20-05-2022

Esté architekti: Interni di un sottotetto duplex a Praga

Esté architekti,

Studio Flusser,

Praga,

Appartamenti,

Il colore utilizzato come porta per un mondo ulteriore, che amplia i confini di un piccolo appartamento nel cuore di Letnà, a Praga. Esté architekti ristruttura un interno duplex in un palazzo anni Trenta del Novecento, ispirandosi alla Pop Art e alle opere d’arte collezionate dai committenti.



Esté architekti: Interni di un sottotetto duplex a Praga

Esté architekti firma la riqualificazione di un piccolo interno duplex nel vivace quartiere di Letnà, nel centro di Praga. Il quartiere n. 7 della capitale ceca si trova dove il fiume Moldova forma una grande ansa ed è caratterizzato da parchi e da edifici novecenteschi, in cui negli ultimi due decenni sono sorti locali alla moda e negozi di tendenza. Il benessere ha portato molti alla possibilità di acquistare e riqualificare, trasformando il volto della città. In questo caso ci troviamo all’ultimo piano di un palazzo della fine degli anni Trenta del Novecento, in un appartamento duplex che presenta un secondo livello mansardato. La superficie di 125 metri quadrati su due livelli si presenta suddivisa in piccoli ambienti e cunicoli che non vengono incontro alle dinamiche proprie di una famiglia con due bambini, la quale invece necessita di spazi ampi in cui trascorre insieme il tempo quotidiano.
Scelta fondativa dei progettisti è stata quella, da un alto, di aprire completamente la zona giorno al livello inferiore, facendone un ambiente unico. Dall’altro chiudendo ulteriormente gli spazi più minuti essi hanno ottenuto piccole alcove private, da caratterizzare a seconda dei casi con soluzioni cromatiche o di arredo in grado di identificare lo spazio di ognuno.
Il living è stato orientato verso l’interno, verso la scala che porta al piano superiore, ristrutturata quale protagonista e ponte dell’insieme. Gli abbaini, affacciati su una città che resta più bassa, non sono considerati quale affaccio, ma solo come grande fonte di luce. Il sofà vi gira lo schienale e si rivolge al centro dell’ambiente, dove la parete gradinata fa da sfondo allo schermo piatto. La scala taglia in due lo sfondo e insieme alle due travi ad albero in legno naturale, orienta la visuale verso l’alto, dove fa bella mostra di sé una delle opere d’arte di proprietà della famiglia. Il nuovo parapetto in vetro, in sostituzione di quello precedente, più industriale, è una presenza invisibile, che nulla toglie alla cornice così creata. Ai due lati della scalinata, si trova l’ingresso dell’appartamento e, dietro una nuova porta scorrevole, l’accesso agli spazi del bagno, completamente rivisitati. Su un lato del living, con luce diretta da un secondo abbaino, la cucina disegna una L con nuovi mobili attrezzati realizzati su disegno e un tavolo da pranzo ovale che agevola la circolazione. Sul lato opposto è stata invece inserita una porta per dare privacy alla camera da letto patronale.
Salendo al piano sottotetto gli spazi sono inondati di luce naturale, che giunge dalla loggia vetrata aperta per collegare gli interni con il terrazzo sul tetto. Da qui, per mezzo di un corridoio si giunge alla camera dei bambini e dalla parte opposta alla loro stanza dei giochi e dello studio. Trasformando gli accessi, quella che era la porta sul terrazzo si chiude per diventare una nicchia con tavolino in cui studiare con vista sui tetti di Praga.

Oltre alla ridefinizione dei percorsi, l’aspetto più interessante del progetto di ristrutturazione di questo interno è senz’altro l’uso del colore, declinato nelle opere d’arte esposte alle pareti ma anche negli arredi su misura. C’è un antefatto a carattere emotivo da sottolineare: i progettisti raccontano che i proprietari li hanno coinvolti in questo progetto al ritorno da un soggiorno di sei mesi negli Stati Uniti che si è strutturato come un’immersione nel mondo della Pop Art. Il rinnovato appartamento diventa anche l’occasione di esporre tutti i pezzi d’arte ceca posseduti dalla famiglia che traggono ispirazione da quell’esperienza totalizzante. All’uso del colore pop, si sono ispirati gli architetti di Esté che hanno progettato gli arredi su misura come “bombe” di colore da far esplodere all’occorrenza. La necessità di immagazzinare e proteggere ha condotto a trasformare ogni spazio disponibile in luogo di stoccaggio. I corridoi sui due piani sono stati organizzati con armadi a tutta altezza, la camera da letto padronale ha una grande cabina armadio, il bagno al piano terra è introdotto da un antibagno attrezzato. Tutti i mobili sono stati realizzati in MDF su disegno e immaginati “invisibili” nella loro configurazione chiusa, perché mimetizzati con i colori minimali delle pareti, grigio antracite, bianco o nero. Una volta aperti invece essi si trasformano in vere e proprie camere di colore. Gli interni, di volta in volta, giallo intenso, rosa o blu caratterizzano lo spazio di riferimento, strizzando l’occhio alla vivacità dei colori pop dei dipinti e delle opere disperse per la casa. Non è inappropriato commentare il progetto dicendo, come già qualcuno ha fatto, che il colore “esce dagli armadi”: la dimensione compatta di ogni ambiente ha stimolato a usare il colore per valorizzarli come cellule di un insieme, come se ogni porta, o anta in questo caso, conducesse a un mondo ulteriore, ampliando così i confini del quotidiano.

Mara Corradi

Architects: Esté architekti https://www.estearchitekti.cz/cs/
Location: Letná, Prague 7, Czech Republic
Project year: 2019
Completion: 2020
Usable floor area: 125 sqm
Realization: Matěj Houdek
Lighting: Syvel

Photos by: Studio Flusser, www.studioflusser.cz


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