Nella città di Liyang, in Cina orientale, lo studio d'architettura e landscape design CROX ha realizzato un'opera pubblica decisamente imponente. Si tratta del Liyang Museum, subito diventato il landmark principale della città, non tanto per i 12000 metri quadri di superficie, quanto, piuttosto, grazie alla forma unica e futuribile, pensata appositamente per il volume che accoglie il museo. Il progetto è stato anche esposto durante la mostra “Time Space Existence” durante la Biennale di Venezia del 2018.
Vector Architects recupera una zayuan di Pechino con il progetto Courtyard hybrid. La vecchia corte a uso domestico vuole diventare centro della vita pubblica in un quartiere in trasformazione come Baitasi.
In Cina l'hotel Sheraton di MAD Architects ha la forma di un arco, che specchiandosi nel lago si trasforma in un anello, caratterizzando il territorio con la sua presenza moderna
Vector Architects si è occupato della ristrutturazione della casa del Capitano, un’abitazione come tante sulla penisola di Huanggi, nella provincia di Fujian, in Cina. Nel progetto di Vector Architects, la casa del Capitano risulta anello di congiunzione tra i due fronti marittimi.
A Pechino, nel centro commerciale Yongli, si trova una scuola di musica e arti perfomative per l'infanzia chiamata Poly WeDo. Archstudio, i progettisti cinesi che hanno pensato gli spazi della scuola, non hanno lasciato niente al caso, dall'acustica all'ambientalismo.
Vincitore del premio Archmarathon, la Seashore library è una delle opere più sorprendenti di Vector Architects. Un blocco di cemento collocato sulla spiaggia di Beidaihe New District, in Cina, è la riflessione di Vector Architects sul rapporto tra paesaggio e architettura.
L'architetto Dong Gong dello studio Vector Architects di Pechino, ha vinto il premio massimo degli ArchMarathon Award 2016, Overall Winner, con il poetico progetto di una biblioteca (Seashore Library) che guarda verso l'oceano, un rifugio a dimensione umana per il corpo e la mente.
Progettato dallo studio Open Architecture, il nuovo Geuha Youth and Cultural Center di Qinhuangdao (Cina) è una riflessione sul rapporto tra architettura e educazione. La pianta circolare disegna una sequenza di ambienti aperti e flessibili affacciati sul grande giardino interno. L’impiego di tecnologie passive garantisce la sostenibilità dell’opera.
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