26-07-2023

IN’EI, la galleria di design che guarda a Oriente

Venezia, Italia,

Antonella Galli, Galleria IN’EI,

Il chiaro proposito della galleria IN’EI, inaugurata a marzo a Venezia, è di aprire una finestra sull’arte e sul design di Giappone, Corea e Cina, ospitando mostre di progettisti selezionati con produzioni concepite ad hoc. Come The Floating Realm, ora in corso, dell’architetto giapponese Satoshi Itasaka.



IN’EI, la galleria di design che guarda a Oriente

Venezia, sestiere di San Polo. Chi percorre l’antico lastricato della Riva del Vin, affacciata sul Canal Grande, deve destreggiarsi tra i dehors di ristoranti e bar, affollati di turisti. Tutti ammirano, da quel punto, il Ponte di Rialto, che slancia la sua poderosa arcata a pochi metri di distanza. Al termine della Riva, prima del sottoportego che si addentra tra le calli, si incontra un cancello semi-nascosto dalla vegetazione di un giardino a bordo acqua. È l’ingresso della Galleria IN’EI, una nuova realtà espositiva e culturale che, nella città lagunare, ha aperto le porte solo da pochi mesi. È il sogno realizzato di una coppia francese, che esplora e studia da anni il design giapponese, sia contemporaneo, sia dei decenni passati, fino a risalire agli anni Trenta del Novecento.

I fondatori di IN’EI sono Hélène Dubois e Patrice Dumand; provengono da percorsi diversi, rispettivamente dalla direzione artistica di una grande maison parigina e dalla professione notarile; hanno deciso di puntare in tutto e per tutto su questa passione condivisa. Nel 2019, lasciata la Francia, hanno stabilito una prima base a Calenzano, vicino a Firenze, dove svolgono attività di expertise sul design giapponese del Novecento; quindi, nel marzo 2023, hanno aperto la Galleria IN’EI con l’intento di far conoscere in Europa artisti e designer dell’Asia Orientale, in particolare giapponesi, cinesi e coreani.

“L’intenzione è quella di lavorare con pochi e selezionati nomi su cui abbiamo deciso di investire”, spiega Hélène Dubois con grazia e competenza, “innescando percorsi a lungo termine con artisti affermati ed emergenti, valorizzando gli autori e producendo lavori ad hoc specificamente concepiti per noi. Il nostro obiettivo è una proposta che comprenda e metta insieme arte e design.” L’obiettivo è di aprire un canale di dialogo tra due bacini culturali, quello d’Oriente e quello d’Occidente, tra i quali si è storicamente verificato uno sbilanciamento a favore del secondo. Per colmare lo scompenso e riempire il vuoto, Hélène e Patrice hanno scelto di aprire la galleria IN’EI proprio a Venezia, città storicamente rivolta a Est, patria di arte e alto artigianato, punto focale di bellezza per il mondo intero.

La parola IN’EI in giapponese significa ‘ombra’ ed è ispirata al saggio ‘Libro d’ombra’ (In’ei raisan) scritto da Jun’ichiro Tanizaki nel 1933 (‘Lasciamo che le tenebre ci inghiottano e scopriamo in loro una beltà’). La mostra di apertura della galleria (Offerta) e quella seguente (Scritture dall’Himalaya) hanno visto come protagonista il fotografo e performer Gao Bo, nato in Cina ma da anni residente a Parigi, con installazioni e lavori ispirati alla cultura tibetana. È stato quindi il turno di Jin Hee Park, architetto e docente coreana, con la mostra ‘Bearable Lightness of Being’, incentrata su una serie arredi realizzati con la tradizionale carta coreana Hanji.

Il 30 giugno è stata inaugurata la mostra The Floating Realm, tutt’ora in corso, che riunisce alcuni arredi artistici dell’architetto giapponese Satoshi Itasaka, firmati con la sigla h220430, il nome dello studio fondato dallo stesso Itasaka. L’immagine che fa da filo conduttore è quella del palloncino, il gioco che incanta i bambini di ogni epoca. Per Satoshi il palloncino rappresenta la leggerezza dell’infanzia, età inconsapevole delle complessità dell’esistenza e condizione di cui si prova nostalgia. Perché, dunque, non riportare questa leggerezza nella vita quotidiana, nelle stanze delle nostre case, attraverso arredi artistici? Così Satochi Itasaka ha ideato specchi, poltrone e divanetti apparentemente sospesi a gruppi di palloncini rosa, rossi e bianchi (composizioni in materiale fibrorinforzato che, in realtà, celano gli agganci a parete), ma anche sculture a muro, come se dalla parete fuoriuscissero palloncini azzurri e bianchi, o ancora lampade blu in vetro di Murano a forma di palloncino. Un palloncino rosa su cui poggia un piano in vetro è un tavolino, ma anche un’opera che raffigura plasticamente come la realtà, talvolta, comprima il senso di leggerezza proprio dell’infanzia.

“Da bambini non siamo totalmente consapevoli delle cose che ci accadono intorno e le sperimentiamo come se stessimo fluttuando in un sogno”, ha svelato l’architetto Itasaka davanti alle sue opere, “all’interno di questa dimensione fluttuante siamo concentrati su quel preciso momento. Da piccoli, infatti, non abbiamo preoccupazioni riguardanti il passato e il futuro, ma viviamo nel momento presente, comprendendo la vita attraverso i nostri sensi e sperimentando tutto per la prima volta, la vita stessa.” E ha aggiunto: “La vita può essere molto dura e le nostre esperienze personali e i nostri traumi possono spingerci lontano da quei momenti spensierati. Questa mostra nasce con l’intento di riportare un sentimento ancestrale di gioia, giocosità e sogno che speriamo ognuno di noi abbia sperimentato da bambino.”

Antonella Galli


The Floating Realm
di h220430 – Satoshi Itasaka

Galleria IN’EI
Riva del Vin 1100, sestiere San Polo, Venezia
https://in-ei.it/

Fino al 20 agosto 2023

Didascalie
01, 03, 04, 06 Allestimento della mostra, ph. gerdastudio
02, 05 Balloon Lantern
07 Balloon Table
08 Balloon Bench
09 Hot Balloon Mirror
10 Vetrina dal giardino della Galleria IN’EI, ph. gerdastudio
11 L’ingresso della Galleria IN’EI in Riva del Vin nel sestiere di San Polo a Venezia, ph. gerdastudio
12 Ritratto dell’architetto giapponese Satoshi Itasaka, ph. Gerdastudio


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