03-04-2020

Kentaro Yamazaki: Hakusui Nursery School a Sakura, Giappone

Yamazaki Kentaro Design Workshop,

Naomi Kurozumi,

Sakura JAPAN,

Asilo, Art Center,

L’architettura come strumento didattico è il messaggio della Hakusui Nursery School a Sakura, in Giappone, progettata da Kentaro Yamazaki. Un asilo in un padiglione vetrato a gradinate che assecondano la collina, con finiture nei legni nazionali e un sistema di raffrescamento ad acqua sul tetto.



Kentaro Yamazaki: Hakusui Nursery School a Sakura, Giappone

Kentaro Yamazaki ha concepito l’asilo Hakusui a Sakura secondo i principi educativi che oggi ispirano la letteratura sul tema: la libertà di movimento, la libertà creativa o la conoscenza dell’ambiente, inteso come spazio vicino e spazio lontano delle relazioni. La Hakusui Nursery School è nata dalla richiesta dalla Seiyu-Kai, una società che normalmente si occupa della gestione di strutture di case di riposo e che in questo caso intendeva sperimentare un progetto sociale basato sulla relazione tra utenza infantile e utenza anziana. Nell’area rurale destinata al nuovo asilo già sorgevano infatti due case di cura e la precisa scelta progettuale di erigere una struttura vetrata per ospitare i più piccoli ha lo scopo di stabilire una stretta relazione visiva con il contesto, sia ambientale che sociale.
Percorrendo la strada in salita lungo la collina ricca di vegetazione che si allontana dalle zone più urbanizzate, si può scorgere un padiglione vetrato, basso e leggero, adagiato lungo il declivio ad assecondarne la topografia. L’edificio in compensato strutturale e vetro si sviluppa su due livelli nella parte a nord, quella riservata all’accoglienza e agli uffici. Man mano che si scende lungo la collina, l’ambiente diventa un open space di un solo piano, che utilizza il dislivello tra le parti, e non le pareti, per suddividere gli spazi da destinare alle diverse fasce di età. Grazie a questa composizione quasi completamente priva di divisori interni e con ampie vetrate come limiti esterni, i bambini possono contemplare la scenografia naturale nel corso di tutta la loro attività giornaliera.
Gli interni riproducono artificialmente l’ambiente collinare circostante, utilizzando un sottofondo a gradoni che asseconda il declivio e che è rivestito in legno naturale di cedro giapponese. I pilastri sono costruiti utilizzando pino americano: la loro scansione ritmica e il colore intenso ricrea l’immagine di una foresta, mentre gli arredi in tiglio giapponese sono progettati su misura all’interno degli spazi ricavati nelle gradinate, senza disturbare lo sguardo d’insieme. Gli unici ambienti chiusi sono quelli che alloggiano i servizi igienici a disposizione dei bambini, presenti ad ogni livello, cinque in tutto: anch’essi in legno, sono stati decorati con linee di colori differenti, progettando un’attraente grafica specifica. La creazione di una prospettiva di visione così ampia e la ricchezza cromatica presente offrono ai bambini la sensazione di stare all’aperto, o meglio che non ci sia differenza tra il gioco al coperto e il gioco all’aria aperta.
Da ogni luogo di osservazione, sia all’esterno, come la terrazza a nord in cui i genitori possono incontrarsi e attendere i figli, sia all’interno, la scuola si mostra come un grande palcoscenico per il gioco libero. I 60 bambini che l’istituto accoglie hanno ambienti riservati in funzione dell’età, tuttavia non si tratta di stanze chiuse, ma di spazi aperti in cui possono osservarsi a vicenda, così imparando a conoscere le attività che li attendono, ma anche valori come la convivenza e la condivisione.
Questo tipo di layout ha anche una finalità pratica, spiegano gli architetti: in linea con la filosofia di Seiyu-Kai, che vanta un’esperienza di 26 anni nel sociale, la pianta aperta ha lo scopo di ridurre al minimo il numero di punti ciechi all'interno dell’ambiente per avere un controllo globale e rendere le misure di sicurezza il meno invasive possibili. Uno dei temi di interesse per chi si occupa di migliorare la qualità dell’esperienza nelle strutture di cura è infatti quello di garantire la sicurezza degli ospiti con discrezione, senza cioè che questo aspetto prevalga sul comfort. La stessa attenzione è stata prestata in questo caso, dove per esempio i parapetti hanno potuto essere ridotti ai minimi termini.
Dal punto di vista energetico, l’edificio è stato pensato per mantenere in modo autosufficiente la climatizzazione interna nelle stagioni calde. La copertura in lamiera presenta un sistema di raffrescamento ad acqua: l’acqua che scende alla quota più bassa si riversa con leggere cascate in un piccolo laghetto artificiale esterno, che è parte degli strumenti didattici. Accessibile ai bambini, a quelli più grandi direttamente, rappresenta il contatto diretto con la natura. Durante la stagione calda l’acqua contribuisce alla ventilazione naturale, generata dalle correnti d’aria interne che si sviluppano attraverso l’edificio, aprendo le vetrate principali a nord e a sud. Nella stagione più fredda infine un sistema posto alla quota più alta dell’edificio aspira l’aria calda di risalita in un condotto situato sotto il pavimento, in modo che questo funga da radiatore.

Mara Corradi

Architects: Yamazaki Kentaro Design Workshop / Kentaro Yamazaki
Location: Sakura-shi, Chiba, JAPAN
Client: Seiyu-Kai
Site Area: 1046.64 sqm
Floor Area: 530.28 sqm
Structural plywood
Galvanized steel sheet
Pillars in American pine
Japanese cedar flooring
Start of construction and completion: January 2014 - November 2014
Structural design: ASD / Ryuji Tabata, Takayuki Tabata
Facility design: yamada machinery office / Hiroyuki Yamada
Graphic design: Shunpei Yokoyama Design Office / Shunpei Yokoyama
Photos by: © Naomi Kurozumi


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