29-12-2021

Da NZZ a JED, una riqualificazione curata da Evolution Design

Evolution Design,

Peter Würmli,

Schlieren, Switzerland,

Cultural Center,

A Schlieren lo studio svizzero Evolution Design ha progettato la riqualificazione di una tipografia caduta in disuso, ridandole impulso vitale. JED è il nome del nuovo centro multifunzionale che, seguendo il trend della condivisione degli spazi lavorativi, ospita startup tecnologiche assieme a una serie servizi complementari, come luoghi di svago o ristorazione e sale eventi. Dove un tempo sorgeva la Neue Zürcher Zeitung (NZZ) ora, grazie all'impegno di Evolution Design e Swiss Prime Site, si trova il centro JED, ovvero Join, Explore, Dare.



Da NZZ a JED, una riqualificazione curata da Evolution Design

Lo studio svizzero di architettura e design Evolution Design ha curato la conversione dell'ex centro di stampa Neue Zürcher Zeitung (NZZ), edificato nei primi anni Novanta a Schlieren in Svizzera, nonché in disuso da diverso tempo, in un hub multiuso dinamico e contemporaneo con uffici, spazi di coworking, strutture ricreative e luoghi destinati a eventi e mostre. Il nuovo nome dell'edificio è JED, acronimo di Join, Explore, Dare. Di proprietà dell'immobiliare Swiss Prime Site, si estende su 36.000 metri quadrati, principalmente dedicati a start-up innovative che in gran numero popolano la zona a nord-ovest di Zurigo.
Unisci, esplora, osa è l'idea alla base di JED, ovvero quella di dare vita a un ambiente aziendale capace di incentivare la collaborazione creativa, il networking e l'innovazione. Gianfranco Basso, project leader presso Swiss Prime Site, impresa promotrice della riqualificazione, afferma che: "JED riunisce aziende di medie dimensioni dei settori IT, delle biotecnologie e delle tecnologie medicali in uno spazio che coniuga architettura industriale con uffici moderni e aree multifunzionali, adatto a soddisfare le odierne esigenze lavorative".
Così, per il progetto di riqualifica dell'ex-tipografia, gli architetti di Evolution Design hanno ripensato le diverse sale stampa, magazzini e blocchi amministrativi già presenti, cercando di preservare, per quanto possibile, la struttura dell'edificio originale, alla quale hanno voluto rendere omaggio. L'uso del cemento grezzo, l'esposizione del sistema di ventilazione e il mantenimento di rotaie già presenti, ricordano infatti il passato industriale dello spazio.La priorità nel rinnovamento era invece quella di rendere i diversi spazi più aperti, interconnessi e fluidi, seguendo lo stile di vita e lavoro, nonché il gusto architettonico contemporanei.
Entrando nel vivo di JED, la sala stampa principale (uno spazio di 18 metri di altezza che fino al 2015 ospitava una macchina tipografica alta 3 piani) è stata trasformata in zona uffici, laboratori e officine, grazie all'inserimento di quattro nuovi piani. Al centro dello spazio si trova un atrio in cui l'altezza è alternata tra uno e due livelli, mettendo così in connessione il piano terreno con i due soprastanti. Inoltre, quest’ultimo, dal punto di vista compositivo, imprime pure un certo dinamismo agli spazi dell'ex-capannone industriale.
Il magazzino della NZZ è diventato invece un secondo blocco dotato di strutture congressuali e una mensa per il personale, oltre a contenere ulteriori spazi lavorativi. La seconda sala stampa è stata a sua volta ridisegnata per ospitare eventi, diventando di fatto il fulcro del progetto. Questa non solo collega fisicamente una serie di aree pubbliche come il foyer d'ingresso, il bar, un centro di coworking, diverse aree lounge e il ristorante principale, ma crea anche un punto di coesione visiva tra i vari e differenti spazi di JED. Pensato per essere uno spazio imponente, eppure al tempo stesso accogliente, il foyer d'ingresso è il "cuore sociale" di JED, poiché offre una varietà di spazi per riunioni informali, pause pranzo e accoglienza.
Guardando alla matericità degli interni, sono i pavimenti in legno e l'acciaio verniciato a polvere nera a distinguere dal tessuto edilizio preesistente le strutture aggiunte ex-novo. Diverse opere visive, come le grafiche alle pareti o una scultura di neon luminosi, rendono davvero unico e contemporaneo questo spazio industriale. Infine, esternamente la nuova struttura si differenzia da quella esistente grazie all'uso di mattoni rossi a vista.
Stefan Camenzind, direttore esecutivo di Evolution Design, afferma in conclusione: «"La nostra visione di spazi confortevoli e connessi, che le persone utilizzino con piacere, è diventata realtà. Un sito industriale con così tanta storia e carattere continua a vivere sotto forma di un moderno hub nel quale lavorare, scambiare conoscenze e incontrarsi".;.

Francesco Cibati

Project: Evolution Design www.evolution-design.info
Name: JED
Client: Swiss Prime Site
Location: Zürcherstrasse 39 - 8952 Schlieren, Switzerland
Year of first construction: 1992 / 2003
Recent conversion: 2018-2021
Gross total floor area: 39’000 m2
Net total floor area: 36’000 m2
Rental area: 24’000 m2
Net floor area office spaces: 17’760 m2
Net floor area public spaces: 8’600 m2
Construction volume: 146’700 m3
Custom wall graphic of Jake by illustrator Gregory Gilbert-Lodge
Custom neon lighting sculpture «J» by artist Roland Ammann
Photographer: Peter Wuermli


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