12-05-2020
Sabrina Masala In Cibum - Scuola di Alta Formazione Gastronomica
Sabrina Masala,

A Pontecagnano, a est della zona industriale di Salerno, un capannone prefabbricato senza pregi architettonici è stato trasformato dall'architetto Sabrina Masala in un elegante edificio che assolve alle molteplici funzioni di In cibum, Scuola di Alta Formazione Gastronomica. Il progetto è stato realizzato per la società, FTMS Group, impegnata nella formazione e nella ricerca di personale.
L'architetto Sabrina Masala fa proprio il doppio paragone di Leon Battista Alberti, ripreso anche da Palladio e da Louis Kahn, della casa come una piccola città e della città come una grande casa, applicandolo però a un edificio industriale. L'idea guida del progetto è quella di creare un ambiente lavorativo antropocentrico. Seguendo la tradizione degli importanti opifici campani: da quelli del passato come la fabbrica borbonica di San Leucio, al tabacchificio ottagonale di Eboli di inizio secolo, allo stabilimento Olivetti a Pozzuoli, progettato negli anni cinquanta da Luigi Cosenza. Dei tre piani che compongono l'edificio, il pianoterra è dedicato alla scuola di cucina, suddivisa in 5 ampie aree più spazi accessori. La distribuzione delle funzioni tiene conto della caratteristiche e delle peculiarità di ogni area formativa. La scuola di pizzeria, per esempio, è uno spazio ampio con tre diverse tipologie di forni e un'area di degustazione separata. Le preparazioni di questo tipo di gastronomia sono legate alla semplicità e naturalità dei prodotti impiegati, per questo motivo i relativi ambienti sono posti in rapporto diretto con il giardino e con una bella prospettiva sull'esterno. Per la scuola di pasticceria, dove sono necessari precisione e attenzione, l'architetto ha progettato un ambiente insonorizzato e rigoroso. La grande cucina, dove possono operare contemporaneamente 25 persone, è stata invece realizzata vicino all'auditorium da 80 posti e l'area dedicata alla scuola di cucina professionalizzante, con i suoi impianti tecnologici e all'avanguardia, è prospiciente all'orto artificiale.

Con rigore e sobrietà sono stati progettati anche i due piani superiori dell'edificio. Il secondo piano è destinato ad attività formative aziendali e spin off, il terzo invece è per i dipendenti della società di formazione. Pur essendo l'edificio originario un capannone, sfruttando soluzioni vetrate ben progettate, l'architetto Masala ha realizzato un piano molto luminoso con ambienti ampi, ben illuminati e insonorizzati. Per la sala riunioni è stata progettata una tenda curva composta da catene colorate che la separa fisicamente dalla facciata vetrata con affaccio sul giardino, ma non divide l'ambiente permettendo di percepirlo in tutta la sua spazialità.
In questo piano dell'edificio sono stati inoltre realizzati una nursery di 150 mq, un’area ricreativa e una palestra di 100 mq ben equipaggiata con attrezzature Technogym. Un'ulteriore prova della sensibilità della committenza e della nececssità di una impostazione antropocentrica del progetto. Le soluzioni di facciata, adottate dall'architetto Masala, legano l'edificio al suo contesto e conservano memoria delle sue origini. Il colore del rivestimento è infatti una tinta calda che richiama il colore della terra locale. Il legno, che avvolge la scatola originaria e le dà una forma sinuosa, ricorda invece che il capannone originario era una falegnameria.
(Agnese Bifulco)
Images courtesy of Sabrina Masala Architetto photo by Alessio Guarino | Photography;
Project Name: In cibum
Location: Pontecagnano (SA) – Italy
Client: FMTS Group
Architect: Sabrina Masala http://www.sabrinamasala.it/
Consultants
Structure: engineer Cardellicchio
M&E design engineer Amendola
Lighting design: Studio Cannata
Acoustical design: Studio Masci