05-11-2021

Nizio Design International: Mausoleo del martirio a Michniów

Nizio Design International,

Marcin Czechowicz,

Michniów, Poland,

Infrastrutture, Edifici Pubblici,

A proposito del Mausoleo del martirio dei villaggi polacchi a Michniów, Mirosław Nizio racconta che la visione delle fotografie delle case in fiamme ha lasciato in lui la sensazione di essere trasportato ai tempi dell’eccidio nazista. Questo il punto di partenza del suo progetto per un memoriale.



Nizio Design International: Mausoleo del martirio a Michniów

Superando le scalinate che conducono alla fossa comune di Michniów, con la sua lapide commemorativa, si raggiunge oggi il Mausoleo del martirio, che ricorda l’eccidio degli abitanti di questo e degli altri villaggi polacchi durante la Seconda guerra mondiale. Il progetto è stato condotto dallo studio Nizio Design International di Varsavia, vincitore di un concorso bandito nel 2009, riuscendo a costruire un luogo simbolico proprio dove il luogo geografico fu cancellato dalla violenza nazista.
Il 12 e il 13 luglio del 1943 l’esercito tedesco attaccò il villaggio di Michniów con una spedizione volta a punire i suoi abitanti per la collaborazione con il movimento di resistenza polacca. L’intero abitato fu dato alle fiamme e più di 200 persone, l’intera popolazione di Michniów, fu uccisa. Quella che oggi si ricorda come “la pacificazione di Michniów” divenne un simbolo dei crimini nazisti commessi nelle campagne polacche.
Dopo molti anni, Michniów è stato ricostruito lungo la strada provinciale 751 che attraversa il villaggio da nord a sud, con i sentieri che conducono alle abitazioni come tanti piccoli rami paralleli, tutti orientati verso la via principale senza un centro definito. Il nuovo Mausoleo aspira a diventare il cuore della comunità, ma allo stesso tempo è allineato alle suddette direttrici. Proprio come se volesse essere una delle tante case con tetto a falde che caratterizzano, oggi come ieri, questo villaggio, il monumento mostra il volto archetipico della casa a capanna, che offre senso di pace e invita alla scoperta del giardino sui lati.
Non si tratta però di un giardino ameno, ma di un prato segnato da sentieri obliqui di cemento come tanti tagli, evidenziati dai lievi dislivelli del prato in salita. Qui sono piantate decine di croci lignee e nere, ineludibile collegamento alla fossa comune che ci si è appena lasciati alle spalle.
Il mausoleo è una manica di 160 metri che in tutta la sua prima parte è uno spazio coperto e chiuso, con poche fessure vetrati nella copertura per far entrare la luce diurna. Questa è chiamata la Casa della Tranquillità, dove l’esperienza è solo agli inizi e lo spettatore non sa ancora bene cosa aspettarsi perché si ritrova in un ambiente freddo ma neutro. Nizio Design International, che si è occupato non solo del progetto architettonico ma anche dell’allestimento, inserisce una cappella e una serie di ambienti in successione, in cui ogni stanza narra una fase della storia della repressione subita dal popolo polacco durante la guerra. Se vista esternamente la struttura appare segmentata in 11 sezioni, ma dall’interno le fratture tra le parti non si percepiscono in modo significativo né lasciano entrare il paesaggio circostante: l’idea è che la concentrazione del visitatore non debba distogliersi dalle parole e dalle immagini espresse dalle testimonianze.

La struttura massiccia in cemento a vista è posata in opera e segnata superficialmente dalla trama delle casseforme lignee, grazie al particolare intonaco con cui sono state trattate. La grafica dell’esposizione è nera, gli arredi sono geometrici e grigi e si respira l’odore del legno bruciato con cui sono stati realizzati, a memoria di quanto respirato all’epoca dei fatti, quando i nazisti diedero fuoco a tutte le abitazioni di Michniów. Questa sezione della mostra immerge in un’atmosfera angosciante e surreale che prelude alla seconda parte della visita. Il blocco compatto di calcestruzzo si frammenta, si apre allontanando le parti e allo stesso tempo si direbbe distorcersi metro dopo metro, fino a scoperchiarsi e a perdere la forma di uno spazio chiuso. L’effetto di decostruzione riprodotto nell’architettura e la sensazione di chi percorre quell’ultima parte di manica sono simili all’istantanea di un’esplosione.
Privi di una protezione, sottoposti all’incedere delle stagioni e al clima, al sole come alla pioggia e ai venti, la superficie di calcestruzzo e le componenti in acciaio si degradano più velocemente, contribuendo a far percepire i segni di una “ferita” sempre aperta.
Il visitatore è riportato lì, a quei giorni di luglio del 1943, nel mezzo di una tragedia a cui nessuno fu in grado di sfuggire e a cui non si sfugge neanche oggi, quando si attraversa il mausoleo.
Quest’architettura potente riesce a farsi memoriale, spazio di ricordo vivo e presente, tappa ineludibile per la comprensione dei fatti storici del Novecento.

Mara Corradi

Architects: Nizio Design International https://nizio.com.pl/
Location: Michniów, Poland
Client: the Kielce Countryside Museum
Competition year: 2009
Project year: 2009
Completion year: 2021
Total Area: 16350 sqm
Green Area: 8560 sqm
Exhibition area: 2150 sqm
Photographer: Marcin Czechowicz


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