15-04-2022

Uno Spazio Radicale per l'architettura e l'arte al Centro Pecci di Prato

Superstudio, Alessandro Mendini,

ElaBialkowska - OKNOstudio,

Prato,

Design, Architettura Radicale,

Il centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, a partire dalla presentazione di Trilogia Urbana, mostra dedicata all'opera dell'anarchitetto Gianni Pettena e dei gruppi fiorentini Superstudio e Ufo, ha di recente inaugurato Spazi Radicali, una ricognizione sulle esperienze dell'Architettura Radicale che prosegue e approfondisce il lavoro precedente, in collaborazione con il Centro di Informazione e Documentazione, l'Archivio Lara-Vinca Masini, l'Urban Center e la Città di Prato.



Uno Spazio Radicale per l'architettura e l'arte al Centro Pecci di Prato

Ideata dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci a Prato, Italia, la mostra Spazio Radicale prosegue e approfondisce una ricognizione sulle esperienze dell'omonimo movimento architettonico, già raccolte dal Centro Pecci in Trilogia Urbana, mostra dedicata a film, progetti originali e documenti d'archivio dell'anarchitetto Gianni Pettena e dei gruppi fiorentini Superstudio e UFO.

La nuova mostra, inaugurata il 18 dicembre 2021 e in chiusura il 30 aprile 2022, propone diversi progetti includendo opere della collezione museale, insieme a materiali del CID/Arti Visive e in particolare dell'Archivio Lara-Vinca Masini, per allargare il contesto delle ricerche "radicali" fra la seconda metà degli anni Sessanta e gli anni Settanta del Novecento, offrendo in questo modo confronti inediti fra l'architettura sperimentale e l'arte contemporanea.

Volendo lanciarsi nell'esperienza della mostra, questa si apre – seguendo l'ordine cronologico – con l'opera Esse, del poeta visivo Luigi Tola, antesignano linguistico della Superarchitettura di Archizoom e Superstudio, anche evento primigenio dell'esperienza Radicale fiorentina (nata nel dicembre 1966, appena dopo l'alluvione di Firenze). L'esposizione prosegue quindi col progetto di Gilberto Corretti per un Centro culturale alle Cascine di Prato, che appare oggi come un preludio all'architettura disegnata da Italo Gamberini per il Centro Pecci. Infine, il visitatore si troverà ad attraversare gli habitat seducenti e il Dressing Design di Archizoom, le vere e proprie icone pop del divano Superonda e della lampada Sanremo prodotte sempre da Archizoom.

Dalla seconda metà degli anni Sessanta in avanti, Ettore Sottsass e Gianni Pettena sovvertirono i ruoli del designer e dell'architetto: Sottsass inventò "metafore" sul rapporto fra "corpo, paesaggio, ambiente" a cui sono accostate, all'interno della mostra, la pittura anti-illusionistica di Neil Jenny, la foto-performance rituale di Andrey Kuzkin e la scultura a brandelli di Karin Arink.
Pettena, inoltre, ripensò anche concetti fondamentali quali "identità" e "natura" che si collegano da un lato alla Poesia Visiva di Luigi Tola, all'atto di autodeterminazione di Valie Export nonché alla fotografia on the road di Stephen Shore. Le aperture su altri spazi e la contaminazione con forme artistiche contemporanee conducono all'antesignano "taglio" su tela di Lucio Fontana, ai vuoti sottintesi da Mario Mariotti, alla spiazzante attualità dell'immagine di Paolo Canevari.

La mostra prosegue con la sezione Global Tools, nella quale rientrano le collezioni di Casabella curate da Alessandro Mendini, e un ulteriore approfondimento su Superstudio, da cui L'Architettura Riflessa, la Supersuperficie e, in conclusione, Istogrammi d'architettura e il nucleo di immagini raccolto in Superstudio-backstage-1966-1978, interpretato da Cristiano Toraldo di Francia come uno sguardo personale, a posteriori, sul lavoro di cui è stato uno dei protagonisti.

Lungo il percorso espositivo di Spazio Radicale si trovano anche diversi riferimenti a mostre o interventi specifici avvenuti in Italia e nel mondo nel periodo tra il 1966 e il 1978, così come rari documenti provenienti dal CID/ Arti Visive, in particolare dall'archivio di Lara-Vinca Masini che dei Radicali è stata un'attenta osservatrice e sostenitrice. La nota stampa si chiude ricordando che "questi materiali sono le chiavi visive e interpretative che costellano la galassia "radicale", di cui il Centro Pecci di Prato è oggi depositario". Un'occasione da non perdere per i cultori del design.

Francesco Cibati

SPAZIO RADICALE / RADICAL SPACE
Architettura radicale e arte contemporanea nelle raccolte del Centro Pecci in collegamento con Centro di informazione e documentazione CID/Arti visive, Archivio Lara-Vinca Masini, Urban Center, Città di Prato

Artisti e architetti "radicali" in mostra: Vito Acconci, Karin Arink, Archizoom Associati, Andrea Branzi, Remo Buti, Paolo Canevari, Gilberto Corretti, VALIE EXPORT, Lucio Fontana, Neil Jenny, Andrey Kuzkin, Mario Mariotti, Alessandro Mendini, Gianni Pettena, Michelangelo Pistoletto, Stephen Shore, Ettore Sottsass jr, Superstudio, Luigi Tola, Cristiano Toraldo di Francia, UFO

Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato

Foto: ElaBialkowska – OKNOstudio


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