21-01-2019
100 anni di Bauhaus
Tillmann Franzen,
Berlino, Germania, Weimar, Germania, Dessau, Germania,

Il 2019 sarà un anno di importanti celebrazioni per l'architettura. L'anno è infatti iniziato con gli eventi dedicati ai sessantanni di un edificio icona dell'architettura mondiale, il Guggenheim Museum di New York progettato da Frank Lloyd Wright e prosegue con l'anniversario del Bauhaus, una scuola e un movimento culturale che ha profondamente caratterizzato il XX secolo. 100 anni fa, nell'aprile del 1919 l'architetto Walter Gropius pubblicò il Manifesto e programma del Bauhaus statale di Weimar, primo atto ufficiale della celebre scuola e del movimento che innovarono profondamente l'architettura, il design, le arti applicate e l'arte del 900. La scuola fondata a Weimar da Gropius riuniva insieme un istituto superiore di belle arti e una scuola di arte applicata con una nuova sezione dedicata all'architettura. Si trattava di una nuova scuola destinata a formare gli architetti del futuro, professionisti con competenze tecniche, artistiche e artigianali che avrebbero potuto rispondere alle necessità dei nuovi cittadini. Dal 1925 la scuola si spostò a Dessau, nel famoso edificio progettato dallo stesso Gropius e vero manifesto del movimento razionalista di quegli anni. Gropius fu sostituito alla direzione della scuola di Dessau da Hannes Meyer, a cui successe Mies van der Rohe fino alla chiusura definitiva del Bauhaus da parte dei nazisti. Paradossalmente proprio la chiusura della scuola da parte dei nazisti e la conseguente dispersione degli insegnanti all'estero permise la massima diffusione delle idee e delle esperienze maturate nel Bauhaus, basti pensare agli stessi Mies van der Rohe e Gropius che continuarono nella loro attività di insegnamento rispettivamente all'ITT di Chicago e all'Harvard University.

Il 16 gennaio è stato inaugurato il festival di apertura che proseguirà fino al 24 gennaio all'Akademie der Künste di Berlino. Il festival segna l'inizio delle celebrazioni che a livello nazionale, proseguiranno in tutta la Germania, per ricordare il centenario dalla fondazione del Bauhaus. Il festival ha un ampio e variegato programma con mostre, concerti, installazioni, teatro, danza, cinema, workshop e altre perfomance artistiche, per far rivivere lo spirito del Bauhaus nella tradizione dei suoi grandi maestri Oskar Schlemmer, Wassily Kandinsky, László Moholy-Nagy, Paul Klee e altri.
La direttrice artistica del festival, Bettina Wagner-Bergelt, si è ispirata proprio alla Bauhaus Week del 1923 e alle feste del Bauhaus per ricreare quell'atmosfera di sperimentazione e ricerca, apprendimento e insegnamento che le caratterizzava ma con l'intento di offrire una rilettura contemporanea di quegli eventi, un vero Bauhaus del 21° secolo. Contemporanea è ad esempio l'installazione di realtà virtuale "Das Totale Tanz Theater" realizzata dall'Interactive Media Foundation e dal coreografo Richard Siegal e Artificial Rome che trasporta i visitatori in un palcoscenico virtuale ed esplora attraverso la danza il rapporto tra uomo e macchina, tema centrale del festival d'apertura. Numerosi gli eventi dedicati all'architettura e al design che si susseguiranno in diverse città della Germania, per scoprire anche i siti principali del Bauhaus a Weimar e Dessau riconosciuti Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO dal 1996. Tra gli eventi Bauhaus Imaginista, è il progetto internazionale che si propone di indagare l'influenza del Bauhaus sul mondo contemporaneo e concentrandosi in particolare sui rapporti che ebbe con scuole e movimenti non europei. Il progetto costituito da quattro mostre è partito nel 2018 dal Giappone ha attraversato Cina, Russia e Brasile e si concluderà a Berlino in marzo.
(Agnese Bifulco)
Images courtesy of Bauhaus 100, photo by Tillmann Franzen
www.bauhaus100.com
www.bauhausfestival.de
www.bauhaus-imaginista.org