Albergo sostenibile per promuovere la riqualificazione urbana.

L'albergo “Slow Horse” a Piancavallo, Friuli è un progetto dello studio d'architettura italiano Elasticospa che mira a dare un nuovo volto ad una costruzione degli anni '70, cercando il dialogo con il contesto naturale.



Piancavallo nella provincia di Pordenone è un paese che nasce negli anni '70 del secolo scorso, una località priva di identità architettonica se non quella della speculazione edilizia. Il nome del paese anglicizzato designa il progetto dello studio d'architettura Elasticospa che, con un approccio quasi ludico, rivede la costruzione originale.





Dopo la demolizione parziale dell'albergo preesistente è stato conservato solo il piano terra, quale basamento su cui gli architetti sono intervenuti, creando un edificio in dialogo con il contesto per ottenere un inserimento il più armonico possibile con il paesaggio montano.



L'idea formale appoggia tre piani in legno sopra ad una piattaforma in cemento armato sporgente dalla base e sostenuta da tripodi, rimandando concettualmente alle tradizioni vernacolari. La prefabbricazione diminuisce così i tempi di cantiere e l'impatto ambientale.





Il soleggiamento e la vista sul panorama naturale dettano l'orientamento delle camere. La copertura è concepita in maniera da controllare il trattenimento e il rilascio di acqua, neve e ghiaccio. La facciata in legno locale non trattato cambierà gradualmente il suo colore verso un tono di grigio, riprendendo quello della roccia.





Slow Horse è un progetto che fa del dialogo con l'ambiente la sua forza espressiva.

committente: Promotur S.p.A.
superficie: 3450 mq
progetto: ELASTICOSPA + 3, http://www.elasticospa.com
gruppo: Stefano Pujatti, Alberto Del Maschio, Stefano Trucco, Cesare Roluti, Valeria Brero, Corrado Curti, Daniele Almondo, Serena Nano, Marco Burigana, Andrea Rosada
strutture: Stefano Santarossa
costruttore: Riccesi S.p.A.
anno: 2010
fotografie: Donato Riccesi, Jacopo Riccesi