29-10-2019

Il poeta della luce, Ingo Maurer 1932 - 2019

Ingo Maurer,

Simon Koy, Tom Vack,

Monaco di Baviera,

Installazioni,

Il 21 ottobre 2019 a 87 anni è morto Ingo Maurer designer e imprenditore tedesco diventato famoso per i suoi progetti di lampade e sistemi di illuminazione, attività a cui si è dedicato dal 1966 e che gli è valso l'appellativo di "poeta della luce". Molti suoi lavori sono stati inclusi nella collezione permanente del MoMA di New York.



Il poeta della luce, Ingo Maurer 1932 - 2019

Era stato definito “il poeta della luce”, Ingo Maurer designer e imprenditore tedesco scomparso il 21 ottobre 2019 a 87 anni. Un titolo meritato per i suoi progetti di lampade e sistemi di illuminazione, al limite tra design, tecnologia e poesia. Progetti a cui il designer si era dedicato a partire dagli anni 60 del XX secolo realizzandoli autonomamente, attraverso il laboratorio artigianale "Design M", da lui fondato nel 1966 a Monaco di Baviera. Quello di poter realizzare autonomamente le sue idee, senza quindi dover scendere a compromessi, è diventato un punto di forza della sua produzione. Con il tempo il laboratorio artigianale ha lasciato il posto alla Ingo Maurer GmbH, una realtà internazionale che distribuisce in tutto il mondo i sistemi di illuminazione, le lampade e i pezzi unici progettati da Ingo Maurer e dai suoi collaboratori. L'ultimo progetto in ordine di tempo è l'illuminazione del "Residenztheater" di Monaco di Baviera, completato il 18 ottobre 2019.

Ingo Maurer era nato nel 1932 sull'isola di Reichenau nel Lago di Costanza. La sua formazione non era stata quella classica di un architetto. In un primo tempo si era formato come tipografo in Germania e in Svizzera, poi dal 1954 al 1958 aveva compiuto studi di grafica a Monaco di Baviera. Nel 1960 si era trasferito negli Stati Uniti, prima a New York e poi a San Francisco, dove lavorava come designer indipendente. Dal 1963 ritornato in Europa, ha sempre vissuto a Monaco di Baviera dove nel 1966 ha fondato "Design M" e firmato la sua prima lampada: Bulb, in metallo cromato lucido e cristallo soffiato. Una lampada da tavolo che gli regalerà grande fama, per tutti diventerà un lighting designer. Negli anni si susseguiranno i progetti di lampade e sistemi illuminanti diventati icone del design, molti saranno infatti custoditi nelle collezioni permanenti di importanti musei. Come il MoMA, Museum of Modern Art, di New York che conserva oltre Bulb anche: Gulp (1969), Light Structure (1970, di cui Ingo Maurer è codesigner), Little Black Nothing e il sistema a basso voltaggio YaYaHo (1988), Los Minimalos Dos, Lucellino Wall, Wo bist Du, Edison e Zettel'z (1999), Campari Light (2002) e Porca Miseria! (2003).
Sono anni intensi, alla progettazione di lampade si affianca quella delle installazioni per mostre ed esposizioni a lui dedicate o curate dal designer stesso in diverse parti del mondo. Il riconoscimento è unanime per la grande abilità di Ingo Maurer di giocare con un elemento immateriale come la luce, ma fondamentale in ogni progetto architettonico o urbano. Un lungo elenco di premi di design e di titoli, ricevuti nel corso della sua vita e in diversi paesi del mondo, comprova la fama raggiunta. Tra questi: è "Chevalier des arts et des lettres" onorificenza concessa dal ministro francese per la Cultura (1986), Premio di Design 1999 della città di Monaco, "Lucky Strike Designer Award 2000" premio della Raymond Loewy Foundation (2000), Primavera del Disseny 2000 ricevuto dal Museu del Disseny de Barcelona (2001), “Collab’s Design Excellence Award“ conferito dal Philadelphia Museum of Art (2002), nel 2003 riceve il Georg Jensen Prize 2002 a Copenhagen e "The Fourth Oribe Award" dalla Design Academy Division a Gifu, Giappone; Royal Designer of Industry dalla The Royal Society of Arts di Londra (2005), in Italia nel 2011 riceve il Compasso d‘Oro alla carriera dall‘ADI – Associazione per il Disegno Industriale.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of Ingo Maurer GmbH
photo by Tom Wack (2, 13, 14, 15)
photo by Simon Koy (3)

https://www.ingo-maurer.com


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