13-07-2022

Barozzi Veiga: Atelier per artisti nel Design District di Londra

Barozzi/Veiga,

Simon Menges,

Londra,

Art Center,

Al centro di un piano di rigenerazione urbana nella penisola di Greenwich a Londra, nel nuovo Design District, Barozzi Veiga progetta un atelier per artisti composto da due volumi opposti e affini. I due corpi alludono alla storia industriale del sito e ripensano l’archetipo dello studio creativo.



Barozzi Veiga: Atelier per artisti nel Design District di Londra

Differentemente da quanto è spesso accaduto nella carriera dello studio italo-spagnolo Barozzi Veiga, vincitore di svariate competizioni internazionali di progettazione, quello dell’Atelier degli Artisti nel Design District di Londra è un incarico diretto, ottenuto a fianco di una rosa di studi provenienti da tutta Europa.
La società Knight Dragon Developments Ltd ha investito sulla rigenerazione urbana della penisola di Greenwich, in un’ansa del Tamigi, nella parte ovest della capitale, nell’ambito di un più vasto progetto di riconversione dell’area iniziato alla fine del secolo scorso. Su un appezzamento di circa 10.000 metri quadrati, nei pressi di una fermata della metropolitana e del Millenium Dome di Richard Rogers, un tempo zona industriale e sede di una fabbrica di gas, sorge oggi il nuovo Design District. L’operazione immobiliare punta a trasformare l’area in un quartiere pedonale, dedicato agli uffici e in particolare alle imprese creative, nell’idea che possano lavorare anche insieme per realizzare un polo culturale. Sedici lotti organizzati in un masterplan ad alta densità sviluppato dallo studio londinese HNNA, in cui altrettanti edifici volumetricamente simili si allargano disegnando una piazza centrale. A ciascuno degli otto studi di architettura selezionati è stata assegnata la progettazione di un nucleo da due edifici, con la richiesta di non interagire tra loro, ma di progettare ognuno in autonomia e in un contesto non ancora definito e consolidato. Senza conoscere lo studio degli altri, ogni progettista avrebbe sviluppato la propria idea di atelier d’artista, dando vita a un distretto disomogeneo e ricco di differenze, anche solo nella concezione formale dell’architettura.
Elemento in comune era invece la concezione di edifici a pochi piani da affittare a prezzi calmierati, affinché giovani artisti potessero popolare l’area e restarci stabilmente. Mancavano invece i riferimenti urbani, dal momento dello smantellamento delle fabbriche. Il masterplan dell’isola pedonale ha previsto lotti irregolari organizzati intorno a una piazza e con spazi interstiziali sfruttabili non solo per il passaggio, ma anche per l’intrattenimento. L’idea di molteplicità di linguaggi ha costituito allora l’unicità e l’organicità del luogo, creando un nuovo capitolo nella sua storia: da settore industriale a centro culturale.
A Barozzi Veiga sono stati assegnati un primo edificio (A1) posto all’ingresso del Design District nei pressi della stazione della metropolitana e un secondo (D4) posto al centro del quartiere, conferendo quindi a ognuno un ruolo significativo all'interno del distretto. “In un contesto indefinito e in evoluzione come questo, privo di riferimenti urbani, il progetto delinea due edifici estremamente pragmatici” raccontano i progettisti. Da un lato la storia industriale del sito, che si legge nei volumi minimali e compatti in grado di massimizzare lo sfruttamento dello spazio e la flessibilità degli interni; dall’altro l’archetipo di atelier d’artista, uno spazio neutro e grezzo che ogni personalità possa interpretare in funzione del proprio immaginario.

La volumetria dei blocchi è similare e così pure la severa scansione delle facciate per pannelli, a formare una griglia che non si interrompe, ma anzi si infittisce, in corrispondenza delle grandi vetrate con serramenti metallici, estetici e funzionali allo stesso tempo. Le piante presentano ingombri strutturali minimi: 6 pilastri rettangolari disposti intorno a un blocco di calcestruzzo, sottoposto a sua volta a griglia, che contiene impianti, servizi e collegamenti verticali.
Tutto il resto dello spazio, diviso in due grandi ambienti per ogni piano, è libero e disponibile a essere adattato alle esigenze dei singoli e ad essere usato come studio o come esposizione. Lo sviluppo in altezza è su soli quattro livelli, l’ultimo dei quali è a doppia altezza. Dall’esterno le vetrate raccontano di spazi fuori scala, molto grandi e alti. La luce entra abbondante in tutti i piani ed è componente ambientale determinante. Il contrasto tra la luminosità e la freddezza dei prospetti interni costituisce infatti la cifra distintiva del progetto di questi atelier. Cemento, metallo e legno si combinano insieme uniformando le loro caratteristiche sotto finiture tecniche, industriali, ispirate ai dietro le quinte, al mondo della fabbrica, del laboratorio, dello stage teatrale. La scala esterna, presente in entrambi i corpi, collega direttamente il livello della strada con il primo piano, rendendo il piano terra eventualmente indipendente dai piani superiori.
La differenza sta allora solo nello “speculare” aspetto esteriore dei due atelier, riflettente vs opaco, chiaro vs scuro, estroverso vs intimista. Mentre A1, situato all'ingresso del Design District, ha un aspetto lucidato a specchio che invita visitatori da vicino e da lontano, D4, con la sua facciata nera, si unisce ai vari fronti della piazza centrale. “L'aspetto dei due volumi esprime l'idea di creare un unico progetto costituito da una coppia di figure, cromaticamente opposte ma che dialogano tra loro. Le differenze cromatiche offrono due momenti lungo il percorso attraverso il Design District pur derivando chiaramente da un'unica logica progettuale” affermano Barozzi Veiga.

Mara Corradi

Principal Architects: BAROZZI VEIGA I Fabrizio Barozzi, Alberto Veiga https://barozziveiga.com/
Location: Greenwich Peninsula, London, England
Client: Knight Dragon Developments Ltd
Design Team: Marta Gradziel; Raquel Corney,Josep Carriga, Toni Poch, Andrei Sashko, Verena Recia, Rob Scott, Diletta Trinari, Maria Ubach
Building constructor: Ardmore Construction
Structural engineer: Whitby Wood
Services engineers: GDM Partnership
Acoustic consultant: PACE Consult
Landscape Architects: Schulze+Grassov
Usable floor area: A1 1250 sqm; D4 1020 sqm
Built up area: A1 360 sqm; D4 310 sqm
Project: 2016 - 2020
Construction: 2018-2022
Photos by @ Simon Menges


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