i vincitori del Premio Biennale di Architettura Federico Maggia 2022

Si è recentemente conclusa l'ottava edizione, la quarta a livello nazionale, del Premio Biennale di Architettura Federico Maggia promosso da Fondazione Sella con gli Ordini degli Architetti e Ingegneri di Biella in memoria dell’omonimo ingegnere architetto biellese.

“Caffè Maggia. Ipotesi per un archivio aperto” realizzato dallo studio PRACTICE+ con Giacomo Pavanello, è il progetto vincitore dell'edizione 2022. Per partecipare al premio i 10 finalisti, gruppi di architetti e ingegneri under 30, sono stati invitati a progettare piccole architetture distribuite nel territorio biellese e rispondenti al tema dell'edizione: “Imparare dal territorio. Giovani progettisti fabbricano spazi di conoscenza”. Si tratta di strutture utili, reversibili e di semplice manutenzione realizzate su 10 aree, pubbliche e private, messe a disposizione da enti, istituzioni o aziende biellesi.

La proposta vincitrice, elaborata dallo studio PRACTICE+ con Giacomo Pavanello, costruisce una nuova narrazione per il fondo archivistico di Federico Maggia conservato presso la Fondazione Sella nell’ex Lanificio Maurizio Sella. Non è una presentazione didascalica dell'archivio e del suo contenuto, ma propone una modalità di apprendimento informale, inaspettata.
Federico Tranfa, curatore del Premio Federico Maggia 2022, ha infatti notato come la proposta elaborata da Erasmo Bitetti (capogruppo), Clara Faccio, Federico Giorgio e Francesco Baggio (gruppo) con Giacomo Pavanello, rappresenti nella sua essenza il lavoro di un architetto: “trasformare una richiesta in un oggetto concreto, funzionante e utile, che però porta dentro di sé una novità e una interpretazione inaspettata, che spiazza”.
I vincitori hanno creato un “popup bar” nei locali della caldaia Cornovaglia dell’ex Lanificio. In questo contesto i documenti che compongono l'archivio sono stati presentati attraverso centinaia di lattine personalizzate diventando, quindi, una testimonianza della consistenza dell’archivio, nonché un'occasione di conoscenza.
La giuria, presieduta dall’architetto Luciano Pia, e composta dagli architetti Sandy Attia (MoDus Architects), Michel Carlana (studio Carlana Mezzalira Pentimalli), Tullia Iori (docente a Roma Tor Vergata), Flavio Mangione (CNAPPC), l’architetto svizzero Martino Pedrozzi e Mariano Zanon (Architetto Italiano 2020), ha attribuito anche due menzioni.
Una menzione speciale al gruppo HPO (Riccardo Simioni e Oreste Montinaro) con Giacomo Attrotto e Plamcreative Studio (Arianna Montinaro) per il progetto “Rain Circus”. Un sistema di approvvigionamento idrico per gli orti didattici della scuola primaria di Cossila – Biella, realizzato come un'architettura - gioco che permette ai bambini di comprendere i ritmi meteorologici e l'uso di una risorsa fondamentale come l'acqua.
La menzione, invece, è stata attribuita a “Innesti. Il Teatro Nel Teatro” di Edoardo Biondetti, Margherita Lurani e Edoardo Pozzato. Un nuovo spazio scenico per la Bürsch in Festival, realizzato presso il Santuario di San Giovanni d’Andorno. Un progetto che racconta il territorio dell’Alta Valle del Cervo attraverso i materiali che ne costituiscono la storia e il paesaggio. È, infatti, realizzato con legno di recupero montato a secco e con blocchi di Sienite derivanti dalla frana che nel 2020 ha investito il santuario.

(Agnese Bifulco)

Images courtesy of Premio Federico Maggi https://www.premiofedericomaggia.it/ , photos by Filippo Romano

Captions
(01, 03-06) PRACTICE+ with Giacomo Pavanello, "Caffè Maggia. Ipotesi per un archivio aperto"
(02) logo of Premio Federico Maggia 2022
(07-09) HPO (Riccardo Simioni & Oreste Montinaro) with Giacomo Attrotto & Plamcreative Studio (Arianna Montinaro) “Rain Circus”
(10-12) Edoardo Biondetti, Margherita Lurani & Edoardo Pozzato, “Innesti. Il Teatro Nel Teatro”

---

GALLERY