e dintorni, ospitata nello showroom londinese di Iris Ceramica Group. Instaurare un dialogo artistico con maestri del radical design come Sottsass, Mendini, Branzi, Cibic, Du Pasquier, Sowden le è parsa una bellissima opportunità: “I pezzi in mostra sono stupendi”, racconta, “ho accettato questa performance con entusiasmo. L’estetica generata dal movimento Memphis mi piace particolarmente, sia per le linee, sia per i colori. La mia performance è stata un omaggio ai loro lavori in ceramica, che sono vere opere d’arte. Li ho reinterpretati in forme astratte, colorate, verticali, su una base nuda di ceramica, una superficie scura che è entrata a far parte della mia creazione”.

Quella di diventare illustratrice è stata per Camilla una scelta precisa: “Sono sempre stata affascinata dall’arte applicata. Chi fa il mestiere dell’illustratore lavora principalmente su commissione, con uno scopo”, prosegue - anche se confessa che le piacerebbe avere più tempo per sue ricerche personali. “Nel mio mestiere bisogna tenere in conto una serie di fattori che gli artisti puri non devono considerare: costruire una comunicazione efficace, lavorare su supporti sempre diversi, di cui bisogna conoscere la resa, oltre che su scale di grandezza differenti. L’attenzione al dettaglio va rapportata alle dimensioni dell’illustrazione: se è il muro di un palazzo, va arricchito a sufficienza per essere comprensibile, soprattutto da lontano. Nel caso della pagina di un libro, il rapporto va invertito.”

Falsini compone le sue opere principalmente in digitale, con la grafica vettoriale, ma utilizza anche la tecnica classica del collage, con cui realizza le composizioni a partire da fogli di carta che lei stessa dipinge, a volte in tinta unita, a volte con leggere texture in evidenza. Il collage rappresenta la versione fisica della grafica vettoriale: “C’è una rivalsa della manualità in questa scelta, visto che la maggior parte del mio lavoro è al computer. Mi piace l’idea di tagliare le carte colorate che io stessa preparo, utilizzando smalti, colori acrilici e tutto quello che ho a disposizione in quel momento, anche mescolandoli tra loro. La tecnica del collage mi consente di provare, cambiare, spostare i pezzi, aggiustarli. A volte è il caso che mi porta in certe direzioni.”

L’universo visuale di Camilla riduce all’essenziale le figure, che divengono bidimensionali e assumono un carattere fantastico, hanno proporzioni giocose in un’atmosfera sospesa. Il colore è un altro dei suoi elementi peculiari. E per colore si intendono le tinte forti, piene decise, come rossi, blu, gialli, verdi, rosa, azzurri: “Il mio mondo parla con i colori”, conferma Camilla, “sono tra gli elementi imprescindibili per la mia espressione. Prediligo quasi sempre tinte accese e in campi definiti, mentre non utilizzo quasi mai i colori pastello, e nemmeno quelli cupi. Recentemente una rivista mi ha chiesto di interpretare una delle architetture iconiche di Milano. Ho scelto la Torre Velasca, ma l’ho rappresentata in rosa, rosso e verde. Colori folli, che l’hanno resa un’immagine surreale e fantastica.” Tra i suoi incarichi futuri la collaborazione con un’agenzia coreana: Camilla ne è felice, perché è molto attratta dall’estetica dell’Oriente. Un universo visuale che, a ben guardare, ha più di un punto in comune con il suo.

Antonella Galli

Didascalie e crediti
Tutte le immagini: Courtesy Camilla Falsini

01 Ritratto di Camilla Falsini
02,03, 15-17 Camilla Falsini performance a Ceramics: Neverending Artworks courtesy of Iris Ceramica Group
04 Mostro Gentile. Un grande mostro sulla parete di una scuola elementare bresciana, inserito all’interno del LINK Urban Art Festival e curato dall’Associazione True Quality. Photo Marcello Palazzolo.
05 Design Cover per Il Sole 24 Ore. Immagini di copertina per lo speciale sul design uscito a settembre 2021 in occasione del Salone del Mobile.
06 Inception Napapjiri. Muro realizzato a Milano nel 2019, in occasione della Green Week. Photo Mariano Dallago.
07 Luce + Acqua Napoli. Murale realizzato vicino a Napoli nel 2021 dentro il CIS di Nola in collaborazione con l’associazione Bereshit. Photo Bereshit.
08 3 collages su carta, 2021
09 Design Cover per Il Sole 24 Ore. Immagini di copertina per lo speciale sul design uscito a settembre 2021 in occasione del Salone del Mobile.
10 Illustrazione per il lancio del divano Noonu di B&B creato dal designer Antonio Citterio.
11 Collage su carta Due occhi verdi.
12 Danzatori (cm 35x50). Stampa artistica realizzata in collaborazione con la Galleria Street Levels di Firenze, 2021.
13 Ferrara sotto le stelle, immagini per il festival musicale edizione 2020.
14 Pannelli a collage realizzati per il lancio dei Frigoriferi BeSpoke di Samsung.


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