![La forma del gres porcellanato La forma del gres porcellanato](https://www.floornature.it/media/photos/39/6886/02_ariostea_home_sez.jpg)
Dei due è interessante indagare quello apparentemente meno conosciuto: il modulo da rivestimento in gres porcellanato. Prendiamo qualche esempio dalla produzione e proviamo a guardarlo seguendo la prospettiva materica. La collezione Cotto High-tech di Porcelaingres dal colore tipico della terra cotta dichiara apertamente la sua origine, ma al tempo stesso aggiunge alla materia delle prestazioni innovative, come l'impermeabilità ad acidi, sporco e gelo. La materia d'origine resta la stessa delle altre componenti edilizie, ma la lavorazione l'ha resa inattaccabile. Altro esempio lo si trova nella collezione Iridium di Ariostea, dove il colore, al contrario della precedente, inganna la materia d'origine per dare forza alla forma svelata attraverso il design di moduli per il rivestimento. In questo caso alle componenti materiche base vengono aggiunti dei pigmenti che creano un gres porcellanato colorato a tutta massa, ovvero l'intero modulo visto in sezione mantiene la stessa gradazione cromatica da sopra a sotto, evitando il vecchio inconveniente di perdita della cromia in caso di usura della piastrella. Non solo, questo impasto segna un passo nella storia del gres porcellanato in quanto diventa lavorabile anche tridimensionalmente, come nel caso della serie Touch di Stonepeak. I moduli in questa collezione vengono incisi sulla superficie al fine di creare un effetto rarefatto, quasi di dissolvimento della materia. L'occhio quindi percepisce un materiale morbido, mentre l'origine della forma, ovvero l'apparenza della materia, è e rimane quella solida delle argille, dei feldspati, dei caolini e della sabbia cotti.
I tre esempi produttivi mettono in evidenza in conclusione che lavorare progettualmente sulla materia può generare moduli costruttivi carichi di un'estetica nuova per materie prime tradizionali.
Porcelaingres
Ariostea
Stonepeak