Mostra Malware. Symptoms of Viral Infection al HNI

Il HNI, Het Nieuwe Instituut, il museo di architettura, design e cultura digitale di Rotterdam, come dice già il nome, indaga un ampio range di temi. In effetti, la mostra Malware. Symptoms of Viral Infection, curata da Bas van de Poel e Marina Otero Verzier, dal 5 luglio al 10 novembre 2019, fa parte della linea di programmi Landscape & Interior, collegandosi alle attività di Het Nieuwe Instituut nel campo della cultura digitale.
Quello che è iniziato 33 anni fa come uno scherzo innocente, ovvero il primo virus, si è evoluto in un'arma digitale di significato geopolitico, trasformando il modo in cui si combattono le guerre. Perché nella crescente dipendenza da queste tecnologie le infrastrutture critiche, come l'approvvigionamento idrico ed energetico, i servizi pubblici, le banche e i trasporti sono sempre più esposti alle infezioni da virus informatici. Questi rubano, danneggiano e minacciano le informazioni, i file e la privacy più sensibili. Però il virus è pure da un lato una combinazione unica di design raffinato, mentre dall'altro un'agenzia superumana con un immenso potenziale di distruzione, portando in sé una doppia valenza.
Nella mostra Malware. Symptoms of Viral Infection, i virus sono allora il punto di partenza per un'esplorazione in merito alle questioni di sicurezza, guerra e geopolitica in tempi di rapido progresso tecnologico. Infatti si stanno compiendo enormi passi nei settori dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico e di conseguenza anche i programmi dannosi imparano più velocemente ad adattarsi al comportamento umano e alle emozioni. Da qui la sfida per la comunità dei progettisti: come possiamo imparare a progettare la sicurezza e la privacy nelle condizioni attuali, in modo tale da resistere a hacker malintenzionati, malware e cyber warfare?
Seguendo l'impegno di Het Nieuwe Instituut a guardare oltre le classiche nozioni del design, questa mostra esplora quindi una pratica progettuale per lo più anonima e clandestina. Infatti i virus sono sofisticati atti di progettazione, generalmente non destinati all'innovazione sociale o alla risoluzione di problemi. Necessitano quindi anche di una lettura ravvicinata, in modo da rendere visibile la paradossale bellezza e complessità di questo tipo di tecnologia, poiché quanto più intelligente è il design, tanto più possono essere dannose sono le sue potenziali conseguenze.
Questo viaggio nel lato oscuro dell'informatica illustra quindi la bellezza e la raffinatezza di alcuni di questi virus, evidenziandone il metodo unico di distruzione, l'impatto e il contesto. Malware. Symptoms of Viral Infection presenta una timeline di malware, iniziando con virus DOS relativamente innocenti, come Brain, CoffeeShop e Crash, con cui i progettisti hanno sondato le possibilità visive del sistema operativo, spesso in modo giocoso. In seguito con l'avvento di Internet, i virus si sono diffusi più velocemente, prima sotto forma di worm, come Anna Kournikova, Happy99 e Melissa, e poi come ransomware, un software criminale che tiene in ostaggio le vittime, tra cui troviamo PolloCrypt, Kenzero e Cryptolocker.
La mostra è aperta fino al 10 novembre ed è stata realizzata con il contributo di Kaspersky.

Christiane Bürklein

Mostra: Malware. Symptoms of Viral Infection
curata da Bas van de Poel e Marina Otero Verzier
Interpretazioni artistiche di Tomorrow Bureau e Bas van de Poel
dal 5 luglio al 10 novembre 2019
Het Nieuwe Instituut, Rotterdam, NL
Immagini: vedi leggende
Ulteriori informazioni: https://malware.hetnieuweinstituut.nl/en