06-05-2020

FaulknerBrowns: Lower Mountjoy Teaching and Learning Centre

FaulknerBrowns Architects,

Jack Hobhouse, David Cadzow, Kristen McCluskie,

Durham, UK,

Architettura e Cultura, Scuole & Università,

Il Lower Mountjoy Teaching and Learning Centre riflette, attraverso l’architettura, un metodo educativo all’avanguardia adottato dall’Università di Durham, nel Regno Unito. Al centro del progetto di FaulknerBrowns una copertura asimmetrica a lucernari che trasferisce la complessità degli spazi interni.



FaulknerBrowns: Lower Mountjoy Teaching and Learning Centre

All’interno dell’università di Durham, nel Regno Unito, lo studio FaulknerBrowns Architects, di Newcastle upon Tyne, ha sviluppato il progetto di un innovativo centro per l’insegnamento che sfrutta l’architettura, gli spazi, la luce come catalizzatori di energie per l’apprendimento. Il Lower Mountjoy Teaching and Learning Centre si trova nel cuore della storica università di Durham, di cui fa parte anche il suo importante Castello, che insieme alla Cattedrale, è stato dichiarato bene protetto dall’UNESCO nel 1986.
Proprio la cattedrale diventa elemento di riferimento per il progetto del nuovo Teaching and Learning Centre, sia dal punto di vista della posizione, molto prossima, che della scala, sia dal punto di vista dei materiali da costruzione e della palette cromatica.
La prima attenzione è stata posta all’inserimento di un edificio, che assumesse anche il fondamentale ruolo di fulcro logistico delle attività del campus, in un sito così sensibile e prezioso. La sua integrazione nel tessuto urbano è stata risolta mediante la concezione di un corpo unitario, riconoscibile, ma composto di parti per blocchi combinati, internamente cellule spaziali di uno stesso sistema, ma esternamente riconoscibili come distinte. Gli 8000 metri quadrati di superficie sono stati suddivisi in soli 3 livelli, per mantenere quella stretta relazione visiva e percettiva con il contesto al suolo. La finalità è garantire continuità tra ciò che succede all’esterno, nel campus, nella città, e ciò che si studia all’interno.
Collocato tra la Bow Durham School e il St. Mary’s College, il Lower Mountjoy Teaching and Learning Centre si affaccia direttamente sulla South Road, l’arteria oltre il fiume che, superati il sito dell’Unesco e il centro di Durham, scende verso sud. Da ogni punto lo si guardi, l’edificio appare una ricca sintesi di dettagli, come le pareti rivestite in mattoni a vista e la copertura non piana formata da lucernari a tronco di piramide, simbolicamente ispirati agli elementi svettanti del castello e della cattedrale.
Al centro dei processi progettuali di FaulknerBrowns Architects, Space Architects and Galliford Try, gli studi e la società di costruzione che hanno lavorato insieme in questo intervento, c’è una nuova linea pedagogica fondata sull’approccio collaborativo, che è stata introdotta nel 2017 alla Durham University, con un orizzonte temporale di dieci anni. Il nuovo masterplan del campus ha previsto un considerevole aumento degli studenti e la necessità di creare strutture e spazi condivisi, in sostituzione di quelli suddivisi appositamente per facoltà o dipartimenti, basati ormai su un modello pedagogico obsoleto. Il nuovo centro per l’insegnamento e l’apprendimento doveva in questo contesto assumere il ruolo di crogiolo delle idee e riflettere il cambio di rotta strategica.
Il progetto architettonico che si mostra oggi è il risultato di un’attività di ricerca, condotta in modo indipendente dallo studio FaulknerBrowns, in merito all’incidenza della progettazione spaziale sull’insegnamento e l’apprendimento, effettuata presso le principali business school internazionali. Il modello spaziale che ne è derivato è un insieme di strutture con al centro una corte, illuminata e illuminante, dalla quale ci sia accesso diretto al caffè, alle due grandi sale conferenze (da 250 e 500 posti), e tutt’intorno, su tre livelli spazi di dimensioni diverse per seminari (classroom), ambienti per gruppi di progetto (collaborative classroom), spazi che supportano la macro e la micro-collaborazione. L’ultimo livello è dedicato a un open space accogliente per il cosiddetto “apprendimento capovolto”, dove una serie di spazi aperti, ma ben definiti, accolgono l'educazione “mirata, contemplativa, attiva e collaborativa”. A ciascun livello le finestre a tutta altezza che danno un ritmo alle facciate, offrono ampie viste sul paesaggio fino alla Cattedrale.
Dall’interno queste classi appaiono come spazi distinti, ma correlati dall’affaccio più o meno diretto sul cortile, animato e luminoso. Dall’esterno l’architettura risulta invece composta da 12 moduli dalla base di 15x18 metri, formalmente simili, ma ruotati di 90 gradi l’uno rispetto all’altro, per un grande dinamismo d’insieme. Ogni modulo ha un insolito tetto a tronco di piramide asimmetrico con lucernario, che filtra luce diretta ma soprattutto indiretta, che offre alle aule una prospettiva di visione anche verso l’alto. Come eccezione, la copertura della corte invece è un sistema di lastre trasparenti e protettive, che garantiscono una diffusione luminosa su tutti i piani.
Visto da lontano il tetto del Lower Mountjoy Teaching and Learning Centre ha un profilo dinamico, che parla di complessità e attrae l’attenzione nel campus. Visto dall’interno, ognuno dei suoi lucernari offre, come scrivono i progettisti, un’interpretazione moderna della tradizionale sala di lettura.
I muri in mattoncini grigi richiamano i colori e le trame dei monumenti attigui del sito Unesco, mentre la copertura in lamiera di zinco e la scansione regolare delle vetrate di facciata, raccontano che questa è un’opera del nostro tempo.
Per questa ragione una strategia di sostenibilità dell’edificio è integrata a quella pedagogica: i vetri del grande lucernario centrale adottano film sottili di tipo fotovoltaico per generare energia rinnovabile in loco. La ventilazione naturale è fornita dai pannelli delle feritoie accanto alle finestre, con apertura controllata dal sistema di gestione dell'edificio; l’effetto camino che si crea nella corte scarica l’aria calda attraverso i lucernari, mantenendo gli ambienti freschi. L’intervento è stato realizzato secondo la certificazione BREEAM ‘Excellent’ e fornisce prestazioni energetiche EPC "A".

Mara Corradi

Architects: FaulknerBrowns Architects 
Start on site: December 2017
Completion date: September 2019
Gross internal area: 8,250 sqm
Project location: Durham, UK
Client: Durham University
Architects: FaulknerBrowns Architects
Delivery Architects: Space Architects
Main Contractor: Galliford Try
Project Manager / Quantity Surveyor / Cost Consultant: Turner & Townsend
Structural / Civil Engineering (Design Stages): Buro Happold
Structural / Civil Engineering (Delivery Phase): Cundall
Environmental / M&E Engineers (Design Stages): Buro Happold
Environmental / M&E Engineers (Delivery Phase): Cundall
Planning Consultant: DPP
Landscape (Design Stages): Land Use Consultants
Landscape (Delivery Phase): OOBE
BREEAM Assessor: Cundall
Clerk of Works: Hickton (on behalf of Durham University)
Photos by © Jack Hobhouse (01-10, 12, 14,15, 17-19), David Cadzow (11), Kristen McCluskie (13,16), FaulknerBrowns (20-23)


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