Una ricetta leggera ed estiva. Creata da Antonia Klugmann, la chef stellata del ristorante “L’argine” di Vencò (Gorizia), colpisce per la sua originalità, essenzialità ed eleganza. Semplice da preparare, ma di sicuro effetto
Un primo piatto da gustare tutto l’anno, anche d’estate. Creato da Herbert Hintner, chef del ristorante “Zur Rose” di San Michele Appiano (Bolzano), unisce due prodotti tipici dell’Alto Adige: la farina di pere essiccate e il formaggio grigio
Un’idea raffinata, total black, da servire con contorni colorati. E un’opportunità per assaporare uno dei condimenti culto della cultura gastronomica italiana, prodotto ancora oggi nelle province di Modena e Reggio Emilia con cura e dedizione
Le attività proposte dall’associazione culturale di Reggio Emilia, fondata dalle tre sorelle Braglia, e il processo creativo con cui nasce un piatto: dalla scelta di un ingrediente di stagione alla sua valorizzazione in cucina
È un primo piatto di stagione, realizzato con un formato di pasta di semola di grano duro di antica tradizione, tipico del Molise e della Puglia. Detto anche “cavatello” o “capunto”, presenta una forma allungata con un’incavatura all’interno
Concludiamo l’intervista a Roberto Marrocchesi, il primo italiano a diplomarsi al Kushi Institute for Macrobiotics Studies di Boston nel 1979, facendo il punto sui principi che possono aiutarci a vivere sani e in ottima forma
Questo classico della cucina italiana non si prepara solo d’estate, ma anche in questi mesi. Se al cereale e alle verdure di stagione, aggiungiamo un legume come i piselli, otteniamo un appetitoso e leggero piatto unico
Scopriamo i benefìci fisici, mentali e spirituali che la scelta macrobiotica ha portato a Roberto Marrocchesi, dopo 45 anni di pratica. Ma anche quello che la filosofia alimentare di Ohsawa non ha forse considerato a sufficienza
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