30-03-2022

Atelier ST: Kunsthaus nel nuovo quartiere delle arti di Göttingen

Atelier ST,

Simone Bossi,

Gottingen, Germania,

Cultural Center,

Atelier ST firma la nuova Kunsthaus di Göttingen, ricucendo una frattura nella cortina edilizia della Düstere Strasse. L’intervento, dalle severe facciate a intonaco modellato a linee, segna un passaggio verso la costruzione del KuQua, il quartiere cittadino delle arti voluto dall’editore Steidl.



Atelier ST: Kunsthaus nel nuovo quartiere delle arti di Göttingen

La Casa delle Arti inaugurata a Göttingen nel giugno del 2021 è l’ultimo tassello di un ambizioso progetto di costruzione di un quartiere per la cultura nella pittoresca cittadina situata nel sud della Bassa Sassonia. Progettata dallo studio Atelier ST di Lipsia, come nuovo edificio sulla Düstere Strasse, ne completa la cortina edilizia, accanto all’Archivio Günter Grass e alla sede storica della casa editrice Steidl. Tra i palazzi di epoca medioevale, dove in precedenza si trovava un’area erbosa e il rudere di una vecchia casa a traliccio, oggi sorge un centro per mostre temporanee, dedicate ad artisti internazionali e specializzata in opere su supporto cartaceo, fotografie e nuovi media. Gli artisti invitati hanno la possibilità non solo di esporre il proprio lavoro, ma di organizzare collaborazioni ed eventi con le realtà del KuQua, il nascente quartiere delle arti di Göttingen, di cui fanno parte anche il Deutsches Theater, laboratori artigianali, librerie e una decina di altri luoghi di interesse culturale.
L’idea di formare un distretto delle arti nel cuore di questa città sembra avere una lunga storia. Il noto editore Gerhard Steidl, che stampa ancora i suoi libri proprio in Düstere Strasse, volle fortemente questa definizione. Grazie a uno stanziamento di 4,5 milioni di euro dal programma federale per i "Progetti di sviluppo urbano nazionale" ed ai finanziamenti privati, nel 2016 la municipalità di Göttingen bandì un concorso internazionale per la costruzione di una Kunsthaus che vide vincitore il progetto dell’Atelier ST. Parallelamente nel 2017 l’architetto berlinese Stefan Bernard si aggiudicò il concorso per la progettazione del giardino pubblico interno alla casa delle arti.
“A very interesting solution that is convincing both in terms of atmosphere and functionality. A storehouse with a specific character and yet an understated addition to the urban fabric on Düstere Strasse”commentava la giuria del concorso.
Il Progetto di Atelier ST riesce a coniugare la rilettura storica con le necessità tipologiche di una nuova struttura. La Kunsthaus mantiene formalmente un legame con l’architettura del centro di Göttingen, con le caratteristiche delle sue abitazioni a traliccio, l’andamento dei marcapiani e l’inclinazione dei tetti a due falde. Tuttavia, essa rivela un “volto” nuovo che si differenzia completamente dal passato, facendosi riconoscibile quale sede di un’istituzione tra le abitazioni e i negozi.
La prima criticità di progetto fu in verità proprio la sua posizione, su un’area di poco più di 200 metri quadrati, stretta tra i palazzi della Düstere Strasse e il giardino pubblico interno. La necessità di rispettare la scala urbana, che portò a salire non oltre il terzo piano, non offriva molta disponibilità in termini di spazio espositivo. La scelta è stata allora quella di realizzare la struttura in cemento armato, potendo così evitare l’inserimento di colonne e lasciando maggiore flessibilità alle mostre. Mentre il seminterrato è riservato ai servizi igienici, alle aree tecniche e al magazzino, a partire dal piano terra fino al piano sottotetto lo spazio è dedicato all’esposizione, che si differenzia contemplando due livelli interamente espositivi (primo e secondo piano), un piano strada con galleria minore per lasciare spazio al foyer comunicante con il giardino, e infine un ultimo piano destinato principalmente a seminari e eventi. Qui una terrazza ricavata nel tetto offre una magnifica vista sul parco e sul resto del quartiere delle arti. Il legame, anche fisico, con la città risulta dunque evidente e immediatamente percepibile per chi, entrando dall’ingresso principale su strada, ha la possibilità di dirigersi direttamente al giardino, che è parte del percorso culturale. Oggi ristrutturato, accessibile a tutti e pensato in particolare per i bambini, contiene anche l’installazione site-specific donata alla città di Göttingen dall'artista americano Jim Dine, che ha il suo studio proprio nel quartiere.
Con riferimento alle altre case a traliccio della via, Atelier ST progetta una struttura a piani aggettanti in salita che si concludono con una gronda sporgente. Le sole due facciate libere sono finite a linee orizzontali tracciate nell’intonaco che, come dicono gli architetti, evocano le opere a cui è più legato il lavoro della galleria, quelle su carta, disegni e fotografie. Per farlo essi hanno recuperato una tecnica tradizionale ormai in disuso, quella che prevede la modellazione dell’intonaco minerale con una dima a scanalature, realizzata appositamente. L’impatto risulta invece molto potente, perché la differenza tra la cromia color sabbia e quella rossa e marrone dei palazzi attigui e la quasi totale assenza di finestre, eccetto le poche strette e di metallo, contraddistinguono questo come un luogo pubblico appartenente al nostro tempo.
Gli interni presentano un’eleganza seria, data dal calcestruzzo a vista, quello lucidato dei pavimenti o quello naturale del vano scala, dagli spazi neutri intonacati di bianco delle sale espositive e delle ringhiere di metallo nero che ancora declinano il tema delle linee. La poca luce che entra dalle aperture minimali non impedisce di usare gli spazi per le installazioni multimediali per cui sono state accuratamente pensati. La cucina e la grande vetrata scorrevole sono funzionali a rendere l’ultimo piano versatile per gli eventi collettivi e le inaugurazioni.

Mara Corradi

Architects: Atelier ST www.atelier-st.de
General planners: Gesellschaft von Architekten mbH
Silvia Schellenberg-Thaut | Sebastian Thaut, Architekten BDA, Leipzing
Team:
Ferdinand Salzmann (Project management)
Juliane Diener; Freya Reimers; Stephan Fischer, Martin Frank
Location: Düstere Strasse 7, Gottingen
Client: City of Göttingen
Site management: ONP Planungs + Projekt GmbH, Göttingen
Structural design: MVD - Ingenieurgesellschaft für Bauwesen GmbH und Co KG, Dresden
Building services planning: BBS GmbH, Chemitz, OT, Mittelbach
Lighting design: Fischer & Partner, Berlin
Building physics/Acoustics: Graner Ingenieur GmbH, Leipzig
Area and space: Useful area (“NF”): 878 sqm
Exhibition area: 534 sqm
Competition: 04/2016
Commissioning: 12/2016
Design: 01/2017 – 12/2018
Special foundations: 01/2018 – 07/2018
Construction: 08/2018
Completion: 03/2021
Outdoor areas: 04/2021
Opening: 05/2021

Photographer: © Simone Bossi www.simonebossi.it


×
×

Rimani in contatto con i protagonisti dell'architettura, Iscriviti alla Newsletter di Floornature