cycle & recycle o la bellezza dei rifiuti vista da Paul Bulteel

Quale tema più “green” del riciclo? Il fotografo belga Paul Bulteel ha indagato l'insospettabile bellezza dei nostri rifiuti quotidiani a cui viene data una seconda possibilità, grazie al riuso delle materie recuperate.



Osservando attentamente la ricerca fotografica “cycle & recycle” di Paul Bulteel, fotografo belga, ci si accorge dell'adeguatezza dell'intraducibile termine tedesco “Wertstofftrennung”, ovvero la separazione delle materie di valore, usato per indicare lo smistamento dei nostri rifiuti quotidiani secondo le varie categorie da inviare al trattamento e/o recupero. 





Per rendere il tema più appetibile ha quindi creato coinvolgimento attraverso l’uso della fotografia. Paul Bulteel ha così intrapreso un viaggio nei vari impianti di riciclo delle diverse materie in Belgio, Lussemburgo, Germania, Paesi Bassi e Francia, ritraendo l'insospettabile bellezza di ciò che buttiamo e che, come la mitica Fenice, può rinascere dalle ceneri. In queste immagini infatti nei materiali inviati al riciclo troviamo qualcosa che non avremmo mai pensato: la bellezza dei colori, dei pattern, delle texture.





Va ricordato che l'interesse di questo fotografo nei confronti di uno dei grandi temi della sostenibilità nasce dal fatto che in Belgio l'80% degli imballaggi e il 41% della plastica vengono trasformati in materiali nuovi, a loro volta riutilizzabili. Una delle percentuali di riciclo dei rifiuti più alte al mondo.



Lontano da retoriche accusatorie questo autore condivide così con la sua ricerca “cycle & recycle”, pubblicata da Hatje Cantz, l'onnipresenza dei rifiuti nella nostra vita. Uno sguardo approfondito dietro alle quinte, mostrando il grande potenziale di un gesto civile: dividere i rifiuti per avviarli al processo di trattamento e riciclo, limitando l'uso di materie prime e l'impatto ambientale.
A maggior ragione ora che abbiamo visto il lato estetico della questione!

Christiane Bürklein

“cycle & recycle”
di Paul Bulteel
edito da Hatje Cantz, 2016
Immagini: © Paul Bulteel http://www.paulbulteel.eu/