16-02-2022

Kosmos Architects + Legato Sports Architecture: Uram Extreme Park, Kazan

Legato Sports Architecture, Kosmos Architects,

Ilya Ivanov,

Kazan, Russia,

Sport & Wellness,

All’interno dell’Uram Extreme Park di Kazan, il padiglione per la cultura giovanile è un’architettura che si relaziona con il contesto, sia a scala pedonale che urbana. Kosmos + Legato Sports Architecture guardano alla street culture, impiegando materiali e forme delle strutture industriali.



Kosmos Architects + Legato Sports Architecture: Uram Extreme Park, Kazan

Il Padiglione per la cultura giovanile dell’Uram Extreme park di Kosmos + Legato Sports Architecture è il più recente anello di un sistema di aree pubbliche, con funzionalità sportiva e di intrattenimento, volute dal Governo del Tatarstan nella città di Kazan. Nonostante la sua vocazione storica e la ricchezza dei suoi monumenti, la capitale della repubblica russa del Tatarsan sta dimostrando una forte volontà di cambiamento, orientata a far incontrare fasce di popolazione molto diverse per età e interessi, utilizzando la pianificazione territoriale.
L’esempio più significativo è la riqualificazione del lungofiume del Kazanka, l’affluente del Volga che taglia in due la città di Kazan: lo studio russo Orchestra design realizzò una passeggiata di 3,5 chilometri dedicata alle attività all’aperto tra il Millenium Bridge e la National Library. Nell’ambito di questo masterplan si è inserito un movimento di giovani attivisti che ha chiesto la creazione di un parco sportivo urbano, con vocazione di luogo di incontro, nell’area ancora libera sotto il Millenium Bridge. A convincere le autorità fu la spinta “dal basso” e l’idea che questo intervento potesse costituire un terreno di dialogo fra generazioni. La volontà di costruire un parco per attività sportiva “di strada” ha portato al coinvolgimento prima di Legato Sports Architecture, specializzato nella costruzione di parchi urbani per sport estremi, e poi dello studio Kosmos che, all’interno della pianificazione dell’Uram Extreme park, hanno collaborato al Padiglione per la cultura giovanile.
Mentre le strutture all’aperto sono state concepite per accogliere professionisti degli sport estremi, il centro coperto è stato piuttosto una scommessa sui più giovani. Dal punto di vista del programma, Kosmos e Legato hanno concepito un edificio su due livelli di ben 8000 metri quadrati, che ospita piattaforme per sport estremi (air park e skate bowl) circondate da spazi culturali: un centro per la musica contemporanea, uno skate shop, una sala da ballo, la galleria, un centro conferenze e una caffetteria. Il padiglione coperto vuole essere un ambiente più protetto, accessibile con qualsiasi tempo, con un programma dedicato anche ai bambini e alle loro famiglie, e in cui l’allenamento sia affiancato a spazi di incontro e intrattenimento.
Per questa finalità gli architetti hanno deciso di lavorare sulla facciata dividendola in due parti, corrispondenti a due scale diverse. Il volume prismatico regolare, che si estende per circa 100 metri, presenta una grande fascia superiore rivestita in lamiera grecata di acciaio inossidabile che ha a che fare con l’edilizia e con l’estetica industriale propria di questa zona, quella degli hangar o delle recinzioni. Con la finitura spazzolata che riflette i cambiamenti di luce del giorno, il padiglione è ben visibile anche a distanza e assume la valenza di un landmark, relazionandosi a una scala urbana.
A terra invece, il progetto prevede un’interazione diretta con la facciata, dove “colline” di cemento verniciate di rosso, appoggiate alle vetrate continue, fungono da collegamento con i percorsi sportivi dell’Uram.
Il potenziale del parco, che si sviluppa alla quota del terreno, sembra così volersi “arrampicare” sulle facciate, materializzando all’interno del Padiglione nuove forme di attrazione. La strada si appropria metaforicamente dell’architettura, proprio come fanno i “writer”.
Parkour, skateboarding e altre pratiche “estreme”, che fino a poco prima erano considerati al limite della legalità, e per parte dell’opinione pubblica ne sono ancora fuori, diventano così ufficialmente istituzionali, contribuendo a generare coesione sociale.

Relazionandosi alla scala urbana, l’architettura dell’Uram - un termine che significa “strada” in tartaro -, è dunque anche uno spazio di rappresentanza e di valorizzazione di un’identità di gruppo. A livello pedonale invece questa facciata invita le persone a restare, a entrare, a interagire con il nuovo paesaggio artificiale. Nella sua apparente essenzialità, questo fronte è un approccio radicale all’architettura, profondamente coerente con la funzione.
Negli interni l’edificio mostra i materiali propri dell’estetica industriale, ispirandosi a principi di economicità, dal cemento al vetro rinforzato, dal compensato alla lamiera, lasciando le superfici nude ed esposte in una dichiarazione di estrema e cruda onestà.
L’unica concessione cromatica del progetto è infatti l’uso del volt, un colore verde-giallo fluorescente, proprio degli indumenti da lavoro ed entrato a far parte del linguaggio culturale di riferimento quando Nike creò l’omonima linea di scarpe. Essendo stato sperimentato che il Volt è il colore più visibile all’occhio umano, i progettisti hanno deciso di usarlo per segnalare i percorsi interni principali lungo le zone di interesse, come la parete del box reception, lo spazio degli armadietti, le ringhiere, le vie di fuga luminose, orientando in questo modo l’esperienza spaziale.
Il Padiglione per la cultura giovanile dell’Uram è così attraente perché è il frutto di molte esperienze. Quella di Legato Sports Architecture, che da anni lavora a contatto con motociclisti e imprese costruttrici di parchi estremi in tutto il mondo, e quella di Kosmos che ha recentemente pubblicato il volume dal titolo “(Con)Temporary (Archi)Tecture”, dove si parla dell’influenza di Instagram sulla progettazione architettonica e della valenza estetica delle strutture temporanee.

Mara Corradi

Architects: KOSMOS Architects + Legato Sports Architecture
Completion Year: 2021
Gross Built Area: 7980 sqm
Location: Kazan, Russia
Client: Government of Tatarstan
Development strategies of the Kazanka river embankment: Orchestra Design, Creative group at the Kazan City Hall, Foundation "Institute for Urban Development of the Republic of Tatarstan"
Engineering solutions: Tatinvestgrazhdanproekt
Photo Credits: Ilya Ivanov https://photoivanov.com/


×
×

Rimani in contatto con i protagonisti dell'architettura, Iscriviti alla Newsletter di Floornature