01-11-2021

La lumière del Padiglione Francese a Expo Dubai 2020

Celnikier & Grabli Architects, Atelier Perez Prado,

Dubai,

Expo 2020 Dubai,

Il Padiglione Francese a Expo Dubai 2020 ha già accolto oltre 140mila visitatori. La “lumière”, la luce, è il tema architettonico principale che declinato in diverse forme accoglie i visitatori e li guida attraverso il padiglione in un'esperienza di scoperta e conoscenza del paese, delle sue innovazioni, dei suoi talenti e delle sue risorse.



La lumière del Padiglione Francese a Expo Dubai 2020

L'Expo Dubai 2020Connecting Minds, Creating the Future” è un'edizione storica. Si tratta, infatti, della prima esposizione universale organizzata nella regione MEASA (Medio Oriente, Africa e Sud Asia), coincide con il 50mo anniversario dalla fondazione degli Emirati Arabi Uniti (1971-2021) e in più la crisi sanitaria, determinata alla diffusione del virus SARS-CoV-2, ne ha fatto la prima nella storia delle esposizioni universali a essere fermata e quindi riprogrammata a causa di una pandemia. Attraverso le pagine di Floornature stiamo scoprendo alcuni dei padiglioni più interessanti, la nostra attenzione è stata quindi catturata dalla “luce” del padiglione francese, sintetizzata nel titolo “l’inspiration à la vitesse de la lumière” o in inglese “Lightspeed Inspiration” (trad. l'ispirazione alla velocità della luce).

La luce o "lumière", per usare il termine francese, è il tema architettonico principale del padiglione ed è declinata in diverse forme per accogliere i visitatori e guidarli al suo interno, in un'esperienza di scoperta e conoscenza della Francia, delle sue innovazioni, dei suoi talenti e delle sue risorse. È “fonte di evasione”: attraverso gli spettacoli di luci che attivati sia all'esterno sia all'interno del padiglione attraggono l'attenzione del pubblico di ogni fascia d'età. È “fonte di riflessioni”, con un preciso riferimento alla storia della Francia e all'età dei lumi, l'Illuminismo, dove la luce è guida e fonte di progresso. A tal fine è esposta, per la prima volta fuori del territorio francese, la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (DDHC). Un testo universale e lungimirante, scritto nel 1789, e che è alla base della democrazia moderna e della condivisione di idee e conoscenze.
Il progetto del padiglione è stato realizzato dagli studi di architettura: l'Atelier Perez Prado e Celnikier & Grabli Architects.
Ispirandosi alla storia dei grandi padiglioni concepiti per le Esposizioni Universali e per gli eventi internazionali, gli architetti hanno progettato quello che definiscono un "dispositivo architettonico". L'intento era superare i confini usuali di un edificio per fondere materia e luce. Il padiglione è interamente rivestito da una pelle metallica ricoperta di LED. "Un abito di luce" che riceve ed emette immagini nel corso della giornata e delle stagioni. Allo stesso tempo, quello che gli architetti hanno realizzato è un “riparo comune”, un luogo che protegge i visitatori dalle alte temperature del deserto anche mentre sono in coda nell'area pianeggiante antistante il padiglione stesso in attesa dell'ingresso.
L'edificio, alto 21 metri, è organizzato in due livelli. Il pianoterra, a cui possono accedere tutti, offre un percorso esperenziale e immersivo per far scoprire a tutti i visitatori "l'art de vivre à la française", la cultura, i talenti del paese e le sue innovazioni in merito ai 17 obiettivi fissati per lo Sviluppo Sostenibile. Il piano superiore è invece riservato agli operatori professionali e agli eventi previsti nella programmazione del padiglione: proiezioni, mini-esposizioni, dibattiti e workshop che hanno come filo guida sempre i 17 obiettivi dell'agenda 2030.

L'edificio soddisfa il livello Gold della certificazione Leed, è completamente smontabile e sono in fase di studio diversi possibili riusi. Da un punto di vista energetico, il padiglione produce il 60% dell'energia che consuma e sono state adottate diverse iniziative per contenere il consumo di acqua potabile e riciclare più dell'85% dei rifiuti prodotti.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of Pavilion France photos by Guillaume Argento

Architects: Atelier Perez Prado + Celnikier & Grabli Architects
Location: Dubai, UAE


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