30-09-2022

Arttenders: arte, affari e progettazione sociale messi in relazione

Rotterdam,

Design, Arttenders, Intervista,

Arttenders è una giovane ed eclettica agenzia di design sociale con sede a Rotterdam, nata nel 2015 dall'intraprendenza di Siobhan Burger e Faye Ellen. Il loro obiettivo: creare spazi (non solo fisici) di azione culturale, che siano sostenibili finanziariamente, mettendo in relazione in mondo degli affari con quello dell'arte attraverso la compartecipazione e socializzazione dei progetti.



Arttenders: arte, affari e progettazione sociale messi in relazione

"In Arttenders crediamo che tutti meritino un ambiente di vita stimolante. In quanto social designer, poniamo la società al centro del nostro processo di progettazione”. È questo il motto di benvenuto che accoglie chi visita il sito web di Arttenders, giovane agenzia di design sociale nata nel 2015 con lo scopo di dare vita a nuovi momenti culturali che siano finanziariamente sostenibili. Fondatrici dello studio sono Faye Ellen e Siobhan Burger che, in questi anni, hanno visto un piccolo studio nascere e svilupparsi fino a diventare un'agenzia, a tutto tondo, coinvolta in progetti importanti di caratura internazionale.

Ho avuto l'opportunità di conversare con Siobhan Burger che mi ha raccontato come, avendo adottato una prospettiva che pone al centro in primis la società, ogni lavoro di Arttenders vede nel proprio processo progettuale una convergenza tra le sfide portate dallo spazio fisico e quelle che nascono in seno all'interazione e alle dimensioni sociali. Siobahn racconta: ““Da un parco giochi ad Almere Buiten ad un centro di aggregazione sociale a Rotterdam Zuid. Il denominatore comune? I progetti sono sempre frutto di una collaborazione creativa con residenti, clienti ed altri stakeholder e sono finalizzati ad avere un impatto locale”.

Baltimore Bend (2021) by Arttenders x Studio Spass. A playscape designed for and with the neighborhood through a strategic co-design process. Photo © Pim Top (l); Joep (r)

Al di là dell'idea strategica che ha dato vita ad Arttenders, entrambe le fondatrici hanno sentito personalmente la necessità di più divertimento creativo nell'ambito dello sviluppo urbano, cosa che mancava quanto le connessioni tra la comunità artistica e la sfera pubblica.“Abbiamo realizzato i nostri primi interventi urbani in collaborazione con artisti,” racconta la fondatrice. “Si sono presto resi conto che il loro valore aggiunto non era solo nel risultato, ma nell'impatto di un approccio di design sociale a questioni complesse”.

Il primissimo progetto di Arttenders fu per un gruppo che offriva spazi di coworking a start-up innovative. Il progetto in teoria doveva coinvolgere il wayfinding e le finiture degli interni, pensate in modo da migliorare la qualità relazionale negli uffici. Ma Siobhan e Faye fecero un passo ulteriore: “Li abbiamo convinti a lasciarci rifare anche i bagni. Abbiamo promesso che, se ci avessero dato carta bianca, sarebbero diventati un punto di forza e li avrebbero aiutati ad incrementare le vendite. Il risultato è stato WC Wonderland, progettato in collaborazione con Studio Maky e diventato effettivamente uno degli spazi più fotografati dell'intero ufficio”.

WC Wonderland, Happy Drips and Stains (2015) by Arttenders x Studio Maky. Photo © Pim Top.

Non farsi problemi a pretendere spazio d'azione è uno dei colori che distinguono Arttenders, in quanto, con una certa cocciutaggine, investe molte energie per convincere i clienti.“Tra di noi spesso scherziamo dicendo che ci autoinvitiamo bussando alla porta principale e se non abbiamo risposta irrompiamo comunque dalla porta posteriore. Tutti i nostri progetti comportano una lunga procedura di acquisizione o persuasione. L'impatto finale tuttavia vale questo investimento!”

Una domanda fondamentale da porre a chiunque si interfacci con la creazione di spazi, interni o esterni che siano, riguarda l'approccio alla sostenibilità nei progetti. Spesso le risposte che si ricevono sono banali, ma non questa volta: ““Oggi l'inclusione della sostenibilità ambientale è diventata un dato di fatto nella procedura di offerta in tutte le aree dell'urbanistica. C'è un grande interesse all'innovazione dell'ambiente fisico ed è relativamente facile includere indicatori di prestazioni nel risultato proposto. Le comunità devono tuttavia essere sostenibili anche socialmente. Poiché è difficile quantificare impatto e risultati in questo campo, sia economicamente che socialmente, purtroppo questo aspetto è ancora sottovalutato nel processo e considerato più come qualcosa che sarebbe bello avere piuttosto che come una necessità. Con il nostro studio cerchiamo di risolvere questo problema e creare responsabilità e consapevolezza dell'urgenza dell'inclusione della sostenibilità sociale”.

In conclusione all'intervista Siobhan Burger mi ha raccontato di come, nei progetti in cui partecipano più realtà, Arttenders appare come quella più strana ed eccentrica. Ci vuole sempre diverso tempo perché clienti e partner capiscano che quello di Arttenders non è solo un lavoro di intermediazione in progetti pseudo-artistici, ma una tessitura strategica fondamentale nell'affrontare questioni di sostenibilità sociale. “Abbiamo sviluppato diversi strumenti per la co-creazione, in modo da avere una conversazione costruttiva con tutti gli interessati e dare agli abitanti la possibilità di intervenire nel processo di design del loro ambiente. In un certo qual modo, cerchiamo di rendere lo sviluppo urbano più democratico e di arricchirlo con una componente sociale senza compromettere la qualità spaziale del risultato”.

Francesco Cibati

www.arttenders.com

images credits:
01 - Turntable (2021) by Arttenders x Jonas Vorwerk, an interactive meeting point commissioned by Ahoy Rotterdam. It serves as an object for play, light installation, and spatial beacon. Photo © Joep.
02 - Sympoiesis (2022) by MVRDV, Arttenders and Alex Verhaest located in Almere Hortus. Photo © Joep
03 + 05 - Baltimore Bend (2021) by Arttenders x Studio Spass. A playscape designed for and with the neighborhood through a strategic co-design process. Photo © Pim Top (l); Joep (r)
04 - WC Wonderland, Happy Drips and Stains (2015) by Arttenders x Studio Maky. Photo © Pim Top.
06 - The Splash, an urban intervention designed by Arttenders and Cindy Bakker. Photo: Lars van den Brink
07 - A snapshot of Sidelingepark Het Spel (2022), developed in collaboration with ZJA for Municipality of Rotterdam 08 - Photo © Rutger Burger


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