26-12-2022

Il Design Museum di Londra mette in mostra l'ASMR: strane, piacevoli sensazioni

Ed Reeves,

Londra,

Design, The Design Museum,

Avete mai provato un brivido di piacere causato dall'ascolto di un audio/video particolare? Questa sensazione si chiama "ASMR", e la sua produzione multimediale è fruita online da milioni di persone. La mostra "Weird Sensation Feels Good: The World of ASMR", presentata dal Design Museum di Londra in collaborazione con ArkDes e il Centro per Architettura e Design svedese, indaga questo fenomeno e la sua relazione con il design nella società contemporanea.



Il Design Museum di Londra mette in mostra l'ASMR: strane, piacevoli sensazioni

Fino al prossimo 10 aprile sarà possibile visitare presso il Design Museum di Londra una mostra dal titolo originale:"Weird Sensation Feels Good: The World of ASMR". Coniato nel 2010 da Jennifer Allen, il termine ASMR (acronimo di Autonomous Sensory Meridian Response, risposta autonoma del meridiano sensoriale) si riferisce a una sensazione di rilassamento, spesso sedativa, che parte dal cuoio capelluto e si diffonde al resto del corpo. Un fenomeno globale, che abbraccia ormai diversi milioni di persone, formatosi attorno alla realizzazione di contenuti digitali e audiovisivi in grado di scatenare tale sensazione. Lo scorrere di una penna sulla carta, una spazzola che liscia i capelli, sospiri senza segreti da rivelare, sono l’origine di un brivido di piacere per qualcosa di semplice che tutti abbiamo provato.

Weird Sensation Feels Good, realizzata in collaborazione con ArkDes e lo Swedish Centre for Architecture and Design, indaga quindi il mondo della produzione multimediale attorno all'ASMR e come questo interagisce con la società contemporanea e con il design. Il curatore della mostra, James Taylor-Foster, racconta in un'intervista su StirWorld questa subcultura dilagante nel web. Spiega come sia di grande interesse per il design contemporaneo, che infatti può "aiutare a creare uno spazio nel quale poter riflettere un po' sul modo in cui viviamo e capire dove stiamo andando". Prosegue il curatore: "Siamo esseri morbidi che si muovono in un mondo pieno di oggetti acuminati… l’ASMR ci consente di renderci conto che siamo esseri sensoriali" sovvertendo con la morbidezza, la lentezza e la dolcezza la relazione dell'essere umano con i prodotti tecnologici, duri, veloci della sua creatività. Secondo Taylor-Foster l'ASMR “è un campo del design che media tra mente e corpo e sottolinea che mente e corpo non sono separati. Siamo un unico essere sensoriale e l’ASMR ci aiuta a capirlo in un contesto”.

Gli "ASMRtisti", i creatori di contenuti ASMR, usano per le proprie opere oggetti come penne e pennelli, sapone, acqua, perline, colla, insomma oggetti di scena della vita quotidiana. Ciò che scatena l'ASMR è l'interazione con questi oggetti e la sensazioni che queste interazioni evocano. Si può dire dunque che l'ASMR è profondamente radicato nella cultura materiale, nella dualità soggetto/oggetto che i designer mediano e attraversano.

La comprensione passa per un percorso espositivo ricco, che porta il visitatore ad incontrare quaranta opere ed installazioni realizzate da personalità disparate, da Björk al conduttore tv Bob Ross, dall'artista performativo Tobias Bradford che ha realizzato una lingua in grado di emettere saliva al prototipo di pelle umana (artificiale) per smartphone del designer Marc Teyssier.
L'esposizione rende poi disponibili contenuti di popolari youtuber divenuti virali, come HidaMari Cooking, Shu and Tree e The Slow Mo Guys. In più, Julie Rose Bower, artista e ricercatrice, ha allestito uno studio di sound design dove i visitatori possono ascoltare in ultra-definizione suoni particolari come una moneta che cade in un pozzo, passi nella neve o echi di voci in una caverna. Non solo: i visitatori possono anche realizzare le proprie tracce audio ASMR.

In conclusione, l'ASMR è un impulso instintivo, afferma "Weird Sensation Feels Good: The World of ASMR", una forma di meditazione utile a fuggire dalla frenesia del contemporaneo, un fenomeno sociale, web, globale, un interessante oggetto di studio per designer di varie discipline. Soprattutto, ASMR è un momento di intimità con sè stessi, ottenuto attraverso le azioni di qualcun altro. In definitiva una via empatica, e come riporta il titolo "strana", ma che fa sentire bene. Proprio come la stanza foderata di cuscini a forma di cervello che vi aspetta al Design Museum, ma solo fino al 10 aprile 2023.

Francesco Cibati

https://designmuseum.org/

Curated by: James Taylor-Foster
Assistant Curator: Esme Hawes
Exhibition 3D Design: ĒTER (Dagnija Smilga, Kārlis Bērziņš, Niklāvs Paegle)
Exhibition 2D Design: Agga Mette Stage and Alexander Sӧder
Pictures: Ed Reeve for The Design Museum


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