Il governo bengalese ha deciso di erigere una recinzione intorno all’area del palazzo del Parlamento (Jatiyo Sangshad Bhaban) a Dacca.
Progettato da Louis I. Kahn nel 1965 e completato dopo la sua morte, la cittadella al centro di un parco urbano è considerata monumento nazionale e uno dei principali punti di ritrovo della popolazione nella caotica città di Dacca. Contro la decisione governativa si è espressa non solo la gente comune, ma anche il mondo dell’architettura, preoccupato che la barriera privi della visione sul capolavoro di Kahn, la più importante opera architettonica costruita dal 1971, anno in cui fu fondato lo stato del Bangladesh.
La reazione collettiva ha organizzato la manifestazione “NO wall ON Kahn”, una marcia pacifica che è culminata con la formazione di una muraglia umana sui quattro lati dell’area del Parlamento.
L’evento si è svolto venerdì 21 febbraio, data in cui ricorre l’International Mother Language Day, istituito a memoria del giorno in cui nel 1952 alcuni studenti che protestavano per il riconoscimento della loro lingua, il bengalese, come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan, sono stati uccisi dalla polizia a Dacca.
(Mara Corradi)
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