Aspen Art Museum, luce naturale e trasparenza

Shigeru Ban Architects, studio architettonico con sede a Tokio, ha concepito il nuovo Aspen Art Museum, il quale sostituisce l’edificio precedente di circa 2.750 metri quadri con una struttura più adatta ad accogliere il flusso di oltre 35.000 persone che vengono da tutte le parti del mondo per visitare il museo ogni anno. Situato nel centro di Aspen, nel Colorado, il nuovo edificio di circa 9.150 metri quadri è stato ispirato dalla bellezza dell’ambiente naturale che lo circonda.
La trasparenza e la luce naturale costituiscono gli elementi chiave del progetto. La struttura in legno a griglia che caratterizza l’esterno e si estende sul tetto impedisce la luce solare diretta di raggiungere le gallerie senza ostacolare la luce naturale. Delle pareti divisorie trasparenti dividono gli spazi espositivi, lasciando la luce naturale penetrare all’interno. A nord, una facciata in vetro regala viste spettacolari delle montagne e delle ante impilate in vetro aprono su una terrazza esterna a sud.

La struttura in legno sovrastante il tetto comprende una serie di lucernari che coprono il 50% del edificio, inondando gli spazi dell’ultimo piano con la luce naturale, che riesce a penetrare anche i livelli sottostanti grazie ai pavimenti in vetro. Lo stesso, crea anche dell’ombra naturale per il giardino di sculture sul tetto, il quale offre viste panoramiche delle vicine montagne.

Il giardino sul tetto è raggiungibile attraverso una scala aperta situata tra la struttura a griglia in legno e la facciata cortina in vetro; dei piedestalli mobili costituiscono degli inaspettati spazi espositivi ai visitatori che scendono le scale. 

I tre livelli del nuovo museo saranno connessi da uno spazioso ascensore in vetro, progettato per dare l’impressione di una sala in movimento. Oltre agli spazi espositivi e il giardino sul tetto, questi tre livelli comprenderanno una reception, un’aula, una libreria, un negozio del museo, un bar, una biblioteca, degli uffici, un deposito d’arte e uno studio per l’artista in residenza. 

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