14-12-2018
Esoscheletro prefabbricato per il Wageningen University and Research Centre di Rafael Viñoly
Un cubo di vetro, sorretto da un esoscheletro prefabbricato e quattro pilastri interni per il Wageningen University and Research Centre, è un'opera di Rafael Viñoly e Van den Oever, Zaaijer and Partners a Wageningen.
L’università di Wageningen aveva invitato, mediante interviste e proposte, diversi progettisti chiedendo loro come avrebbero realizzato l’edificio in questione. Cominciati i primi rapporti nel lontano 2001 l’edificio è stato realizzato nel 2006, dopo meno di un anno di lavoro e prima di vedere realizzati altri edifici cominciati tempo prima. La fortuna è stata data dalla scelta costruttiva, ovvero quella di realizzare una struttura esterna al volume di vetro, la quale sostiene i solai interni mediante ridottissime congiunzioni in alluminio. Queste nel loro insieme, grazie a un espediente progettuale, sembrano non esserci. La distanza di soli 70 cm, che separa il filo esterno di vetro e quello interno di cemento, non consentono infatti ai collegamenti strutturali di spiccare eccessivamente in modo da far apparire l’esoscheletro più un elemento architettonico decorativo che uno strutturale. Non a caso la bravura dei progettisti è stata quella di aver fatto coincidere le due cose in modo efficace.
Il progetto è caratterizzato anche da un impianto compositivo singolare che vede il posizionamento di aule e laboratori attorno a un grande vuoto interno alto sette piani, in cui i collegamenti orizzontali sono amplificati da entusiasmanti ponti diagonali in acciaio, i quali essendo sospesi abbreviano le distanze fra i lati del cubo, aumentando le influenze fra gruppi di lavoro, come richiesto dal cliente.
A tutto ciò va aggiunto che l’edificio privilegia un controllo elettrico individuale e non automatico, mentre quello climatico interno sfrutta l’effetto serra provocato dal tetto trasparente, benché i vetri a doppia lastra a bassa emissione, usati su tutto il volume, aiutino a migliorare la performance in qualsiasi situazione stagionale.
Fabrizio Orsini
Architect: Rafael Viñoly Architects PC
Associated Architect: Van den Oever, Zaaijer en Partners
Owner: Wageningen University and Research Centre (including Quantity Surveying)Building No. 101, Droevendaalsesteeg 3 Wageningen, Netherlands
Structural and Civil Engineer : Pieters Bouwtechniek B.V.
MEP: Engineer Schreuder Groep
Landscape Architect: B + B Landscape Architect
Building Physics: DGMR
Construction Manager: Adviesbureau voor Bouwtechniek (ABT)
Sustainable Design: DGMR
Fire Safety: DGMR
Laboratory Planning: RFD Planners
Photographer: Jeroen Musch, Luuk Kramer
L’università di Wageningen aveva invitato, mediante interviste e proposte, diversi progettisti chiedendo loro come avrebbero realizzato l’edificio in questione. Cominciati i primi rapporti nel lontano 2001 l’edificio è stato realizzato nel 2006, dopo meno di un anno di lavoro e prima di vedere realizzati altri edifici cominciati tempo prima. La fortuna è stata data dalla scelta costruttiva, ovvero quella di realizzare una struttura esterna al volume di vetro, la quale sostiene i solai interni mediante ridottissime congiunzioni in alluminio. Queste nel loro insieme, grazie a un espediente progettuale, sembrano non esserci. La distanza di soli 70 cm, che separa il filo esterno di vetro e quello interno di cemento, non consentono infatti ai collegamenti strutturali di spiccare eccessivamente in modo da far apparire l’esoscheletro più un elemento architettonico decorativo che uno strutturale. Non a caso la bravura dei progettisti è stata quella di aver fatto coincidere le due cose in modo efficace.
Il progetto è caratterizzato anche da un impianto compositivo singolare che vede il posizionamento di aule e laboratori attorno a un grande vuoto interno alto sette piani, in cui i collegamenti orizzontali sono amplificati da entusiasmanti ponti diagonali in acciaio, i quali essendo sospesi abbreviano le distanze fra i lati del cubo, aumentando le influenze fra gruppi di lavoro, come richiesto dal cliente.
A tutto ciò va aggiunto che l’edificio privilegia un controllo elettrico individuale e non automatico, mentre quello climatico interno sfrutta l’effetto serra provocato dal tetto trasparente, benché i vetri a doppia lastra a bassa emissione, usati su tutto il volume, aiutino a migliorare la performance in qualsiasi situazione stagionale.
Fabrizio Orsini
Architect: Rafael Viñoly Architects PC
Associated Architect: Van den Oever, Zaaijer en Partners
Owner: Wageningen University and Research Centre (including Quantity Surveying)Building No. 101, Droevendaalsesteeg 3 Wageningen, Netherlands
Structural and Civil Engineer : Pieters Bouwtechniek B.V.
MEP: Engineer Schreuder Groep
Landscape Architect: B + B Landscape Architect
Building Physics: DGMR
Construction Manager: Adviesbureau voor Bouwtechniek (ABT)
Sustainable Design: DGMR
Fire Safety: DGMR
Laboratory Planning: RFD Planners
Photographer: Jeroen Musch, Luuk Kramer