04-11-2020

Atelier Štěpán: Chiesa della Beata Maria Restituta, Brno

Atelier Štěpán,

BoysPlayNice ,

Brno, Repubblica Ceca,

Chiese & Cimiteri,

La chiesa della Beata Maria Restituta a Lesná, Brno, è l’ultimo tassello di un masterplan che risale a oltre 50 anni fa. Eretta al centro di un complesso di unità residenziali di eco razionalista, il progetto di Atelier Štěpán è un centro civico-religioso che attualizza l’intervento storico.



Atelier Štěpán: Chiesa della Beata Maria Restituta, Brno

Sulla chiesa intitolata alla Beata Maria Restituta nel quartiere Lesná, a Brno, in Repubblica Ceca, si discute con alterne fortune da circa cinquant’anni. Oggi l’aula sacra, sorta su progetto dello Studio Atelier Štěpán di Brno, è stata finalmente completata e benedetta con una cerimonia solenne il 31 agosto scorso.
Ben cinquant’anni fa fu scelto il terreno per il centro religioso, nel cuore del complesso residenziale progettato da František Zounek con Viktor Rudiš, Ladislav Volák e Miroslav Dufek. Un nuovo insediamento urbano sviluppato in seguito ai provvedimenti presi dal governo per risolvere la crisi abitativa del dopoguerra. Si decise per un progetto urbanistico completamente nuovo nella zona per lo più rurale a nord della città e leggermente rialzata rispetto alla quota del centro urbano, ispirandosi all’idea di città giardino. Un piano senza precedenti nella città di Brno, con 5920 appartamenti per oltre ventimila persone. Grandi blocchi prefabbricati di residenze furono organizzati in quattro distretti attorno a quella che viene ancora oggi chiamata la “gola del Diavolo”, un parco forestale esteso circa 700 metri. Dopo anni di incuria, senza alcun progetto preciso, quest’area fu riqualificata con percorsi pedonali e arredi per attività all’aperto e la gente cominciò a frequentarla. Si può dire dunque che la chiesa della Beata Maria Restituta, che oggi è sorta proprio in quest’area, sia l’ultimo tassello in ordine temporale di un percorso di arricchimento socio-culturale per i residenti, iniziato molti anni fa.
La chiesa è stata il frutto di un concorso che ha visto la partecipazione di ben 36 proposte. Tra queste, il progetto dei coniugi Marek Jan Štěpán e Vanda Štěpánová è stato selezionato dalla diocesi di Brno, con la consulenza di una commissione internazionale, e poi finanziato dalle donazioni dei parrocchiani.
Non potendo mettersi in competizione verticale con i blocchi abitativi multipiano del complesso Lesná, la chiesa si distingue con una costruzione più bassa e articolata in parti, l’aula, la torre campanaria, il centro sociale e una piazza, a formare un punto di riferimento civico-religioso, un luogo in cui le persone possano andare per ritrovarsi. A ciascun volume viene attribuita una forma specifica in pianta, il cerchio per l’aula, il triangolo per la torre, il rettangolo per il centro civico già esistente e semplicemente ristrutturato: la purezza delle forme va nella direzione di aiutare i fedeli, ma anche gli altri residenti, a identificare uno spazio pubblico di elezione, che rappresenta tutti ed è aperto a tutti.
L’intera costruzione in cemento asseconda le scelte materiche e di finitura espresse al momento della fondazione del nuovo quartiere, anche se in questo caso le linee curve hanno indirizzato verso metodi tradizionali di costruzione, con il cemento armato posato in opera in casseri di legno. L’aula è un cilindro del diametro di 25 metri e di altezza 18,5 metri, con cupola asimmetrica alta 3,5 metri. Alla base di quest’ultima è collocato un nastro vetrato a pannelli colorati che nella sua estensione completa forma un arcobaleno. Se il cerchio simboleggia la perfezione divina, l’arcobaleno rappresenta la pace dopo il Diluvio Universale e quindi la nuova alleanza tra Dio e gli uomini. Con la sua estensione di 80 metri, il nastro di luce arcobaleno che esce dalle vetrate può effettivamente essere percepito dal cielo e può essere contemplato a terra camminando intorno all’edificio. Il cerchio e l’arcobaleno rappresentano un punto, un luogo di sosta nello spazio aperto, in opposizione alla linearità delle residenze circostanti che spingono al transito, invece che alla permanenza.
L’idea di spazio chiuso e vitale si potenzia grazie alle opere parrocchiali, che collegano l’aula con il centro civico a formare così la piazza del sagrato: qui una piccola collina verde circolare e piantumata ricorda il Monte degli Ulivi, ma soprattutto è centro nel centro, cioè distanzia e unisce le attività che si svolgono sul sagrato. Allo stesso modo, la linea tracciata dai vasi con i fiori sul lato opposto distingue, senza separarli, lo spazio sacro da quello civico, e indica i due accessi opposti, quello con le scale in direzione del tram e quello a rampa dai parcheggi.
Sull’estremo angolo nord, di fronte all’ingresso principale della chiesa, la torre campanaria offre più punti di osservazione su Lesná e sul paesaggio di Brno, sottolineati da aggetti e colori squillanti, giallo, rosso e arancione. Sulla parete è incisa la croce di Fos e Zoe (luce e vita) in greco, la stessa che è stata rinvenuta negli scavi archeologici di Mikulčice, risalenti al periodo della Grande Moravia. A differenza dei campanili storici, si tratta di una torre asimmetrica e priva di cuspide: essa risulta diversa da qualsiasi punto la si osservi e alla sommità si piega ad angolo retto verso l’aula sacra, come a indicare che il rapporto principale si instaura con la sua assemblea.
Gli interni della chiesa sono a navata circolare, con il presbiterio in marmo in posizione eccentrica e invece l’altare in posizione centrale. Tutt’intorno al perimetro una panca chiama i fedeli a disporsi circolarmente intorno alla mensa, proprio come fecero gli apostoli intorno a Gesù durante l’Ultima Cena. L’intera superficie laterale è pulita e priva di decorazioni, dando la possibilità di osservare, delicatamente incise nel cemento, le impronte delle casseforme che sovrappongono i passaggi della costruzione. Scrive a tal proposito l’architetto Marek Štěpán: “The question of the perception of a church is a question of the contemporary perception of the world. For instance, in the baroque period the church interior was completely covered or depicted. It served as a kind of comic book because the visitors were not able to read – so the life of Jesus and of the saints and the stories of the Old Testament were depicted in the church in various forms. Today, the situation is reversed. We live in the world full of easily accessible information, of visual and other sensations attacking us on every front, so the church should serve as a space for contemplation, a space stripped of superfluous visual and other sensations.”
Secondo questa volontà, gli unici accenti all’interno sono relativi alla luce. Quella che esce dalla nicchia dove è collocato il tabernacolo, la cui forma triangolare evoca lo squarcio nel velo del tempio di Gerusalemme, nel momento della morte di Gesù. La luce che entra dalle dodici finestrelle parietali. La luce che filtra dall’alto formando l’arcobaleno, senza che se ne possa vedere la provenienza poiché le finestre dell’anello superiore sono nascoste dietro una profonda sporgenza. La sorgente luminosa è dunque oscurata, perché la luce nella chiesa raffigura l'esistenza di Dio oltre la realtà materiale e tangibile.

Mara Corradi

Architects: Studio Atelier Štěpán www.atelier-stepan.cz
Principal architect: Marek Jan Štěpán
Co-author: Vanda Štěpánová
Team: František Brychta, Jan Vodička, Martin Kopecký
Collaborator Facade drawings: Petr Kvíčala
Client: Roman Catholic Parish of Brno-Lesná
Location: Nezvalova street, Brno – Lesná (Czech Republic)
Project year: 1991-93, 2013-17
Completion year: 2020
Built-up Area: 1220 sqm
Usable Floor Area: 2350 sqm
Plot size: 3000 sqm
Concrete (main structure, ship, dome, ledge, tower)
Glass (80m ring window)
Granite stone (outside and inside paving)
Galvanized iron (footbridge, stairs to the tower)

Photographer: © BoysPlayNice www.boysplaynice.com
 


×
×

Rimani in contatto con i protagonisti dell'architettura, Iscriviti alla Newsletter di Floornature