Gres porcellanato sottile come foglie

La tecnologia ceramica negli ultimi anni ha reso possibile l'industrializzazione di moduli dallo spessore ridotto. Queste superfici, che concentrano in 4.7-5.8 mm tutte le qualità della ceramica, hanno provocato, inevitabilmente, un cambiamento nelle pratiche di cantiere, oltre a diminuire l'impatto ambientale del gres porcellanato. Una doppia anima completata da texture in grado di riprodurre effetti legno, pietra, marmi, oltre alle classiche rifiniture tipiche di questa tradizione.
La scelta delle piastrelle sottili in un progetto è fonte, prima di tutto, di una riduzione dei tempi di lavorazione e posa, ma soprattutto elimina, quando usate nelle ristrutturazioni, la demolizione e lo smaltimento dei vecchi rivestimenti. In effetti essendo applicabili direttamente sull'esistente riducono al minimo i rifiuti ingombranti. A tutto questo si sovrappongono, invariate, le qualità tecniche del gres porcellanato: resistenza all'usura, semplice manutenzione e facile pulitura. Non va trascurato che posare i moduli sulle superfici esistenti consente di conservare i serramenti, diminuendo ulteriormente i costi e la logistica di cantiere. Insomma oggi la ceramica tecnica può entrare in quella gamma di materie che fino alla sua comparsa era ad appannaggio dei rotoli industriali in gomma o tessuto, spesso dal basso contenuto tecnico e visivo. Mente ora con le lastre sottili si dota il progettista di una materia che, oltre ad essere all'avanguardia tecnicamente e qualitativamente, è di forte impatto estetico.

Sul mercato si può trovare la collezione 4.7 high tech di Ariostea, rivestimenti che si inseriscono proprio in questo innovativo segmento di mercato, rispondendo a pieno titolo sia dal punto di vista tecnico che visivo. Superfici sottili facilmente trasportabili, stoccabili e di elevata resa nella posa, oltre a spaziare dalle rifiniture pietra, marmo o legno e nella gamma di formati fino al 60x60. L'altro aspetto innovativo degli spessori ridotti, quello ambientale, oltre alla già citata riduzione dei rifiuti di cantiere, è nella loro piena osservanza delle normative vigenti, essendo realizzate solo con materie prime completamente riciclabili. E non solo; lo stesso ciclo produttivo è certificato nel massimo rispetto ambientale. Non va trascurato che dimezzando lo spessore delle superfici ceramiche, viene dimezzato anche l'impatto dovuto all'impiego di materie prime e di trasporto (meno volume più mq quadri nello stesso carico). E' interessate vedere, in fine, come un'altra espressione della materia ceramica da rivestimento sia riuscita a raggiungere spessori dimezzati.

La collezione LTH di FMG è l'unica lastra sottile a tutta massa di spessore 5.8 mm. Questa materia, oltre a rispondere ai cambiamenti di cantiere e ambientali, ha la proprietà di essere una lastra ultrasottile con le caratteristiche di una pietra naturale, ovvero la texture a tutta massa non è una riproduzione della materia naturale, ma il risultato di un impasto che mantiene le sfumature cromatiche in qualsiasi punto.
Le superfici a spessore ridotto, sottili come foglie, hanno aperto così un nuovo capitolo nella cultura  ceramica, dimostrano che quando la ricerca ed il design si collegano alla produzione nascono oggetti in grado di modificare l'indotto delle costruzioni e la qualità della vita, anche senza stupire con facili decorazioni alla moda, ma mostrando la forza del prodotto.

Paolo Schianchi

PRODOTTI SEGNALATI

Ariostea High-Tech
Pavimenti sottili e Rivestimenti sottili per pavimenti interni ed esterni.

FMG Fabbrica Marmi e Graniti
Pavimenti in ceramica a tutta massa, gres porcellanato sottile e levigato: LighThin, in 5,8 mm di spessore.

Ariostea High-Tech
Pavimenti sottili effetto Legno in gres porcellanatto, pavimenti sottili in Pietra e Silk Limestone.