Blizzard2016 – the day after con Livegreenblog a NYC

Livegreenblog e Floornature a New York durante la “tempesta del secolo”. Un evento meteorologico che, disagi a parte, ha regalato a newyorchesi e turisti uno spettacolo veramente indimenticabile: la Grande Mela sotto la neve.





"Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato”, scrisse Edgar Allan Poe e noi  conserviamo calda la memoria di una gelida Manhattan sotto la neve.





Nonostante gli indubbi disagi creati dalla tempesta invernale Jonas, #blizzard2016, domenica 24 gennaio ci ha salutati con un cielo terso e New York sotto un candido manto di neve. Quindi Floornature ha fatto una passeggiata in direzione di Central Park, mentre quella green, che include la High Line e Battery Park, la presenteremo prossimamente.





Una calma incredibile dovuta al traffico praticamente inesistente, con gente in mezzo alle avenues innevate intente a immortalare la città sotto la neve. Arrivati a Central Park si ha avuto l'impressione di essere in un quadro di Brueghel: gli immancabili runners, persone a fare selfies dinnanzi al panorama innevato, bambini e adulti estasiati su slittini o altri mezzi sportivi in mezzo alla neve. 



E tutti sorridenti, in quanto i newyorchesi si sono potuti riappropriare dei loro spazi urbani, una volta tolti alla supremazia delle macchine.
Il sole e la neve hanno fatto sì che la domenica pomeriggio tutta Manhattan fosse in giro, con marciapiedi gremiti, ma tutto con un ritmo molto più rilassato, complice il fine settimana e la neve per terra.





Livegreenblog e Floornature hanno approfittato per passeggiare fino al Rubin Museum of Art (indirizzo), un hub culturale nel quartiere di Chelsea. Un museo raccolto e intimo che ci è piaciuto molto, soprattutto per la connessione tra la vita contemporanea, l'arte e le idee provenienti dall'Himalaia, dall'India e dalle zone limitrofe. Un'isola di pace.

Christiane Bürklein

Immagini: (c) Christiane Bürklein (c) Paolo Schianchi