21-05-2019

Oliv Architekten nuova vita per uffici Peak Monaco

Oliv Architekten,

Edzard Probst,

Monaco di Baviera,

Uffici,

Recupero,

A Monaco di Baviera lo studio Oliv Architekten affronta un tema caro a una visione sostenibile dello sviluppo urbano, quello della rigenerazione degli edifici vuoti esistenti. L'edificio in questione è il PEAK di Monaco, un edificio costruito negli anni '90 che è tornato a nuova vita con il metodo che gli architetti hanno definito "Oliv Refining".



Oliv Architekten nuova vita per uffici Peak Monaco

L'obsolescenza del patrimonio edilizio da una parte, la scarsità di nuove aree edificabili dall'altra, e ancora la necessità di migliorare energeticamente il già costruito rendendolo “ecologico” nonchè economicamente più conveniente, sono tutti temi di pressante urgenza e che trovano risposta nel miglioramento architettonico e nell'interior design di edifici esistenti vuoti o abbandonati. Lo studio Oliv Architekten, fondato dagli architetti Thomas Sutor e Igor Brnčić a Monaco di Baviera, è specializzato in progetti che rivitalizzano edifici esistenti, sia residenziali che a uso ufficio. Dare nuova vita e riposizionare nel mercato immobiliare edifici vuoti e abbandonati, è un tema di primaria importanza nella società contemporanea e in una visione sostenibile dello sviluppo urbano. Un esempio recente è il PEAK di Monaco, un edificio costruito negli anni '90 che è tornato a nuova vita grazie agli architetti Thomas Sutor e Igor Brnčić di Oliv Architekten. Il progetto è stato governato da quello che è diventato un modus operandi proprio dello studio, che gli architetti stessi hanno definito "Oliv Refining". Un metodo collaudato che gli è valso numerosi riconoscimenti, lo stesso PEAK è stato premiato nel 2018 con il German Design Award per la categoria Excellent Communications Design Architecture.

Il “problema” che è stato posto agli architetti, come da loro stesso raccontato, era quello di un edificio costruito all'inizio degli anni '90 per un noto gruppo assicurativo tedesco con circa 20.000 mq di uffici, una costruzione funzionale per gli anni in cui era stata realizzata ma senza pregi estetici. La richiesta della committenza era di rendere l'edificio appettibile per il mercato immobiliare per poterlo reinserire in un circolo economicamente virtuoso. Gli architetti hanno affrontato il progetto con quello che è il proprio metodo operativo chiamato "Oliv Refining", dal nome dello studio stesso. Il primo passo è stato quindi definire forma, posizione e funzione come elementi programmatrici e collegati fin dall'inizio. Successivamente, nelle varie fasi progettuali, hanno verificato la rispondenza di innovazione e contesto.

L'aggiunta di nuovi elementi tridimensionali sulla facciata è stato il primo passo per dare all'edificio nuove funzioni ma soprattutto una nuova identità senza trascurare l'efficienza economica. Questi elementi, visibili dall'esterno, caratterizzano le facciate arricchendole da un punto di vista espressivo e diventando il simbolo dei cambiamenti in atto. Sono "elementi di disturbo" che rompono quella che era la regolarità della facciata dell'edificio esistente. Incorniciando gli ingressi e gli spazi comuni, i nuovi elemeti focalizzano subito l'attenzione dei visitatori sui punti di maggiore interesse guidandone i percorsi. Infine questi elementi diventando testimoni visibili dall'esterno del cambiamento in atto nell'architettura dell'edificio e di conseguenza delle nuove aziende che ospita. A livello funzionale l'edificio è stato infatti riorganizzato in unità flessibili. Quello che si è innescato è un circolo virtuoso perchè la varietà di usi dell'edificio lo ha reso un punto di attrazione all'interno del quartiere e a sua volta ha attratto nuovi utenti. Il progetto del verde realizzato dallo studio Pangratz + Keil ha completato la ristrutturazione dell'intera area.

(Agnese Bifulco)

Project: PEAK
Location: Munich Germany
Client: BBV Real Estate Fund
Architects: Oliv Architekten (Thomas Sutor, Igor Brnčić) www.oliv-architekten.de
Landscape architects: Pangratz + Keil GbR
Light planning: LUMEN3, Munich, Germany
Floor area: approx. 21,000 m² GFA
Date: 2013 – 2017
Thanks to Kussmann Sacher 

Images courtesy of Oliv Architekten, photo @ Edzard Probst


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