11-03-2022

HBAAT e V+: Spazio culturale e cinema municipale, Marcq-en-Barœul

Hart Berteloot Atelier Architecture Territoire (HBAAT), V plus,

Lille, Francia,

Teatri,

La città di Marcq-en-Baroeul, nell’Hauts-de-France, realizza una nuova architettura per gli spettacoli che è scenografia urbana e luogo di scambio. Il progetto degli studi Hart Berteloot Atelier Architecture Territoire e V plus omaggia il mito del cinema e alla storia locale.



HBAAT e V+: Spazio culturale e cinema municipale, Marcq-en-Barœul

In seguito al concorso vinto nel 2017, gli studi Hart Berteloot Atelier Architecture Territoire (HBAAT) di Lille e V plus di Bruxelles sono stati incaricati dal comune di Marcq-en-Baroeul, in Hauts-de-France, del progetto di un nuovo cinema sulla Place Doumer.
Negli intenti della municipalità la costruzione di un edificio esemplare di un moderno sistema culturale da impiantare a Marcq-en-Baroeul, in cui le arti si incontrino per rivitalizzare il tessuto sociale, in un quartiere all’ingresso della città. Ecco, dunque, la richiesta di accogliere nel nuovo spazio tre sale di proiezione (da 80, da 120 e da 300 posti), ma anche un salone per le feste che ospiti 700 persone, un caffè-brasserie e gli ambienti di prova di una scuola di musica.
Il cinema non più come esperienza individuale ma, tornando alle origini, come spettacolo a cui partecipare e da condividere, è il concetto alla base del progetto “Le Pont des Arts”, che è stato eretto nel 2021, al posto di una sala polivalente. Affacciata su una piazza a forte vocazione commerciale, con un parcheggio centrale che ospita anche il mercato di quartiere, la sala Doumer imitava senza particolare pregio le facciate in mattoni rossi tipiche dell’architettura di Lille e di Marcq-en-Baroeul. L’edificio a un piano si collocava arretrato rispetto alla piazza, con una cancellata a limitarne l’accesso. Tutt’intorno una mixitè di edifici a due piani per appartamenti e negozi, affacciati su quello che costituiva di fatto un grande parcheggio, senza alcun vero centro e senza aree di circolazione differenziata.
Rispettoso del suo contesto urbano, lo spazio culturale “Le Pont des Arts” ne diventa il nuovo landmark, orientando i percorsi. Alla base, la riflessione da parte di HBAAT e V+ sui limiti degli edifici per il cinema oggi, costruiti dall’interno per allocare strutture tecniche multisala, formalmente inespressivi, che ingombrano la periferia lasciandola peggio di come l’hanno trovata. Segue un’analisi storica dei cinema Decò, come il Colisée Lumière in rue Montgolfier, a poca distanza da Place Doumer, e un rilievo delle murature e delle decorazioni in laterizio, tipiche del lessico architettonico di Marcq-en-Baroeul. Il progetto interpreta tutte queste influenze e ripropone il rivestimento in mattone facciavista realizzato artigianalmente, con elementi retti e curvi in grado di abbracciare tutte le forme in una superiore unità. La colorazione molto chiara rende coerente il manto esterno con il cemento degli interni.
L’architettura del nuovo centro culturale non cerca la verticalità né si impone come monumento, al contrario la sua facciata principale avanza e si allinea con quelle dei negozi sulla piazza, così completando la passeggiata cittadina. Il progetto offre una prima scala di relazione, quella con i passanti. Attraverso un basamento completamente vetrato, ispirato ai cinema Decò, apre la prospettiva sul foyer, sul bar-brasserie e sull’intera zona di accoglienza. Le vetrine dall’andamento sinuoso rientrano in corrispondenza degli ingressi.

L’atmosfera di attesa che si assapora prima dello spettacolo incomincia da questa passeggiata, in cui si scorgono già gli interni raffinati, ma moderni, del cinema.
Se il foyer sembra dunque sporgersi verso la piazza e la città, le sale di proiezione, il salone delle feste e la scuola di musica restano in secondo piano, ma si sviluppano in altezza, allo scopo di stabilire una seconda scala di relazione, quella tra l’architettura e il quartiere. I tre nuclei del programma si scompongono in altrettanti volumi, articolandosi intorno a un grande vuoto, il terrazzo posto sopra il foyer. A ovest è situata la sala proiezione da 300 posti, al centro sovrapposte le due sale minori, mentre il volume a est accoglie, protesa verso la città, la scuola di musica, e verso il giardino posteriore gli ambienti dedicati alle feste.
I blocchi così articolati non costituiscono una cortina edilizia chiusa, ma un paesaggio molteplice e frammentario. Tra loro si inseriscono ampi percorsi interni su due livelli che tagliano trasversalmente l’edificio, lasciando intravedere oltre. Il foyer presenta vetrate scenografiche in grado di catturare l’attenzione della piazza e di portarla fino al giardino sul retro. Protagonista assoluto, lo scalone offre l’accesso alle sale cinematografiche interne, ma anche a quella che i progettisti definiscono la quarta sala, cioè il terrazzo sul tetto per proiezioni estive, feste e piccoli concerti all’aperto. Nell’intenzione, infatti, la piazza intera sarà coinvolta dagli eventi a “Le Pont des Arts”, partecipando come cassa di risonanza. Il progetto decorativo interno combina legno, vetro e cemento. Quale omaggio al comparto tessile di Lille, Roubaix e Tourcoing, grandi arazzi tessuti digitalmente da un’azienda locale mostrano scene tratte dal cinema francese d’autore, prendendo il posto delle locandine. Curato a tutte le scale, da quella urbana fino al design degli arredi e dell’illuminazione, questo intervento è scenografia della piazza durante il giorno, mentre di notte, incorniciando l’attesa della proiezione e il formicolio degli spettatori, mostra il carisma di un salotto urbano.

Mara Corradi

Architects: Hart Berteloot Atelier Architecture Territoire (HBAAT) & V plus
Client: Ville de Marcq-en-Baroeul
Location: Marcq-en-Baroeul, Lille, France
Project Manager: HBAAT, mandataire
Collaborations:
Chevalier Masson / design textile
Richard Klein, historien de l’architecture
Greisch / BET structure
BEA / BET Fluides
Cabinet Becquart / Economiste
Daidalos / BET Accoustique
Theatre Projects / Scenographe
Leblanc & Venacque / Paysagistes
General contractor: Tommasini costruzioni
Surface: 3000 sqm
Competition: 2017
Completion year: 2021
Photos by:
(01-04) Cyrille Weiner Photographe, https://cyrilleweiner.com/fr/
(05- 27) Hart Berteloot Atelier Architecture Territoire (HBAAT) http://hbaat.fr/


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