04-09-2023

Arte, architettura e spazio urbano Threshold and Treasure. Atipografia Gallery di AMAA

Amaa Collaborative Architecture Office for Research and Development,

Simone Bossi,

Vicenza,

Gallery,

Con il progetto "Threshold and Treasure" AMAA, lo studio fondato da Alessandra Rampazzo e Marcello Galiotto, ha trasformato un laboratorio tipografico dismesso nel cuore di Arzignano, provincia di Vicenza, in una suggestiva galleria d'arte. La sequenza di spazi che compongono l'opera si sviluppa con grazia all'interno del tessuto urbano, ponendo al centro l'idea di soglia come strumento per rompere la distanza tra l'arte e il pubblico.



Arte, architettura e spazio urbano Threshold and Treasure. Atipografia Gallery di AMAA

L'innovazione, in architettura come in altre discipline, emerge spesso dalla sfida alle convenzioni e dalla ricerca di nuove prospettive e il progetto "Threshold and Treasure" dello studio AMAA, finalista al Premio italiano di architettura e in mostra alla Triennale di Milano, incarna perfettamente questa ricerca audace attraverso una reinterpretazione rivoluzionaria del ruolo della soglia e del tesoro nei contesti artistici e architettonici. Attraverso una visione ambiziosa e una raffinata esecuzione, gli architetti Alessandra Rampazzo e Marcello Galiotto, fondatori di AMAA Collaborative Architecture Office for Research and Development, hanno aperto nuovi orizzonti alla connessione tra spazio, arte e pubblico.

Realizzato ad Arzignano, in provincia di Vicenza, "Threshold and Treasure" è il recupero architettonico di un ex laboratorio tipografico trasformato in una suggestiva galleria d’arte. Il progetto è stato presentato dagli architetti Alessandra Rampazzo e Marcello Galiotto come un "dispositivo" per scardinare la barriera spesso avvertita tra il pubblico e l'arte. La soglia, solitamente vista come un confine da oltrepassare, diventa essa stessa un'opera e l’ingresso alla galleria è il dispositivo urbano che conduce il visitatore in un mondo nuovo e affascinante. Andando oltre l'ambito dell'architettura e dell'arte, affondando le radici nell'esperienza umana più ampia, gli architetti invitano a riflettere sulla concezione della soglia come spazio di passaggio e di trasformazione. Partendo dalla nostra vita quotidiana in cui attraversiamo costantemente varie soglie fisiche e concettuali questo progetto invita il pubblico a riflettere su come le soglie influenzino le nostre percezioni e a cogliere il potenziale di scoperta che si cela dietro ogni passaggio.

Superato l'ingresso da vivere nel suo spessore e "da accarezzare nel suo andamento concavo" si raggiunge il primo giardino “segreto” e si entra in una nuova dimensione, lasciandosi alle spalle il caos del contesto urbano. In questa dimensione tranquilla e onirica lo spazio espositivo si disvela gradualmente, sia come sequenza di attraversamenti sia nelle soluzioni adottate. Gli architetti hanno infatti rese visibili per l'osservatore le stratificazioni subite nel tempo dall'ex tipografia. Sono stati lasciati a vista i paramenti murari liberandoli dalle superfetazioni del tempo e separando dove possibile gli elementi come nel caso dell'edificio liberty che, privato dell'addizione novecentesca, è ora diviso dal capannone. La successione degli spazi espositivi conserva sempre una costante connessione con il paesaggio, possibile grazie anche a un'importante apertura che si sviluppa per dieci metri e che idealmente proietta l'arte verso l'esterno.

Questo approccio sfida la percezione dell'arte come un tesoro nascosto dietro una soglia invalicabile, aprendo un dialogo innovativo sulla fruizione dell'arte. L'architettura si trasforma in un veicolo per accogliere l'arte. Allo stesso tempo l'arte non è solo esposta, ma vive e respira attraverso l'interazione con l'architettura circostante. Attraverso "Threshold and Treasure" gli architetti abbattono le barriere tradizionali tra spazio, arte e pubblico, aprendo nuovi percorsi di comprensione e connessione, invitandoci a sperimentare l'arte e l'architettura in modi nuovi e stimolanti.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of AMAA and Cultivar. photos by Simone Bossi

Project name: ATIPOGRAFIA // Threshold and Treasure
Client: Atipografia (Elena Dal Molin) www.atipografia.it
Location: Arzignano (VI), Italy
Project: AMAA Collaborative Architecture Office For Research And Development, Marcello Galiotto Alessandra Rampazzo www.amaa.studio
Instagram: @amaa_office
Project architect - Partner in Charge: Marcello Galiotto
Project management: Mario Azzarello
Design team: Marcello Galiotto, Alessandra Rampazzo, Mario Azzarello
Models: Simone Agosta del Forte, Nilo Forcellini, Francesco Baggio, Leonardo Tagliente
Structural engineering: Claudio Lorenzetto

Site area: 990 square meters
Project schedule Design phase: 2019 - 2022. Construction phase: 2020 - 2022
Photos: Simone Bossi www.simonebossi.it


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