Materiali di scarto per lo studio di Luigi Rosselli a Surry Hills in Australia

Lo studio di Luigi Rosselli, presso Surry Hills – Sidney in Australia, è stato realizzato con materiali edilizi di scarto, apparentemente poco pregevoli, ma con una sapienza progettuale di grande prestigio.
Non sembrerebbe un progetto volutamente concepito con materiali edili poco nobili, anzi, Raffaello Rosselli, figlio di Luigi un architetto milanese che lavora in Australia da ormai quattro decadi, in linea con la sua formazione progettuale ha voluto uno studio che fosse un inno al Novecento e a due dei più importanti architetti di quel secolo: Le Corbusier e Carlo Scarpa.
Prima di tutto, la decisa impronta minimalista del maestro svizzero è percepibile nella purezza delle linee, come nella diversa finitura del cemento, quella liscia e pulita delle superfici e quella scabra che mostra le venature dei casseri nell’architrave di ingresso. Vanno anche segnalati i piloni stondati incastrati ai piani ondulati che ricordano la Cappella Notre-Dame du Haut di Ronchamp.
Originalissima invece è la facciata, ideata per essere un brise soleil fisso. Un vero e proprio ricamo architettonico ottenuto con tegole di diverso tipo e genere. Anche in questo caso è stata dribblata la tecnologia meccanica, tanto di moda oggi, a vantaggio di uno studio dell’andamento del sole per orientare i filari orizzontali degli elementi in modo tale da ottenere, in ogni momento del giorno, un filtro luminoso dalle diverse opacità. In questo modo sono state limitate l’introspezione e la vista sull’esterno, lasciando però all’interno un’atmosfera piacevole e originale. A tal proposito sorprende che ogni elemento di questo singolare brise soleil non sia legato, ove possibile, da alcun elemento se non la malta. Infatti, il tutto si regge secondo uno schema statico ampiamente sperimentato e collaudato in fase di pre-progettuale mediante modelli reali e non virtuali. In fondo, come l’uomo ha sempre fatto prima di realizzare una nuova tecnologia. Unico ausilio moderno sono state le “casseforme” di polistirolo, necessarie a creare le voltine di tegole che, come castelli di carte, si snodano per un’altezza di tre piani.
Infine, gli interni. Declinati allo stesso modo degli esterni, ma con postazioni in legno, sono stati ottenuti anch’essi con librerie di tegole che riscaldano le superfici in cemento. I pavimenti, invece, sono stati realizzati con piccole tessere di marmo affogate nella malta cementizia in ricordo di un più celebre esempio di interior design, quale il negozio Olivetti di Carlo Scarpa in Piazza San Marco a Venezia.




Fabrizio Orsini




Name: The Beehive
Location: Surry Hills, NSW, Australia
Council: City of Sydney
Project: Raffaello Rosselli Architect with Luigi Rosselli Architects.
Project Team: Raffaello Rosselli, Luigi Rosselli, Jeffrey Blewett, Lluis Molins Calvet
Client: Luigi Rosselli Architects
Builder: Jim Miliotis for GroundUp Building Pty Ltd
Façade construction: Callum Coombe
Landscape Architect: William Dangar Associates
Joiner: Maluva Joinery Pty Ltd
Custom brass lighting: Oliver Tanner
Photography: Prue Ruscoe, Ben Hosking, Raffaello Rosselli, Callum Coombe