17-12-2021

St. Andrews Institute of Technology and Management Girls’ Hostel di ZED Lab

Zero Energy Design Lab,

Noughts and Crosses, Andre J. Fanthome,

Gurugram, Haryana, India,

ZED Lab è uno studio indiano specializzato in architetture passive e sostenibili, tra cui figura la nuova foresteria femminile del St. Andrews Institute of Technology and Management. Gli architetti, capitanati da Sachin e Payal Rastogi, descrivono il progetto come l'intersezione tra educazione, housing e sostenibilità, vista attraverso una lente vernacolare.



St. Andrews Institute of Technology and Management Girls’ Hostel di ZED Lab

Il nuovo Girls’ Hostel Block del St. Andrews Institute of Technology and Management porta la firma dello studio d'architettura indiano ZED Lab, acronimo di Zero Energy Design. Uno studio specializzato nella progettazione di edifici sostenibili, passivi, in grado di autosostenersi. Questo progetto, ubicato nella città di Gurugram nello Stato di Haryana nell'India settentrionale, ha visto la sua conclusione a fine 2020, prendendo spunto da un’adiacente costruzione che ospita la controparte maschile.
Realizzato in mattoni e cemento a vista, è caratterizzato da elementi strutturali in bella mostra, sia dal punto di vista interno che esterno, nonché su ciascun lato dell'edificio. La sua distribuzione spaziale offre inoltre una totale libertà di movimento all'interno degli ambienti, a loro volta pensati privilegiando il comfort termico e una distribuzione funzionale pensata per raggiungere l'obiettivo di una passività e sostenibilità totali. Nel suo complesso può ospitare circa 130 studentesse in dormitori distribuiti su quattro piani. Oltre a questi trovano posto spazi ausiliari, come una mensa, aree ricreative e locali per la socialità. Il piano terra comprende invece, oltre a dodici stanze doppie, una reception, una dispensa e una sala attività, dove gli studenti possono organizzare liberamente riunioni ed eventi sociali.

In risposta ai vincoli richiesti dal cliente, ZED Lab ha pensato di collegare su diversi livelli gli spazi interni ed esterni, sfumandone la distinzione. Però l'elemento che più caratterizza il Girls' Hostel Block è senza dubbio la sua facciata autoportante, realizzata a una distanza di dieci metri dal corpo centrale dell'edificio. Un’ampia intercapedine in cui si trovano il foyer d'ingresso e la hall, pensati quali spazi esterni, ma coperti su diversi lati dalle grandi vetrate che lasciano spaziare lo sguardo e filtrare la luce naturale. A rendere peculiare queste facciate è l’uso del mattone faccia a vista, appositamente creato per il progetto di ZED Lab in una forma cava e cubica. Quest’ultimo è stato infine disposto, grazie alla modellazione parametrica, in modo da creare un effetto scenografico, dal forte dinamismo, simile a un'onda che si increspa sulla facciata. E non solo, questi mattoni, realizzati su misura, oltre a quella estetica, come raccontano gli architetti, svolgono anche tre importanti funzioni: "Non solo forniscono una massa termica adeguata per assorbire il calore, ma, grazie agli otto pollici di profondità, la radiazione diretta deve penetrare attraverso diversi strati, riflettendosi su più superfici prima di raggiungere gli interni, riducendo il bagliore. Inoltre, poiché il mattone è penetrabile, il volume d'aria che passa attraverso questa massa perde calore a causa della compressione, secondo il teorema di Bernoulli. I mattoni sono anche leggermente ruotati ad un'angolazione specifica basata sull'analisi dell'isolamento rispetto al guadagno termico solare".

Linee di luci led, aree coperte di manto erboso e un arredo colorato completano il progetto, contribuendo a donargli quello spirito fresco e contemporaneo che nell'idea dei suoi ideatori, ovvero utilizzare mattoni fusi in loco, rende omaggio alla tradizione architettonica rurale del luogo in cui sorge.

I progettisti di ZED Lab in una nota stampa raccontano anche che la funzionalità intrinseca della doppia facciata, una interna e l'altra posta a dieci metri dal corpo principale, aiuta a ombreggiare e regolare la temperatura degli interni attraverso un controllato flusso d'aria. In più quella più interna crea uno spazio, caratterizzato di balconi e cortile, comodamente utilizzabile dalle studentesse, in quanto vi è mantenuto un comfort termico costante, proprio grazie al comportamento adattivo dell'edificio.

Infine, dal punto di vista ecologico ed energetico, questo sistema si rivela estremamente funzionale. Infatti, riprendendo la nota stampa di Zero Energy Design Lab, scopriamo che: *La doppia facciata funge da massa termica, riducendo del 70% le radiazioni incidenti dirette e diffuse sulla facciata principale, rendendo così minimo il guadagno termico all'interno dello spazio abitabile dietro il muro di mattoni. Questo riduce del 35% i carichi di raffreddamento meccanico, un incremento notevole rispetto al caso base dell'ECBC (Energy Conservation Building Code) per gli edifici pubblici".

Francesco Cibati

Name of Project: St. Andrews Institute of Technology and Management – Girls Hostel Block
Location: Gurugram, Haryana, India
Typology: Commercial design/ Housing – Hostel
Principal Architect: Zero Energy Design Lab
Design Team: Lead: Sachin and Payal Rastogi | Team: Rohan Mishra, Naveen Pahal, Shivangi Banerjee
Built-Up Area (sqft&sq m): 25,000 Sq. Ft.
Start Date: Dec 2017
Completion Date: December 2020
Name of Client: St. Andrews Group
Photographer: Noughts and Crosses | Andre J. Fanthome


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