28-03-2022

La realtà virtuale non ha confini, ed è tutta da costruire

Virtual Reality, Design,

La realtà virtuale offre sconfinate possibilità, che oggi stiamo solo iniziando a investigare. Il mondo immersivo non promette solo un generico svago, bensì vita vera, con sfilate di moda, aste d'arte dai pezzi unici certificati, incontri di lavoro, progettazione collaborativa e moltiplicazione dello spazio, per fare alcuni esempi. L'importante è che ci sia uno scopo reale a motivare le possibilità offerte dalla Virtual Reality.



La realtà virtuale non ha confini, ed è tutta da costruire

Esistono tante applicazioni della VR quante si riesce ad immaginarne, sono limitate soltanto dalla propria fantasia.” sono parole pronunciate nel 2017 da John Goddard, manager per il VR marketing di un'importante azienda impegnata nello sviluppo della realtà virtuale. Quattro anni più tardi possiamo confermare che il mondo della VR è ancora in espansione accelerata. Nell'etere tridimensionale, ora navigabile e socializzabile, ci sono una pletora di applicazioni utili che coinvolgono decine di migliaia di persone in maniere differenti, e non è un caso. Le possibilità esperienziali e con loro quelle di monetizzare, messe a disposizione dalla Virtual Reality, sono innumerevoli, molte delle quali ancora da inventare.

A partire dai più scontati, riguardanti i videogiochi e il cinema, ormai nella realtà virtuale si può fare di tutto, dalle sfilate di moda alle aste d'arte. Lo spazio virtuale, plasmabile e inesauribile, si presta bene anche a ospitare, per esempio, uno showroom per qualsivoglia genere di prodotto, oppure efficienti e suggestive riunioni di lavoro. Immaginate di dover commentare un progetto assieme ai vostri collaboratori collegati da diversi uffici sparsi in varie città del mondo. Invece di seguire una presentazione sullo schermo condiviso di una videoconferenza, potreste trovarvi all'interno dell'edificio che state progettando, con la possibilità di modificarlo, seguendo in tempo reale i feedback forniti dai software sul dimensionamento degli impianti o dell'irradiazione solare. È proprio questo il servizio offerto da una piattaforma specializzata in soluzioni collaborative per meeting e revisioni progettuali in ambienti VR. Alcuni dei piani offerti dalla società high-tech arrivano infatti a consentire l'integrazione con i software di modellazione BIM: una grande innovazione per le possibilità di collaborazione aumentata, non solo sui progetti d'architettura ed edilizia.

"Il 2022 è l'anno in cui la spesa globale nel mercato di AR e VR supererà i 200 miliardi di dollari", lo ricorda Domenico Maiello, giovane architetto italiano e co-fondatore dello studio I AM Architects, che costruisce per i propri clienti non solo spazi fisici, ma anche virtuali. Un esempio: I AM ha realizzato per un rivenditore di infissi uno showroom di 800mq, contenuto per intero in una memoria digitale, accessibile da un device posto nell'area lounge della sede fisica già esistente. È stato un successo. I clienti si sono dimostrati entusiasti di poter sperimentare una nuova tecnologia, nonché di poter modificare in tempo reale le porte e le finestre. Allo stesso tempo i costi di produzione dello spazio sono rimasti estremamente contenuti e si è evitato di cementificare ulteriori superfici.

Images by I AM | Italian Architecture Makers, all rights reserved

Il fiore all'occhiello di I AM Architects però è la realizzazione di Frammenti Italiani, racconta Maiello: "una raccolta di nove spazi virtuali di lusso ispirati ai classici dell'architettura italiana. Il primo di questi è stato scelto da Vogue Talents come ambientazione per la presentazione di una capsule collection online su The Dematerialised, in cui i capi virtuali di cinque realtà emergenti sono stati venduti nel giro di un batter d'occhio". Anche la modella che ha indossato i capi durante la sfilata era virtuale, ossia l'intelligenza artificiale Kuki AI, ideata da ICONIQ.

Images by Anastasia Edwards-Morel, Head of Digital Design at ICONIQ & Lauren Kunze, CEO of ICONIQ

È impossibile elencare tutto il potenziale di questa nuova realtà, proprio perché la lista si allunga di giorno in giorno. Possiamo solo immaginare le frontiere rese accessibili dalla tecnologia immersiva. Sarà importante mantenere salda la barra dell'etica e della consapevolezza per evitare di scadere in scenari da tecnologia a tutti i costi che potrebbero risultare controproducenti. In attesa degli sviluppi, però, anche noi, come Palmer Luckey, ci chiediamo: "Perché non si dovrebbe potere teletrasportarsi dove si vuole?"

Cib

Images courtesy of:
I AM Architects – www.i-am-architect.com // Orange Room images by I AM | Italian Architecture Makers, all rights reserved
ICONIQ – www.iconiq.ai // Kuki AI images by Anastasia Edwards-Morel, Head of Digital Design at ICONIQ & Lauren Kunze, CEO of ICONIQ
The Wild – www.thewild.com
Vogue Talents – www.vogue.it
The Dematerialised – www.thedematerialised.com
Kuki AI – www.kuki.ai
Cormio, Marco Rambaldi, Niccolò Pasqualetti, Vivetta
Topher McCulloch, Julien Tromeur

[Video by I AM | Italian Architecture Makers, all rights reserved]


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